velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] la volta palatina e contribuisce a separare la cavità orale dalle fosse nasali, costituendo la parete posteriore della bocca. Il suo margine inferiore, libero e sottile, presenta un prolungamento mediano, l’ugola. botanica L’involucro membranaceo che ...
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DEGLI ANTONII, Pietro
Arnaldo Morelli
Nacque a Bologna il 16 maggio 1639 da Gievanni, trombonista del Concerto palatino; era fratello di Giovanni Battista. Cornettista, violinista e compositore, fu [...] musicale della basilica di S. Petronio, sotto il magistero di M. Cazzati, dal 1653 al 1657 e soprannumerario nel Concerto palatino dal 1655 al 1658. In seguito fu attivo come virtuoso di cornetto in diverse città italiane e straniere. Rientrato a ...
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Figlio (Buda 1817 - Mentone 1867) dell'arciduca Giuseppe palatino d'Ungheria, percorse i territorî dell'Impero, presentando ampie relazioni con critiche all'operato del Metternich; divenne poi (1843) governatore [...] della Boemia e nel 1847, alla morte del padre, fu eletto palatino d'Ungheria. Nel 1848 appoggiò alcune richieste dei seguaci di Kossuth; poi si ritrasse: onde, sgradito in Ungheria e accusato a Vienna d'aver favorito la rivoluzione, il 24 sett. ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] Reappraisal of Nero’s Domus Aurea, in Rome Papers. The Baths of Trajan Decius, Iside e Serapide nel Palazzo, a Late Domus on the Palatine, and Nero’s Golden House, Ann Arbor 1994, pp. 182-254.
P. Gros, La trasformation du modèle de la domus, in J.-M ...
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Anatomista (Ruvo di Puglia 1736 - Napoli 1822); iniziatore della profilassi antitubercolare; descrisse per primo il nervo naso-palatino e gli acquedotti del vestibolo e della chiocciola nell'orecchio interno; [...] scoprì l'esistenza del liquido cefalorachidiano e constatò sperimentalmente la presenza dell'albumina nell'urina. Fornì una magistrale descrizione dell'ischialgia (De ischiade nervosa, 1764) ...
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Ramo nobiliare dei conti palatini, fondato da Giovanni Casimiro (1604-52), terzo figlio di Giovanni I, conte palatino di Zweibrüken. Dal matrimonio di Giovanni Casimiro con Caterina, figlia di Carlo IX [...] di Svezia, nacque Carlo (X) Gustavo, salito sul trono di Svezia nel 1654, in seguito all'abdicazione della cugina Cristina. La linea dei K. si estinse con la morte di Gustavo Samuele (1731) ...
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Principessa palatina (n. 1667 - m. Firenze 1743), figlia del granduca di Toscana Cosimo III. Vedova dell'elettore palatino Giovanni Guglielmo di Neuburg, non prevedendosi prole dall'erede Gian Gastone, [...] fu dal padre dichiarata erede del granducato (1713). La successione non avvenne, poiché la Toscana fu assegnata dalle grandi potenze ai Lorena; Anna Maria Luisa rimase tuttavia in Toscana e nella convenzione ...
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Archeologo italiano (Melilli 1869 - Roma 1950); ispettore al Museo di Napoli, quindi agli scavi del Foro e Palatino e poi al Museo nazionale romano; prof. all'univ. di Torino, poi di Napoli e di Roma; [...] socio nazionale dei Lincei (1923). Scrisse una monografia su Prassitele (1932); nel campo della pittura, oltre a un volume su quella ellenistico-romana (1930) e al saggio sul fregio della villa dei Misteri, ...
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I principi che eleggevano l’imperatore del Sacro Romano Impero. Nel 13° sec. erano 7: 4 laici (conte palatino del Reno, duca di Sassonia, margravio di Brandeburgo, re di Boemia) e 3 ecclesiastici (arcivescovi [...] Colonia); questo numero, fissato nella Bolla d’Oro del 1356, fu mantenuto fino al 1623, quando la dignità elettorale del conte palatino del Reno passò al duca di Baviera, ma con la pace di Vestfalia la ottennero entrambi. Nel 1692 si aggiunse il duca ...
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(lat. Victoria) Divinità romana, personificazione della vittoria, analoga alla greca Nike. Le fu eretto un tempio sul Palatino, votato nel 294 a.C. dal console Lucio Postumio; verso la fine della Repubblica [...] invalse l’uso di assumere la dea a simbolo delle vittorie di capi politici, finché ai tempi di Augusto prese forza il concetto di V. Augusta come base del potere militare dell’imperatore. Augusto nel 29 ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...