KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus)
D. Mustilli
1°. - Scultore greco, detto K. il vecchio, per distinguerlo da altro omonimo; fu quasi certamente il padre e non il fratello maggiore, come alcuni [...] di un disegno della fine del sec. XVI, di una statua di Madrid e di un putto, trovato a Roma sul Palatino, si è tentata una ricostruzione; ma con risultati non convincenti, poiché il disegno, stilisticamente infedele, riproduce un gruppo ricostruito ...
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SKOPAS (Σκόπας, Skopas)
P. E. Arias
1°. - Scultore greco del IV sec. a. C., nato nell'isola di Paro. Poiché dopo l'88 a. C. un Aristandros figlio di S. restaurò alcune statue (I. G., 287-288), e poiché [...] di Tebe), induce a credere che la sua attività abbia avuto inizio in Attica. A questo periodo attico potrebbe attribuirsi l'Apollo Palatino, detto anche, in una tarda fonte, di Ramnunte (Not. reg., x), trasportato da Augusto nel tempio di Apollo sul ...
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MIRONE (Μύρων Myron)
P. E. Arias
Scultore nativo di Eleutere in Beozia (Plin., Nat. hist., xxxiv, 57-58); ebbe probabilmente assai presto la cittadinanza di Atene, come si può dedurre da Pausania, che [...] menzionati da Properzio sono rappresentati su uno dei lati della base di Sorrento, dove è il portico del tempio di Apollo Palatino, ma la piccola dimensione non consente alcun giudizio sull'opera.
Anche per M. c'è stato un lavoro di attribuzione di ...
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Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (v. vol. iv, pp. 860-870)
R. Gnoli
Si raccolgono qui talune osservazioni sull'impiego dei marmi in età romana e protobizantina e sulla loro provenienza [...] caso del porphyrites e del Claudianus) erano le cave di un gabbro dioritico o metagabbro assai diffuso (palazzi del Palatino, Villa Adriana, ecc.), il cosiddetto "granito verde della sedia" (varietà a macchia grande e minuta) nel quale, come dimostra ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] (Namazga Depe, Altin Depe), valle dell'Indo (Harappa e Mohenjo Daro) conoscono una fioritura di centri urbani e di organizzazione palatina che rivaleggia con quelle dell'Egitto e della Mesopotamia e che copre ormai tutte le zone agricole del Vicino e ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (Πραξιτελης, Praxiteles)
G. Becatti
Scultore nato ad Atene, forse alla fine del V o nei primissimi anni del IV sec. a. C., da Kephisodotos, di cui fu [...] (Plin., Nat. hist., xxxiv, 70; Mart., xiv, 172). Più di 20 le copie note, di cui le migliori sono quelle dal Palatino al Vaticano, Borghese al Louvre; una ridotta e bronzea a Villa Albani, più convenzionale nel modellato; è riprodotto in gemme e ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo egeo
Luigi Caliò
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita della città e il rapporto con il territorio
La formazione di insediamenti complessi in [...] delle ville e delle grandi residenze sembra collassare intorno al 1450 a.C., Cnosso continua a funzionare come centro palatino e la continuità di occupazione a Mallia, Kommos, Haghia Triada e Chania indica un'ingerenza del palazzo cnossio su ...
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LEONE I (Leo, Λέων)
C. Bertelli
Imperatore romano d'Oriente. Regnò dal 457 al 474.
Aveva sposato Verina, sorella di Basilisco (v.), dalla quale ebbe Ariadne (v.), che egli dette in sposa al capo degli [...] stilistiche con i ritratti di Roma di Ariadne (v.); proviene da Roma; il frammento al Museo Naz. Romano fu rinvenuto sul Palatino.
Bibl.: Ensslin, in Pauly-Wissowa, XII, c. 1947 ss., s. v.; id., Zur Frage nach der ersten Kaiserkrönung durch den ...
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Vedi RESTAURO dell'anno: 1965 - 1996
RESTAURO
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
Definizione. - Si intende con tale termine qualsiasi intervento volto alla [...] nuova vita a preziosi cicli pittorici romani quali pitture della Casa di Livia, della Casa dei Grifi, dell'Aula Isiaca al Palatino, della Villa di Livia a Prima Porta, ecc.
Nel caso di pitture murali distaccate con la sola pellicola del colore "a ...
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Vedi BIBLIOTECA dell'anno: 1959 - 1994
BIBLIOTECA (βιβλιοϑήκη, bibliothēca)
H. Kähler
Il termine di b. (dal greco βιβλίων ϑήκη, secondo Isidor., Orig., VII, 3, I, librorum repositio) indicava in origine [...] in alcune b. adiacenti agli atri delle terme.
Il tipo di sala con abside segmentata che si trova nella b. del Palatino, ritorna nella b. privata della Domus Aurea di Nerone, che è all'incirca contemporanea; la differenza, a parte le minori dimensioni ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...