DE ANGELIS D'OSSAT, Gioacchino
Bruno Accordi
Nacque a Roma il 29 ag. 1865 da Rocco e da Maria Virgili.
Laureatosi nella città natale in scienze naturali nel 1891 e attratto dalla ricerca scientifica, [...] del Foro di Augusto, la forma di Roma in base all'antica disposizione dei terreno, le relazioni geologiche tra i colli Palatino e Oppio, la roccia in cui fu scavato il sepolcro degli Scipioni, la linea seguita dall'acquedotto Marcio per arrivare sul ...
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GIANDEMARIA (Zandemaria), Francesco
Dario Busolini
Nacque a Parma nel 1649, secondo figlio maschio del marchese Papiniano (II) e di Giulia Pallavicini.
Morto il padre nel 1650, a seguito della scelta [...] figlio, Papiniano) e fu in seguito inviato straordinario di Ranuccio II Farnese presso Luigi XIV (1680), presso l'elettore palatino di Neuburg (1690), e presso la corte imperiale di Vienna (1692).
Erano viaggi di circostanza, dal peso politico molto ...
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Antica famiglia ungherese il cui capostipite è Andrea, uno dei figli del quale, Bereczk (1279-1321), assunse il nome di Báthory, dal possesso di Bátor. Dei figli di lui, Luca (Lökös) e Giovanni diedero [...] l'indipendenza dell'Ungheria e della Transilvania. Fra i membri più notevoli della famiglia sono: Stefano III di Ecsed, palatino d'Ungheria, morto nella battaglia di Varna (1444); Stefano V di Ecsed, voivoda di Transilvania, che nel 1479 batté ...
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Famiglia fiorentina che si richiama a un Ridolfo (sec. 13º), mercante; in realtà appare distinta in tre famiglie che presero il nome dalla zona in cui abitavano: di Ponte (Ponte Vecchio), di Borgo (Borgo [...] (1454-1499), amico del Magnifico, commissario durante la guerra di Pisa, e Piero di Niccolò (1467-1525), creato conte palatino da papa Leone X, che ne favorì anche il figlio Niccolò (v.), creandolo cardinale e arcivescovo di Firenze. Arricchitisi con ...
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Architetto (Lucca 1650 - ivi 1718). A Roma nel 1678, studiò con C. Fontana e fu promosso "lettore" di prospettiva all'accademia di S. Luca. Chiamato in Austria nel 1690, vi costruì due palazzi per i principi [...] , esercitandovi forte impulso. Fu a Roma ancora nel 1699 e di nuovo a Vienna nel 1700, quando divenne ingegnere dell'elettore palatino. Dal 1709 si stabilì in Italia e insegnò all'accademia di S. Luca. A Roma costruì la chiesa delle Stigmate; presso ...
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Africano (m. 199). La sua elezione (189) a vescovo di Roma, dopo Eleuterio, dimostrò l'affermarsi in questa comunità dell'elemento latino-africano. Abile organizzatore, volle uniformare le pratiche religiose [...] , e le condannò entrambe. Durante il suo pontificato non avvennero persecuzioni da parte dell'Impero, anzi V. I salì al Palatino dove fu ben accetto dal circolo di studiosi che si raccoglievano intorno all'imperatrice Giulia Domna. Festa, 28 luglio. ...
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Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto il padre, che sarebbe stato [...] le illazioni sulle origini esotiche della Magnani). Nella casa della nonna, in via S. Teodoro, tra il Campidoglio e il Palatino, la M. trascorse un'infanzia serena, circondata dall'affetto di cinque zie e uno zio, oltre a quello della nonna, della ...
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GENTILE, Luigi
Carlo D'Alessio
Nacque a Macerata il 5 ag. 1851 da Vincenzo e Vittoria Biroresi. Iscrittosi all'Istituto di studi superiori di Firenze, fu allievo di A. Bartoli, che lo chiamò, dopo il [...] (rec. a Quattordici canzoni musicali inedite); Bollettino bibliografico, VI (1890), 2, pp. 54 s. (rec. a I codici Palatini…); A. Carannante, La "Rivista critica della letteratura italiana", in La Rassegna della letteratura italiana, s. 8, XCVI (1992 ...
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CAPONSACCHI (de Capoinsacchis, de Canposacchis, Capoinsacco, Campisacco), Giovanni Francesco (Gianfrancesco)
Onofrio Ruffino
Appartenente a un'illustre famiglia di origine toscana che già da lunghissimo [...] generale del Comune di Rimini, qualificato non solo come "doctor utriusque iuris" ma anche come cavaliere e conte palatino, dignità queste ultime che l'imperatore Federico III aveva conferito forse già al suo genitore. Sempre nel 1473 iniziò ...
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Nobile famiglia calabrese, originaria di Caccuri (Catanzaro), la cui fortuna risale specialmente a quei suoi membri che si posero (dopo il 1418) al servizio di Francesco Sforza, e cioè Angelo (m. 1472), [...] il cardinale Giacomo (m. Roma 1539), autore di un De reservationibus beneficiorum, il cardinale Ludovico (m. 1568), legato pontificio al Concilio di Trento, e Alessandro, fratello del cardinale Giacomo, creato conte palatino da Carlo V (1526). ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...