ballata
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
Il termine b. è usato da D. sempre in riferimento a una sua b.: Rime LVI 19, LXXX 2, Vn XII 9 (2 volte), 10 1, 11 5, 15 43 (ripreso al § 16, dove il termine [...] di rime, quali Chiaro Davanzati e Monte Andrea.
Alle ballate riserva, come è noto, tutta una sezione il codice Palatino della fine del Duecento, proveniente istruttivamente da Lucca, la patria appunto di Bonagiunta, e tanto antico da contenere di D ...
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GAGLIARDI, Bernardino
Fiorenza Rangoni
Nacque a Città di Castello, in località Piano di Sotto, da Girolamo e Lucrezia Niccolai, o Nicolucci, intorno al 1600, più probabilmente nel 1609 (Mancini, 1832, [...] di Castello…, Perugia 1832, pp. 15, 20, 39, 70, 89, 107, 207, 251; A. Uccelli, La chiesa di S. Sebastiano sul colle Palatino, Roma 1876, pp. 79-82; E. Mannucci, La Galleria Mancini, Città di Castello 1878, p. 153; Bevagna illustrata, Perugia 1901, pp ...
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ENGELBERTO (Enghelberto)
Irmgard Fees
Conte di Gorizia, secondo di questo nome dal 1132; era figlio del conte Mainardo (I), il capostipite della dinastia, e della di lui consorte Diemot.
Dei suoi fratelli, [...] 1145. Se la datazione fosse giusta, allora E. avrebbe avuto, come lo zio Engelberto (I), il titolo di conte palatino. Tuttavia, poiché E. non viene indicato come "palatinus comes" in nessun'altra delle numerose menzioni a lui relative contenute nei ...
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KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus)
D. Mustilli
1°. - Scultore greco, detto K. il vecchio, per distinguerlo da altro omonimo; fu quasi certamente il padre e non il fratello maggiore, come alcuni [...] di un disegno della fine del sec. XVI, di una statua di Madrid e di un putto, trovato a Roma sul Palatino, si è tentata una ricostruzione; ma con risultati non convincenti, poiché il disegno, stilisticamente infedele, riproduce un gruppo ricostruito ...
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specie
Dal latino species («aspetto, forma esteriore»), termine che corrisponde esattamente al greco εἶδος, così come genus a γένος (➔ genere), e che assume particolare rilievo nel pensiero platonico [...] ad esse inerenti (a queste tre domande Abelardo nel 12° sec. ne aggiunge una quarta, con la quale il celebre maestro palatino si chiede se i generi e le s. continuino a mantenere un significato per il pensiero qualora gli individui corrispondenti ...
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Stradano, Giovanni
Maria Donati Barcellona
, Con questo nome o con quello ugualmente italianizzato di Giovanni della Strada, è noto il pittore fiammingo Jan van der Straet, nato a Bruges nel 1523 e [...] presenti nella serie di disegni illustrativi della Commedia (1587-1588) conservati nella biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze (codice Palatino 75) e pubblicati da G. Biagi, in " Rass. Bibl. Lett. Ital. " I (1893). La componente nordica si rivela ...
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Figlio (Vienna 1747 - ivi 1792) dell'imperatore Francesco I e dell'imperatrice Maria Teresa, succedette (1765) al padre nel granducato di Toscana, promuovendo una politica di riforme dell'ordinamento politico, [...] III di Spagna, dalla quale ebbe sedici figli, tra cui Francesco, divenuto poi imperatore; Ferdinando III, granduca di Toscana; Giuseppe Antonio Giovanni, palatino d'Ungheria; Giovanni, reggente in Germania (1848); Ranieri, viceré del Lombardo-Veneto. ...
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Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] diplomatico (trattative per il matrimonio fra Carlo I ed Enrichetta Maria di Borbone; richiesta di appoggio francese all'elettore palatino). Membro del consiglio reale per la guerra (1632), abbandonò durante la guerra civile la causa del re e si ...
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MARMO (lat. marmor; cfr. gr. μαρμαίρω "brillo", fr. marbre; sp. marmol; ted. Marmor; ingl. marble)
Aldo SCARZELLA
Maria PIAZZA
Aldo SCARZELLA
Antonio MARAINI
Vincenzo FASOLO
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Gli antichi chiamavano [...] periodo di Augusto che ci dà una Roma costruita di marmi: nel Foro e nel Mausoleo d'Augusto, nel tempio di Apollo Palatino è adoperato il materiale delle cave di Luni, in questo tempo abbondantemente sfruttate per Roma (piramide d C. Cestio) e per le ...
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Com'è chiaramente indicato dalla composizione della parola (Διὸς κοῦροι), sono costoro gli eroi figli di Zeus. In numero di due, Castore (Κάστωρ) e Polluce (Πολυδεύκης), insieme con Elena, andata sposa [...] fontana. Quanto al tempio dei Dioscuri, questo fu innalzato presso il Lacus Iuturnae, nella regione sud del Fòro, ai piedi del Palatino, tra la Nova Via e la Sacra via, avendo alla sinistra il tempio di Vesta, e rimanendo poi separato dalla contigua ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...