L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] , più convenzionale nelle forme. A divinità orientali vengono dedicati i templi di Serapis sul Quirinale e di Eliogabalo sul Palatino, ma è in Oriente che più intensa si manifesta l'attività edilizia. In Asia Minore, infatti, vengono restaurati e ...
Leggi Tutto
ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] si può interpretare grazie alle fonti letterarie (per esempio gli affreschi dei soffitti del palazzo di Settimio Severo al Palatino) oppure ricavare dalla rappresentazione stessa (dipinto tombale di Athribis in Egitto, I sec. d. C.), le immagini ...
Leggi Tutto
INCROSTAZIONE
G. Becatti
− La tecnica dell' i. di elementi varî su una superficie da decorare è molto diffusa fin dalle più antiche manifestazioni artistiche; si usarono metalli diversi, madreperla, [...] nelle pitture della prima fase del cosiddetto secondo stile pompeiano come, ad esempio, quelle della Casa dei Grifi sul Palatino. Le pitture parietali del cosiddetto primo stile nel mondo ellenistico e romano imitano, invece, la struttura a blocchi ...
Leggi Tutto
PARIBENI, Enrico
Gabriella Capecchi
– Nacque a Roma il 4 settembre 1911, primogenito di Roberto, archeologo, e di Francesca Cicconetti. Dopo gli studi presso l’Istituto Massimo, si iscrisse alla facoltà [...] nazionale romano dal 28 aprile 1953, dal 28 febbraio 1955 fu trasferito alla Soprintendenza archeologica di Roma IV (Palatino e Foro Romano).
Negli anni romani – marcati da legami crescenti con gli ambienti e la cultura archeologica anglosassone ...
Leggi Tutto
GRAFFITO
D. Lollini
P. Zancani Montuoro
M. della Corte
La pratica del g., data la sua estrema semplicità, è diffusa in ogni epoca e risale ai primordi della civiltà, adottata per istinto dall'uomo [...] di un edificio (com'e' il caso, a Roma, per il Paedagogium, di età domizianea, posto sul versante O del Palatino, sotto la domus augustana e per il luogo del martirio di Adraste [?]) o alla localizzazione di un'opera scultorea (come per ...
Leggi Tutto
Vedi BOLLI LATERIZI dell'anno: 1959 - 1994
BOLLI LATERIZÎ
H. Bloch
L'abitudine di munire mattoni e tegole di marche di fabbrica era ed è molto diffusa, dovunque i mattoni costituiscono un materiale [...] , le costruzioni laterizie dei Fori di Cesare e di Traiano, i mercati di Traiano, l'Atrium Vestae, varie costruzioni sul Palatino e il cosiddetto Tempio di Augusto; inoltre la maggior parte delle costruzioni più importanti di Ostia, e, tra le ville ...
Leggi Tutto
LYKIOS (Λύκιος, Lycius)
L. Guerrini
1°. - Bronzista greco, figlio di Mirone, attivo, per lo più ad Atene, nella seconda metà del V sec. a. C.
Sebbene non manchino nelle fonti letterarie accenni all'attività [...] V e non del IV secolo. Nessuna fondatezza ha la proposta dell'Anti di riconoscere l'atleta nella statua del cosiddetto "Fanciullo del Palatino" (Roma, Museo Naz. Romano). L'attività di L. è attestata, al di fuori di Atene, anche ad Olimpia, dove fece ...
Leggi Tutto
KALLIMACHOS (Καλλίμαχος, Callimachus)
L. Guerrini
2°. - Scultore, toreuta, pittore, di origine ignota, di formazione attica; la sua attività si svolse specialmente nell'ultimo trentennio del V sec. a. [...] posteriori: così la colonna di Delfi (v.) probabilmente di scuola callimachea (380 circa); la cosiddetta Charis del Palatino, opera tardo-ellenistica, e numerosi rilievi neo-attici. Ciò mostra la fortuna dello stilè callimacheo, iniziata dai ...
Leggi Tutto
Vedi NAPOLI dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
NAPOLI (v. vol. v, pp. 332-339)
A. de Franciscis
Topografia. - Nuovi scavi e ricerche hanno portato altri documenti per la topografia della città antica.
Altri [...] dedicate alla scultura romana dell'età imperiale, mettendo tra l'altro in miglior risalto le decorazioni architettoniche provenienti dal Palatino, mentre è stata ricomposta la parte che è a N. del fregio dello Hadrianeum di Roma. Altri ritratti in ...
Leggi Tutto
VICO (Vicus)
Pietro ROMANELLI
Gioacchino MANCINI
Il termine, la cui radice si ricollega con quella del greco οἰκος "casa", ha in latino tre accezioni diverse, che Festo (ed. Müller, p. 371) ci enuncia. [...] corona civica e dei due rami di alloro, simboli concessi dal senato a distinguere l'ingresso della casa di Augusto sul Palatino. I vicomagistri avevano anche la cura di conservare e risarcire le edicole sacre erette nei 265 vici della città.
Nei ...
Leggi Tutto
palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...