BELLOTTO, Lorenzo
Stefan Kozakiewicz
Figlio di Bernardo e di Maria Elisabetta Rizzorno, nacque in Italia probabilmente nell'anno 1744; seguì i genitori a Dresda nel 1747. Forse più tardi (verso il 1760?) [...] , che sono però perduti: "prospetti" nella galleria del conte Brühl a Dresda e dodici tele nella raccolta del conte palatino di Zweibrücken (probabilmente Cristiano IV; la raccolta è stata venduta all'asta a Parigi nel 1775). È di questo periodo ...
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Mastroianni, Ruggero (propr. Mastrojanni, Ruggero)
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 7 novembre 1929 e morto a Tor Vaianica (Roma) il 9 settembre 1996. Fratello minore dell'attore Marcello Mastroianni, [...] , nel 1949, iniziò la carriera cinematografica come assistente della montatrice Dolores Tamburini negli stabilimenti romani della SAFA-Palatino. Lavorò anche al fianco di Mario Serandrei, Roberto Cinquini e Otello Colangeli, prima di esordire come ...
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Umanista francese (Malines 1490 - Padova 1522). Compiuti gli studî a Parigi e Poitiers, venne in Italia (1511) e si stabilì a Roma ove fu rapidamente conquistato dall'umanesimo fiorente alla corte di Leone [...] romanità. L. fuggì allora da Roma e il papa, che prima lo aveva protetto creandolo notaio pontificio e conte palatino, finì per applaudire Mellini che in Campidoglio tenne una violenta invettiva. La polemica ebbe lunghissima eco in Europa e molti ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] ., XXV(1968), pp. 31-34; Id., Il Refettorio,ibid., pp. 42-47; A. Bruschi, Il B. nelle stanze di S. Filippo, in Palatino, XII (1968), pp. 13-21. Per la Sapienza: Opera del caval. F. Borromino... cioè la chiesa e Fabrica della Sapienza di Roma..., Roma ...
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FREGOSO, Gian Galeazzo
Jean-François Dubost
Discendente della potente famiglia genovese dei Fregoso, nacque nella prima metà del XVI secolo e fu attivo in Francia; non se ne hanno notizie precedenti [...] la corte, la Germania e i Paesi Bassi: tra il settembre e il dicembre 1572 si recò più volte presso l'elettore palatino (Albert de Gondi, conte di Retz, prese parte agli ultimi due negoziati). Nel gennaio 1573 ripartì per la Germania, ma fu costretto ...
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BASSO BASSI, Giovan Battista
Anna Migliori
Nato a Pistoia intorno al 1715, trascorse la maggior parte della sua vita a Napoli, città in cui la sua attività e la sua fortuna furono strettamente legate [...] nascita del principe ereditario, ma dovette rinunciare per motivi di salute, non senza vantarsi di aver ricevuto dall'elettore palatino la proposta di scrivere per il suo teatro e di dirigerne l'attività. A Napoli risiedeva certamente nel 1757, anno ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] a Clemente VII, che lo inviò in varie legazioni a Venezia e lo condusse con sé al congresso di Bologna. Carlo V lo creò conte palatino. Visse il resto della sua vita nella sua stupenda villa di Cricoli, a Padova, a Milano e a Roma.
Opere
T. volse la ...
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Figlio (Nyborg 1481 - Kalundborg 1559) del re Giovanni di Danimarca, cui succedette nel 1513, dopo essere stato viceré di Norvegia dal 1502 al 1512. Fu notevole per la sua attività riformatrice, a favore [...] , veniva imprigionato, sino alla morte, nonostante Lubecca combattesse per il suo ritorno al trono. Da Elisabetta d'Austria, sorella di Carlo V, ebbe Dorotea, poi moglie dell'elettore palatino Federico, e Cristina, duchessa di Milano e poi di Lorena. ...
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LAURENTI
Carlo Vitali
Famiglia di musicisti bolognesi.
Il capostipite fu Bartolomeo Girolamo, nato a Bologna nel 1644 o 1645, allievo di Ercole Gaibara e di Giovanni Benvenuti, pionieri della scuola [...] Prague (1724-35), dissertazione, University of Illinois at Urbana-Champaign, 1987, pp. 149-158; O. Gambassi, Il concerto palatino della Signoria di Bologna, Firenze 1989, pp. 265-269; C. Vitali, "La scuola della virtù delle Zitelle". Insegnamento e ...
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FRANCESCO Farnese, duca di Parma e Piacenza
Marina Romanello
Nacque a Parma il 19 maggio 1678, secondogenito del duca Ranuccio II e della sua terza moglie Maria d'Este. Fu chiamato a succedere al padre [...] ribadito legame la volontà di conservare le influenti relazioni che la legavano alla casa d'Austria come figlia dell'elettore palatino e sorella della vedova di Carlo II. L'altro referente politico - questo sì tradizionale per casa Farnese - era il ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...