SIMONETTA, Giacomo
Paolo Sachet
– Nacque intorno al 1475, verosimilmente a Milano, dall’unione in seconde nozze di Giovanni, già segretario del duca Francesco Sforza accanto al fratello Cicco (si vedano [...] rientrare nell’amministrazione milanese e ad avvicinarsi in seguito a Carlo V (il primo fu collettore generale e conte palatino, il secondo segretario ducale), mentre Giacomo veniva indirizzato agli studi giuridici come primo passo verso la carriera ...
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BAZZANI, Alessandro, detto il Bazzanone
Elena Povoledo
Figlio di Carlo e di Adelaide Pozzi, nacque ad Odessa nel 1846. Ancora giovanissimo seguì il padre sia nella professione, esercitandosi quattordicenne [...] apparati per le due commemorazioni al Circolo della stampa e al Teatro Corea (qui il palcoscenico raffigurava le rovine del Palatino, dominate dalla statua di Cossa affiancata da Nerone e Messalina); sue le scene per i due drammi rappresentati, cioè ...
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CASTELLO, Francesco di (Frans van de Casteele o Kasteele)
Nicole Dacos
Nacque a Bruxelles, forse nel 1541 se si presta fede al Baglione che, alla data della morte (1621), lo considera ottantenne. Venne [...] Aldobrandini, è menzionato un suo quadretto su rame con “Nostro Signore che sta chino, sotto la croce” (C. D’Onofrio, in Palatino, VIII [1964], p. 18 n. 10). Il C. è menzionato nei docc. archivistici insieme ai grandi artisti dell’epoca, fiamminghi e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le origini di Roma
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se incertezze permangono sulla storia delle origini di Roma, [...] con il passo pliniano. Esse, infatti, collocano le vicende del fondatore Romolo e del fratello Remo nell’area del Palatino che, prima della nascita di Roma, viene descritta come una delle più marginali e periferiche del territorio di Alba Longa ...
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CANOBIO (Cannobio, Cannobi), Giovanni Francesco Mazza di
Domenico Caccamo
Nacque a Bologna da famiglia nobile, dedita alla mercatura, che fu in rapporti d'affari con la legazione pontificia durante [...] . Questi consigliò al C. di tacere su ogni eventuale accordo con l'imperatore e di cercare, invece, un'intesa con il palatino di Vilna, l'eretico Mikolai Radziwill Czarny. A suo giudizio, importava soprattutto non perdere la fiducia del re di Polonia ...
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Ottone di Brunswick, detto Il fanciullo
Bernd Schneidmüller
Nel 1235 l'imperatore Federico II e Ottone il Fanciullo liquidarono definitivamente le contese che avevano a lungo contrapposto le loro famiglie. [...] -1202 ottenne anche il riconoscimento di papa Innocenzo III. Nel 1202 Ottone IV si divise con i fratelli Enrico, conte palatino del Reno, e Guglielmo l'eredità guelfa nella Germania settentrionale. A Enrico fu assegnata la parte occidentale con il ...
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RATTA, Dionisio
Cesarina Casanova
RATTA, Dionisio. – Figlio di Ludovico di Dionisio Ratta e di Diamante Pannolini, nacque a Bologna nel 1548 e fu battezzato il 27 dicembre. Gran parte della fortunata [...] «per causa di Elisabetta [Musotti], sua avia materna». La nobiltà gli fu conferita con il cavalierato e il titolo di conte palatino nel 1543; il matrimonio con Diamante Pannolini, figlia del cavalier Alberto, lo legò a una «famiglia notabile per due ...
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MALVEZZI, Pirro
Giorgio Tamba
Nacque a Modena nel 1429, ultimo figlio di Gaspare di Musotto e di Giovanna Bentivoglio, esuli da Bologna dopo il fallimento dell'azione che avevano intrapreso a favore [...] fratelli. Partecipò dei titoli loro concessi: conte di Castel Guelfo per nomina di Pio II nel settembre 1458; conte palatino per investitura di Federico III nel luglio 1460.
In varie occasioni fu incaricato di organizzare l'accoglienza nel territorio ...
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CAPONE, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Otranto il 16 marzo 1612, ma visse in seguito a Napoli, dove compì gli studi di teologia e di diritto. Nel febbraio 1635 conseguì il dottorato utriusque iuris, [...] elettorale particolarmente "vivace e combattuta". Morì nel 1673.
I suoi funerali si svolsero con gli onori riservati ai conti palatini e fu segnalato il lascito, in favore di Antonio Romano, d'una preziosa biblioteca, valutata oltre 20.000 ducati ...
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Vedi SICHEM dell'anno: 1966 - 1997
SICHEM (v. vol. vil, p. 256 e s 1970, p. 586, s.v. Palestina)
P. Ciafardoni
Negli anni '70 è ripresa l'indagine archeologica sul sito della biblica S., già identificata [...] forse era usato come luogo di culto pubblico, esso deve essere stato una sorta di cappella reale privata, annessa all'edificio palatino che E. Sellin definì come palazzo. Un simile e contemporaneo esempio di un palazzo e tempio situati vicino a una ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...