VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] .
Due grandi ville hanno avuto il V. per autore: la villa Gambara, poi Lante, a Bagnaia, e la Farnesina sul Palatino a Roma. In ambedue egli segue per la parte centrale, costituita dagli edifici, dal giardino, dalle terrazze, dalle fontane, nuovi ...
Leggi Tutto
LIUTPRANDO re dei Longobardi
Augusto Lizier
Successe nel 712 al padre Ansprando, uomo saggio e prudente, che aveva regnato per soli tre mesi, dopo aver chiuso, con la sua salita al trono, un periodo [...] riscatta e trasporta dalla Sardegna a Pavia le ossa di S. Agostino, erige a corte una cappella con un clero palatino, è generoso fondatore e donatore di chiese e conventi. Soprattutto il suo spirito religioso informa la sua attività legislativa, che ...
Leggi Tutto
Tipografo editore romano, nato nel 1490 forse a Piadena (Cremona), più probabilmente ad Asolo, che ne dista 10 km., morto tra il 17 e il 27 marzo 1567. Il più antico prodotto noto della sua attività sono [...] del De ossibus di Galeno, 1535; Libro nel quale si insegna a scrivere ogni sorte di lettera antica e moderna, di Giovambattista Palatino, del 1540, Essemplare di più sorti lettere, di M. Giovan Francesco Cresci; Trattato di scientia d'arme di Camillo ...
Leggi Tutto
POZZUOLI
Fausto Zevi
(XXVIII, p. 142)
Nuovi scavi e la riconsiderazione di quanto già noto consentono oggi una migliore ricostruzione delle fasi architettonico-urbanistiche della città antica. Attualmente [...] su due livelli al margine del Foro. L'organizzazione della città per regioni, i toponimi calcati su quelli urbani (Regio Palatina, Regio Portae Triumphalis, Foro Boario, Foro Olitorio, ecc.), mostrano sin dall'età augustea la volontà di affermare un ...
Leggi Tutto
Erudito ungherese, nato a Ocsova nel 1684, morto a Presburgo nel 1749. Laureatosi in medicina e poi in teologia a Halle (1704-1707), tornò in Ungheria dove insegnò nella scuola di Beszterczebánya (1708-14); [...] accusarono di spionaggio a proposito dei suoi lavori topografici, ma il re Carlo III (l'imperatore Carlo VI) e il palatino d'Ungheria gli furono favorevoli e lo appoggiarono. Grande merito del B. è inoltre una raccolta di fonti storiche, di cronache ...
Leggi Tutto
TUBILUSTRIO
Nicola TURCHI
Festa del calendario "numano" che ricorre due volte, il 23 marzo e il 23 maggio. Vi si faceva la lustrazione delle trombe, sia di quelle che servivano per uso religioso (Cal. [...] secondo la leggenda menzionata dal calendario prenestino - Romolo avrebbe inaugurato la città e che sarebbe stata ritrovata sul Palatino dopo l'incendio gallico, dando così origine alla festa. Quanto al tubilustrio del 23 maggio, da taluni calendarî ...
Leggi Tutto
GIOVANNI XXIII, antipapa
François Charles Uginet
Baldassarre Cossa, figlio di Giovanni, signore di Procida, e di Ciocciola Barrile, nacque, probabilmente a Napoli, intorno al 1360-65. La famiglia del [...] da un agente di Giovanni di Bicci de' Medici e solamente dopo che 35.000 gulden renani furono consegnati al conte palatino di Heidelberg. Nel corso del viaggio verso Firenze, dove doveva incontrare Martino V, il Cossa, temendo di essere di nuovo ...
Leggi Tutto
Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO (v. vol. VII, p. 695)
D. Martens
B. Blelelli Marchesini
P. Callieri
C. Lo Muzio
G. Kreisel
M. L. Giorgi
(v. vol. VII, p. 695). Egitto. - La documentazione [...] diversificati, che vanno da una decorazione fortemente stilizzata, addirittura povera (T. del Divo Cesare, di Saturno e di Apollo sul Palatino), fino a forme più ricche ed elaborate che prevedono l'impiego di varî tipi di marmi (T. di Apollo in Circo ...
Leggi Tutto
Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (μάρμαρος, marmor)
A. Moretti
J. B. Ward Perkins
Roccia calcarea (calcite) a struttura cristallina e grana piuttosto uniforme più o meno grossa (granuli [...] . Fu introdotto a Roma da L. Licinio Crasso, che volle di m. Imetto le colonne dell'atrio della sua casa al Palatino (Plin., Nat. hist., xxxvi, 7).
3. Marmo pentelico (marmor Pentelicum). - È un calcare cristallino pure d'età presiluriana. Per la sua ...
Leggi Tutto
CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] in pubblicazioni per nozze e in opuscoli occasionali, si trovano ivi e altrove. per esempio a Firenze, Bibl. nazionale, fondo Palatino). A differenza del padre e del cugino Monaldo Leopardi, sentì per tempo, insieme al Perticari, ad Antaldo Antaldi e ...
Leggi Tutto
palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...