CAMPEGGI, Girolamo, detto il Bolognese
Gian Paolo Brizzi
Nacque il 18 maggio 1461, probabilmente in Mantova.
Il padre, Bartolomeo, vi si era stabilito fin dal 1445 quando i partigiani dei Canetoli avevano [...] : la sua collaborazione, iniziata con Massimiliano, che il 31 ott. 1517 gli aveva concesso il titolo di conte palatino, continuò poi con Carlo V. Preso possesso della diocesi istriana il C., conformemente alla sua preparazione giuridica, attese ...
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GUGLIELMO
Rinaldo Merlone
Capostipite della dinastia aleramica, G. viene espressamente qualificato come "comes" e padre del marchese Aleramo nell'agosto 961 in una donazione al monastero di Grazzano [...] attenzione, poiché nel 921 l'arcivescovo Lamberto, il conte Giselberto, nonché il marchese Adalberto d'Ivrea e il conte palatino Olderico, con altri dignitari, si erano ribellati a Berengario I, rivolgendosi appunto a Rodolfo II in Borgogna. È lecito ...
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BRAMATI
Fabia Borroni
Fratelli disegnatori, incisori, calcografi, "i più fecondi nel campo delle vedute e dei rilievi architettonici" (Arrigoni), operosi a Milano nella prima metà del sec. XIX. Il genere [...] 1939) è facile ricostruire parte della produzione dei fratelli B. che è conservata anche nella raccolta delle stampe (Fondo Palatino) e in quella libraria della Biblioteca Nazionale di Firenze oltre che nella Braidense di Milano.
È dubbio se Antonio ...
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BLASINI, Berengario
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Originario di Lione, il B., al quale Giovanni XXII nel 1332 aveva assegnato un beneficio nella diocesi di Autun e due anni dopo il rettorato di Bligny nella Côte d'Or (più tardi [...] ; Carlo IV vi aggiunse ancora il pedaggio di Montopoli e di S. Maria a Monte. Il 14 febbraio infine lo nominò conte palatino con tutti i diritti connessi. Ma parte dei possedimenti elencati allora non erano più in mano del vescovo, e quando il B ...
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FONTANA, Giovanni
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, fratello maggiore di Domenico, nacque a Melide sul lago di Lugano nel 1540. Architetto e ingegnere, visse all'ombra dell'architetto [...] a Loreto. Fu impegnato nella "costruzione di fontane pubbliche e semi pubbliche nei rioni Monti, Campitelli, S. Angelo, al Palatino e Foro Romano, al Campidoglio e all'Esquilino" nella villa Aldobrandini di Frascati e nei giardini papali in Vaticano ...
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ACQUARONI, Giovanni
Alfredo Petrucci
Incisore in rame, attivo nella prima metà del sec. XIX. Mancano di lui dati anagrafici precisi e i lessicografi ne ignorano per solito il nome. Attivissimo dal 1826, [...] l'una il Prospetto del Tabulario ristaurato, con annessa pianta del monumento,l'altra la Pianta dello stato attuale del Palatino, Foro Romano e Via Sacra,entrambe del 1827.
Ricorderemo ancora come nel 1822 l'A. avesse inciso, in collaborazione con ...
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GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] L'orazione fu poi stampata a spese e in casa di A.F. Gori nel 1738 con dedica all'elettrice palatina, unica superstite dei Medici. Scomparsa ogni allusione polemica alla successione, restava viva e suggestiva l'immagine del principe colto, rievocato ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] L. Tenca, Sui manoscritti di G. F., in Rend. dell'Ist. lombardo, classe di scienze, XC [1956], pp. 547-558; e in I manoscritti Palatini, III, 5-6, a cura di A. Saitta Revignas, Roma 1963, pp. 420-484). Esse però non includono le lettere inviate al F ...
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GONDI, Alberto
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 4 nov. 1522, secondo figlio di Guidobaldo (detto Antonio) e di Marie-Catherine de Pierrevive.
Il padre proveniva da una famiglia di mercanti fiorentini [...] da un personaggio di rango più elevato. Nel corso della missione, il G. allacciò trattative con l'elettore palatino e con altri principi protestanti tedeschi, per coinvolgerli in un'alleanza difensiva in funzione antispagnola. Le trattative ebbero ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] Europa. Scritti in onore di E. Arslan, Milano 1966, pp. 501-504; J. Hess, Villa Lante a Bagnaia e G. D., in Palatino, X (1966), pp. 21-32; K. Schwager, Unbekannte Zeichnungen J. D. s …, in Stil und Überlieferung in der Kunst des Abendlandes, Berlin ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...