Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] architettoniche, è stato trovato con precedenza cronologica fuori di Roma e delle città vesuviane. Il più antico esempio ci è conservato sul Palatino nella Casa dei Grifi che il Rizzo mise in evidenza e datò tra il 120 e 100 e che adesso si ritiene ...
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Roma antica
Tommaso Gnoli
La città padrona del mondo
La città di Romolo sorse nell’8° secolo, ma è in età etrusca che si sviluppa fino alla prima cinta muraria costruita da Servio Tullio. La caduta [...] di Domiziano (piazza Navona, che conserva, intatta, la forma dello stadio). Con Augusto il quartiere più bello della città, il Palatino, diventò la sede ufficiale dell’imperatore. Ai piedi del colle l’area del Foro romano venne ampliata con i Fori ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA (v. vol. vii, pp. 123-138)
G. Cavallo
Grecia e Roma. - Le ricerche più recenti sulla S. greca e romana, oltre che nell'aprire talune prospettive nuove, [...] della datazione, la s. del Virgilio Romano (IV-V sec.) appare nel complesso più faticosa che non quella del Palatino (IV sec.) e sembra quindi più tarda (valutazione cronologica, questa, più fondata delle precedenti, in quanto relativa a prodotti ...
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Vedi MONOCHROMATA dell'anno: 1963 - 1973
MONOCHROMATA (μονοχρώματα)
S. de Marinis
L'aggettivo μονοχρώματος è greco, ma soltanto in latino lo troviamo usato come termine che designa una particolare tecnica [...] . v.; P. Zancani Montuoro, in Enc. Ital., XXIII, p. 681, s. v. Monocromi; G. E. Rizzo, Le pitture della Casa di Livia-Palatino, in Mon. Pitt. Ant., Sez. III, fasc. III, p. 43 ss.; A. Rumpf, Malerei und Zeichnung, in Handbuch der Archäologie, 1953, pp ...
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Vedi ARGO dell'anno: 1958 - 1958 - 1973 - 1994
ARGO (῎Αργος, Argus)
M. T. Amorelli
Più d'una sono le figure mitiche di questo nome tramandateci dal mondo antico, ma in realtà esse sono strettamente collegate [...] elaborazione della leggenda, presentano le pitture della Casa del Meleagro, del Macellum di Pompei e della Casa di Livia al Palatino, ove è rappresentato A. che viene ucciso da Hermes con l'inganno, dopo averlo addormentato al suono della zampogna ...
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DANAO e le DANAIDI (Δαναός e Δαναίδες, Danaus e Danaides)
F. Brommer
Personaggi mitici la cui leggenda era stata trattata in un grande poema epico, Danais, del quale sappiamo assai poco; inoltre si trova [...] Amelung, 231, n. 359; Visconti, Museo Pio Clementino, iv, tav. 36). Sempre a Roma, nell'atrio a colonne del tempio di Apollo, al Palatino; si trovava un gruppo delle Danaidi (Propert., iii, 29, 4; Ovid., ii, 2, 4; Ars am., i, 73 s.; Fast., iii, 1, 62 ...
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CARCANO, Pietro
Franca Petrucci
Nacque probabilmente nei primi anni della seconda metà del sec. XV da Bartolomeo, originario del territorio di Somma Lombardo (Varese). Non sappiamo in che epoca egli [...] a Milano).
Il sovrano concesse la sua autorizzazione e Lodovico fu legittimato nello stesso anno, prima per mezzo del conte palatino Giorgio de Roziis e poi, poiché si dubitava della validità del primo atto, di nuovo, nel dicembre da Lodovico de ...
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DIANA (Diana)
P. E. Arias
Divinità, originariamente italica, identificata all'Artemide (v.) greca con attribuzioni diverse da quest'ultima.
A 30 stadî da Capua esisteva il pagus Dianae Tifatinae col [...] , e la triade di D., Apollo e Latona si troverà spesso onorata (Liv., v, 13, 6), anche nel tempio di Apollo Palatino (Prop., ii, 31, 15). La vittoria di Milazzo del 260 a. C. aveva particolarmente contribuito alla diffusione del culto di Artemis ...
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AURAE (Αὖραι)
G. Bermond Montanari
Personificazioni delle dolci brezze. Secondo Ovidio (Met., vii, 837), Kephalos muove la gelosia di Prokris poiché canta Aura, la fresca aria del mattino. Secondo Plinio [...] tempio di Asklepios ad Epidauro. Come Aura o Nereide è pure interpretata una statua femminile con le vesti svolazzanti dal Palatino, ora al Museo delle Terme. Su due urne etrusche con il mito di Atamante, sono raffigurate delle fanciulle che reggono ...
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ORLANDO
M. Mihályi
Il nome O. (o Rolando) costituisce l'equivalente, in volgare italico, del nome francese d'oïl Roland - che conosce versioni simili ma leggermente diverse nelle altre lingue parlate [...] i nomi di tre fra i personaggi più elevati caduti durante quell'episodio: il siniscalco Eggiardo, il conte palatino Anselmo e Hruodlandus, Brittannici limitis praefectus, cioè O. o Rolando, conte della marca di Bretagna. Una tradizione storica ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...