TIMOTHEOS (Τιμόϑεος, Timotheus)
L. Vlad Borrelli
1°. - Scultore nativo probabilmente di Epidauro, ma di scuola attica, vissuto intorno alla prima metà del IV sec. a. C. e attivo fra il 370 e il 350 a. [...] femminile da Hermione nella Gliptoteca Ny Carlsberg di Copenaghen (Brunn-Bruckmann, 664 s.). Si conservava a Roma nel tempio di Apollo Palatino un'Artemide di T., ivi portata da Augusto, di cui si è creduto di riconoscere una replica in un rilievo su ...
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Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (v. vol. vii, p. 887)
C. F. Giuliani
L'origine della città è ricostruibile secondo i parametri ormai noti per molti centri laziali: essa è dovuta ad una [...] Mem. della Soc. Tiburtina di Storia e d'Arte, XXXVIII, 1965, p. 147 ss.; id., L'aspetto urbanistico di Tivoli nell'antichità, in Palatino, s. 4, XI, 1967, p. 859 ss.; id., Ara arcaica rinvenuta a Tivoli, in Atti e Mem. della Soc. Tiburtina di Storia ...
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CORREZIONI OTTICHE
S. Stucchi
La constatazione, fatta sul Partenone (cfr. vol. i, pp. 997, 998) agli inizî del secolo scorso e poi in molte costruzioni antiche, che esse presentano delle anomalie nelle [...] che nella statuaria, gli esempi sembrano assenti, si possono citare alcune antefisse marmoree a palmetta del palazzo imperiale sul Palatino. Diverso è invece il discorso per il rilievo romano di questo periodo, nel quale, specialmente dove è più ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] per gli scaffali: b. di Timgad, di Efeso, di Nîmes, di Roma (delle terme di Caracalla, del tempio di Apollo sul Palatino e le due, greca e latina, nel Foro di Traiano). La tradizione ellenistica e romana della grande b., collegata al palazzo reale o ...
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I siti della Magna Grecia: un panorama esemplificativo. Le colonie euboiche
Nazarena Valenza Mele
Laura Buccino
Cuma
di Nazarena Valenza Mele
Colonia euboica (gr. Κύμη; lat. Cumae), fu fondata negli [...] questo momento che la cella fu tripartita, associando ad Apollo anche Artemide e Latona su diretta influenza del tempio augusteo di Apollo Palatino. In età neroniana, tra 65 e 68 d.C., ebbe inizio lo sbancamento di un lungo canale (la Fossa Neronis ...
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Vedi COPIE e COPISTI dell'anno: 1959 - 1994
COPIE e COPISTI
¿ G. Lippold
Copie di capolavori di arte figurata sono state eseguite in tutte le età in cui tali capolavori erano considerati e sentiti come [...] questa villa. Lo stesso dicasi per le ville imperiali dell'età successiva, come pure per il palazzo imperiale sul Palatino. La predilezione per esemplari più severi va di pari passo con l'irrigidimento e col raffreddamento nella lavorazione del marmo ...
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Vedi AVORIO dell'anno: 1958 - 1994
AVORIO
C. Albizzati
L. Becherucci
Il pregio di questa materia plastica fu noto ai primi abitatori dell'Europa, quando il mammut poteva fornirla. Nelle zanne dello [...] delle corti greco-orientali, i Cesari usarono pure copiosamente l'avorio. Properzio (11, 31) ricorda le porte del tempio d'Apollo Palatino, eretto da Augusto, che recavano scolpite in tal materia la fuga dei Celti da Delfi e la strage dei Niobidi. Ma ...
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LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del culto di queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] nella casa divenuta nel III sec. l'escubitorio della VII coorte dei vigili, o il l. della Domus Flavia sul Palatino costituito da una saletta accanto all'aula regia, la più completa documentazione di questi monumenti ci è conservata da Pompei.
Su ...
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Vedi FIGALIA dell'anno: 1960 - 1994
FIGALIA (Φιγαλία, Φιγάλεια, Φιγαλέα; Phigalia)
L. Guerrini
Antica città greca nella zona O dell'Arcadia, situata al di sopra di una terrazza montuosa a picco su una [...] - ed una della Collezione R. de Béarm, entrambe di provenienza romana; come acroterio centrale del lato S la cosiddetta Aura del Palatino (Curtius e altri); come acroterio centrale del lato N (da ultimo Paribeni) l'originale della copia, anch'essa di ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] pitture sono stati osservati i principi struttivi enunciati da Vitruvio. Prendiamo ad esempio quelle della Casa di Livia (sul Palatino) e quella della casa rinvenuta sotto la Farnesina (oggi al Museo Naz. Romano). Quivi l'intonaco appare costituito ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...