Architetto (Venezia 1660 circa - Düsseldorf 1716). Fu eccellente ingegnere idraulico, lavorando per il Magistrato alle Acque della Repubblica veneta. Passato circa il 1691 al servizio dell'Elettore palatino, [...] dei molti progetti elaborati per lui realizzò solo il castello di Bensberg, presso Düsseldorf, e la chiesa delle Orsoline a Colonia (1709-12) ...
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Archeologo italiano (Venezia 1859 - Roma 1925). Studiò architettura all'Accademia di belle arti di Venezia. A lui si debbono gli scavi sistematici del Foro Romano e del Palatino che hanno portato alla [...] luce avanzi del periodo repubblicano e regio. Tra le opere, l'illustrazione del duomo di Parenzo e dei suoi mosaici e le relazioni sugli scavi romani ...
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Storico boemo (Praga 1583 - Friburgo, Sassonia, 1640 circa); durante la rivolta boema (1618) fece parte del governo rivoluzionario e quindi entrò nella cancelleria di re Federico, elettore palatino. Dopo [...] la sconfitta dei ribelli visse in esilio a Friburgo fino alla morte. È autore di due grandi opere, pubblicate solo in parte nel corso del sec. 19º: la Chronologie církevní ("Cronologia ecclesiastica"), ...
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Architetto (n. Firenze 1575 - m. 1647 circa), attivo a Roma sotto Urbano VIII, tra il 1630 e il 1647. Il Baglione gli attribuisce il rifacimento di S. Sebastiano al Palatino (1630), della basilica dei [...] SS. Cosma e Damiano, le facciate di S. Anastasia e di S. Giacomo alla Lungara e il rifacimento dell'interno del duomo di Spoleto (1644) ...
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Diplomatico e militare inglese (m. 1678); ambasciatore di Carlo I alla corte di Cristina di Svezia (1637), fu incaricato di proporre un'alleanza allo scopo di aiutare l'Elettore Palatino. Durante la guerra [...] civile, comandò le forze realiste nel Devonshire. Tentò nel 1647 di essere mediatore tra il re ed i capi del parlamento ed accompagnò Carlo I nella fuga da Hampton Court. Durante il "Commonwealth" fu in ...
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Figlio (n. 1596 - m. Magonza 1632) del l'elettore Federico IV e di Luisa Giuliana d'Orange, raggiunta la maggiore età, assunse (1614), dopo una reggenza quadriennale del conte palatino di Neuburg, il governo [...] e si pose a capo dell'Unione evangelica di Ahausen. Nel 1619 accettò dai ribelli antiasburgici la corona di Boemia, ma, sconfitto nella battaglia della Montagna Bianca (1620), dovette abbandonare la Germania ...
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Nipote (Augusta 1493 - ivi 1560) di Jakob II, appoggiò finanziariamente la lotta di Carlo V contro il protestantesimo. Nel 1519 fu nominato da papa Leone X cavaliere pontificio e conte palatino e di corte. [...] In seguito, nel 1526, fu elevato, assieme al fratello Raimondo, alla dignità di conte dell'Impero ...
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Scultore greco (4º sec. a. C.), forse attico; fece una statua di Asclepio, a Trezene, chiamata Ippolito al tempo di Pausania. A Roma nel tempio augusteo di Apollo sul Palatino era un'Artemide marmorea, [...] la cui testa fu restaurata da Aviano Evandro; di questa si ha una riproduzione su un lato della "base" del museo di Sorrento. Si è trovato il suo nome nell'iscrizione con i rendiconti del tempio di Asclepio ...
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Famiglia magnatizia polacca appartenente al blasone Korab; originaria della Polonia centrale e nota sin dal sec. 14º, dovette la sua fortuna all'arcivescovo Jan (v.); i figli di suo fratello Jarosław, [...] palatino di Sieradz, Jan (v.) e Hieronim (v.) si distinsero nell'attività politica e religiosa. ...
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ALMERICO
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Figlio di un Almerico, conte e marchese di stirpe franca, è documentato più volte da solo o con la moglie Franca (figlia di Lanfranco, conte di Bergamo e conte palatino) dal 903 e, col titolo [...] di "marchio",dal 938. Viveva a legge salica ed era in possesso, come sembrano attestarci i documenti, di una ricchissima consistenza patrimoniale, estendentesi dall'Adige al territorio modenese.
È oggetto ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...