(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] non sabina, divinità locale della comunità installata sul Quirinale, sarebbe stato associato a Marte e G. venerati sul Palatino; ma contro la teoria della triade precapitolina come formazione d’età storica sta il fatto incontestabile della presenza ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] incisivi superiori, e dalle altre alveolari ‹l, r, s, ʃ, z, ʒ› e dentali ‹t, d› per essere pronunciata con il velo palatino abbassato e quindi con il passaggio dell’aria attraverso la cavità nasale.
La n italiana è in generale la continuazione della ...
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Antico centro urbano dell’età del Bronzo, situato nella Siria del Nord, sul luogo oggi denominato Tell Mardīkh.
Nel 24° sec. a.C. E. fu la maggiore città della Siria interna. Al periodo tra il 2350 e [...] Palazzo occidentale nella città bassa e il Palazzo settentrionale (sorto sul luogo in cui gli scavi hanno rivelato un edificio palatino, il Palazzo arcaico, del 2200/2000-1800 a.C.). Negli stessi anni vennero costruiti il Tempio D dell’acropoli ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] nei palazzi reali, che per la maggior parte non davano vita a enti morali e non potevano pertanto dirsi palatine in senso proprio. Le palatine pugliesi erano: anzitutto la basilica di S. Nicola di Bari, la posizione del cui clero era fissata dal ...
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. Uno dei sette colli di Roma, suddiviso in due sommità, rappresentate oggi dalla chiesa dell'Aracoeli e dal Museo Mussolini. Sulla prima fu stabilita l'acropoli della città, detta arx Capitolina, sull'altra [...] meglio dire la sommità settentrionale ove era l'arx, fosse abitata, insieme col Quirinale, da una colonia sabina, mentre sul Palatino erano i Latini, che occupavano forse anche l'altura meridionale detta allora mons Tarpeius.
Il nome di Capitolium si ...
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Sono così chiamate in Roma le persone che, pur godendo dello status libertatis, e non essendo perciò confondibili con gli schiavi, si trovano in rapporto di dipendenza da un patronus che assicura loro [...] la città del Settimonzio sia stata fondata dagli Etruschi dopo la sottomissione dei primitivi pagi latini stanziati sul Palatino e sull'Esquilino. In tale ipotesi, quei Latini dovettero impetrare la concessione precaria delle terre allo stesso modo ...
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RICCARDO di Cornovaglia, re dei Romani
Reginald Francis Treharne
Secondo figlio del re d'Inghilterra Giovanni senza terra, nacque nel 1209. Divenne conte di Cornovaglia e conte del Poitou (1225); fu [...] e fuori della città di Francoforte venne eletto re dei Romani dagli arcivescovi di Colonia e di Magonza e da Luigi conte palatino il 13 gennaio 1257. L'arcivescovo di Treviri, Ottocaro II di Boemia e gli elettori di Sassonia e Brandeburgo elessero ...
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Figlio di Appio Claudio Pulcro, console nel 79 a. C., e di Metella, fratello di Appio C. Pulcro console nel 54, fratello della celebre Clodia (v.). Nella prima settimana di dicembre del 63, per partecipare [...] fece distruggere le ville di Tuscolo e di Formia e ne fece saccheggiare e demolire la casa di Roma, che era situata sul Palatino; dell'area di essa fece luogo sacro su cui si sarebbe dovuto innalzare un tempio. Mirando a farsi una posizione personale ...
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QUINDECEMVIRI
Gioacchino Mancini
. Collegio sacerdotale nell'antica Roma il cui ufficio precipuo era di consultare, per ordine del senato, l'oracolo della Sibilla Cumana di cui era depositario. Aveva [...] vennero restituiti ad opera di una commissione, inviata espressamente ad Eritre. Augusto li fece trasferire nel tempio di Apollo Palatino, racchiusi entro due stipi d'oro, e messi sotto la statua del nume. Furono sottoposti a revisione sotto Tiberio ...
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Nato il 15 dicembre 1447, dal duca Alberto III di Baviera-Monaco fu avviato alla carriera ecclesiastica, mentre i fratelli maggiori, Giovanni e Sigismondo, succedettero, congiuntamente, al padre nel governo [...] 1503), che era senza eredi, dapprima amico di Alberto, ma poi staccatosi da lui, nominò successore suo genero, il conte palatino Ruperto di Wittelsbach. Tale atto fu però impugnato dagli stati di Landshut, che si unirono con Alberto di Baviera-Monaco ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...