NERONE (Nero Claudius Drusus Germanicus Caesar)
B. M. Felletti Maj
Figlio di Agrippina Minore e del primo marito di lei, Cn. Domizio Enobarbo, nacque nel 37 d. C.
Fu adottato e scelto come erede da Claudio, [...] . Fra quelli imperiali il più giovanile (egli salì al trono a diciasette anni) pare quello del Museo Nazionale Romano dal Palatino; N. ha sulle guance una leggera peluria, la prima barbula, accennata dal graffito e sulla fronte bassa una corona di ...
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TAFURI, Manfredo
Maurizio Gargano
Storico dell'architettura, nato a Roma il 4 novembre 1935, morto a Venezia il 23 febbraio 1994. Assistente nel 1963-64 presso la cattedra di Composizione di L. Quaroni [...] attivamente nel dibattito teorico-politico degli anni Sessanta avviò, su riviste come Comunità (1963-65), Marcatré (1965), Palatino (1966) e Contropiano (1969-71), un'ampia riflessione critico-ideologica sull'architettura, culminata nel libro Teorie ...
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CLAUDIO II il Gotico (Marcus Aurelius Valerius Claudius Gothicus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, oriundo dell'Illirico, nato il 10 maggio del 214, sarebbe stato designato alla successione [...] una libagione; meno probabile appare l'identificazione di un ritratto di C. in una testa marmorea dell'Antiquario del Palatino. Discusse sono anche due belle teste bronzee del museo di Brescia, che peraltro presentano molti punti di contatto con ...
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Incisore (Utrecht 1609 - Wolfenbüttel 1680). Ricevette un'educazione e un addestramento militare riservato alle classi alte, frequentando (1621-26) l'accademia dei cavalieri a Kassel, dove poi fu al servizio [...] (1654), poi a Ratisbona, a Colonia, e infine (1670) a Wolfenbüttel. Tra il 1650 e il 1660 dovette conoscere il principe palatino Ruperto al quale insegnò la nuova tecnica incisoria, che per suo tramite ebbe largo successo e diffusione in Inghilterra. ...
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Vedi SECTILE, Opus dell'anno: 1966 - 1997
SECTILE, Opus
S. Aurigemma
Si disse in antico opus sectile marmoreum quella specie di mosaico che risultò non già dall'impiego di piccole o piccolissime tessere [...] parte una grande aula porticata, di cui gli avanzi sono stati messi in luce sotto il ninfeo S-O della Domus Flavia palatina. Il pavimento dell'aula, più basso di circa un metro rispetto a quello del ninfeo ellittico occidentale del tnclinio; reca un ...
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SAINT-SAVIN
Y.J. Riou
Borgo della Francia centro-occidentale (dip. Vienne), a ca. km 40 a E di Poitiers, sulla riva sinistra di un affluente del fiume Creuse, la Gartempe, e a ca. km 2 a valle di un [...] e Cipriano, martirizzati alla metà del sec. 5°, in villa Cerisio, a quel tempo possedimento di un certo Baidilus, chierico palatino alla corte di Carlo Magno e abate di Marmoutier. Baidilus avrebbe eretto una chiesa per conservarvi i resti dei santi ...
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Scultore e architetto greco di Paro (n. 390 circa a. C. - m. 330 circa), forse figlio dello scultore Aristandro. Dovette prendere parte alla decorazione del Mausoleo di Alicarnasso, di cui eseguì le sculture [...] in particolare policletei. Al 370-360 deve risalire una sua statua di Apollo, portata da Augusto a Roma, nel tempio di Apollo Palatino, nota da copie di età romana e dalla sua raffigurazione su una base di Sorrento. Attorno al 360 si data una statua ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] città. La prima è contestuale alla consacrazione al culto di S. Teodoro di una rotonda posta alle pendici occidentali del Palatino, dove si conserva una modesta abside raffigurante il Cristo sul globo affiancato dai ss. Pietro e Paolo, mentre alle ...
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Agrimensura
L. Speciale
Conosciuta sin dall'Antichità, la pratica della limitatio (da limes, letteralmente 'confine') nacque probabilmente in Egitto, dove le periodiche inondazioni del Nilo rendevano [...] , accanto a copie dirette - è il caso del Gudianus A 105 (Wolfenbüttel, Herzog August Bibl.), esemplato nel sec. 11° dal Palatino - sono presenti testimoni di una tradizione intermedia tra le due recensioni; a quest'ultimo ramo fanno capo i mss. E ed ...
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BARONINO, Bartolomeo
Renata Battaglini Di Stasio
Nato nel 1511 a Casale Monferrato da una famiglia di architetti di origine comasca, si recò giovanissimo a Roma, dove già erano attivi molti casalesi, [...] del pontefice che lo volle con sé nel convegno dì Busseto con Carlo V, dal quale il B. ricevette il titolo di conte palatino, e gli affidò la direzione dei lavori di palazzo Famese. Alla morte di Paolo III (1549), il B. assunse l'incarico dei lavori ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...