Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] per gli scaffali: b. di Timgad, di Efeso, di Nîmes, di Roma (delle terme di Caracalla, del tempio di Apollo sul Palatino e le due, greca e latina, nel Foro di Traiano). La tradizione ellenistica e romana della grande b., collegata al palazzo reale o ...
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Arte, affine al disegno, del vergare, ben collegandoli fra loro, i segni grafici di una lingua. La forma delle lettere dipende dal mezzo usato (scalpello, pennello, penna ecc.) e dal materiale sul quale [...] Il primo a darne le regole teoriche (1514) fu S. Fanti; seguirono L. degli Arrighi, detto il Vicentino, G.A. Tagliente, G.B. Palatino, G.F. Cresci, che nel 1579 pubblicò Il perfetto cancellaresco corsivo in cui fissò le regole di una nuova scrittura ...
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Eminente teologo ed erudito greco del sec. XVII. Nato a Chio nel 1586 da Nicola Allatios ('Αλλάτιος, in ital. Allacci o Allaccio, o Allazio), fece i primi studî sotto lo zio materno Michele Neuridis, che [...] alla Biblioteca Vaticana; Gregorio XV gli affidò l'incarico di trasportare a Roma da Heidelberg la Biblioteca Palatina (ora fondo Vaticano-Palatino) donata alla Santa Sede dall'elettore di Baviera Massimiliano I dopo l'espugnazione della città per ...
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Nato a Fivizzano (Massa) il 19 novembre 1833, si laureò in giurisprudenza a Siena; ma, datosi agli studî letterarî, pubblicò varî lavori che indussero il Vieusseux a chiamarlo presso di sé a Firenze, come [...] veneto, e promosse e diresse la pubblicazione degl'Indici e cataloghi delle biblioteche fiorentine e quella del Canzoniere palatino 148 della Biblioteca nazionale di Firenze. Notevoli sono i suoi studî su I precursorî del Rinascimento (Firenze 1877 ...
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VATICANO, Stato della Citta del
Umberto TOSCHI
Leone GESSI
Teodosio MARCHI
Pietro PISANI
Carlo CECCHELLI
Gino BORGHEZIO
Johann STEIN
VATICANO, Stato della Città del (A. T., 24-25-26 bis).
Sommario. [...] testi, Città del Vaticano 1935, n. 67) e dei cristiani da G. Graf, nonché degli ebraici esaminati da U. Cassuto.
Il fondo Palatino comprendeva oltre 8500 mss. e stampati quando fu donato a Gregorio XV; ma, anche in seguito alla cessione nel 1815 all ...
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. Storia Antica. - È il nome della più antica ripartizione del popolo romano ai fini politici e militari. Secondo la tradizione, ne fu autore Romolo, il quale avrebbe diviso la cittadinanza fra le tribù [...] o per scopi religiosi. Le curie vecchie, ricollegate dalla tradizione alla primitiva città del Settimonzio, erano alle falde del Palatino, di fronte al Celio e si riferivano agli abitanti dei sette pagi che costituivano il Septimontium; ogni pagus ...
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. Famiglia principesca italiana che tenne la sovranità dei ducati di Ferrara, Modena e Reggio, della contea di Rovigo e di altre terre, e si estinse nel ramo legittimo maschile con Alfonso II nel 1597, [...] Adalberto pure marchese, fuggito, in odio a Berengario II, nel 960 presso Ottone I di Germania, che nel 962 lo fece conte Palatino. Questo Oberto I era di nazionalità longobarda come gli Estensi e da lui nasce Oberto II, padre di Alberto Azzo I, il ...
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VIPERIDI (da vipera, contrazione di vivipăra)
Giuseppe Scortecci
Gli Ofidî appartenenti alla famiglia dei Viperidi sono caratterizzati in modo particolare dallo sviluppo dell'apparato destinato all'inoculazione [...] , destinati a sostituirli quando vengano a cadere. Denti pieni e di piccola dimensione sono portati dalla mandibola, dal palatino e spesso dallo pterigoide. La ghiandola producente il veleno, il quale ha costituzione estremamente complessa e varia a ...
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Pittrice. Nacque il 7 ottobre 1675 a Venezia e ivi morì il 15 aprile 1757. Secondo A. M. Zanetti, allieva di G.A. Lazzari, poi di Giuseppe Diamantini e infine di Antonio Balestra, dalla cui pittura delicata [...] belle dame veneziane del tempo, e altri lavori per Massimiliano II di Baviera, Cristiano Ludovico di Meclemburgo, Carlo VI elettore palatino e per il re Federico IV di Danimarca. Ritrasse pure più volte (1712, 1715, 1717) il principe elettore Augusto ...
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TOLOMEI
Roberto Palmarocchi
. Famiglia senese. Lasciando da parte le favole che li facevano discendere dai sovrani d'Egitto, sembra che i T. venissero in Italia con gli eserciti di Carlomagno. Stabilitisi [...] da Carlo IV, provocarono la rivolta che cacciò il governo dei Nove, e Raimondo fu nel '61 fatto cavaliere e conte palatino dell'imperatore. Nei secoli successivi sono da segnalare i letterati Lattanzio e il già ricordato Claudio. Alla metà del sec ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...