SQUARCIALUPI, Antonio
Alessandra Fiori
– Noto anche come Antonio Organista, Maestro Antonio degli Organi, Antonio di Bartolomeo del Besso (o del Bessa), Antonius de Squarcialupis.
La specifica ‘del [...] Battistero di Firenze, in L’Organo, XXIV (1986), pp. 91-100; K. von Fischer, Le biografie, in Il codice Squarcialupi. Ms. Mediceo palatino 87, Biblioteca Laurenziana di Firenze, a cura di F.A. Gallo, Firenze 1992, pp. 127-144; G. Giacomelli, A. S. e ...
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GALATEA (Γαλάτεια, Galatēa)
C. Caprino
Nereide, figlia di Nereo e di Donde, in origine personificazione della lattea spuma del mare, in seguito considerata anche in relazione con il latte degli animali.
Secondo [...] 5; R. Engelmann, Bilder Atlas zu Ovid. Metamorphosen, Lipsia 1890, tav. xxvi, 156; A. Sogliano, op. cit., p. 472. Pittura del Palatino: G. E. Rizzo, Pitture "Casa di Livia", p. 35 ss., figg. 25-29. Pittura della Casa dei Capitelli colorati: W. Helbig ...
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ORSINI, Nicola
Marco Vendittelli
ORSINI, Nicola. – Figlio di Roberto di Romano e di Sveva del Balzo, nacque probabilmente nel 1331.
Si ignora il nome della moglie, dalla quale ebbe un solo figlio, Roberto, [...] dell’Africa.
Dal padre ereditò il titolo di conte di Nola e di Soleto nel Regno e quello di conte palatino con metà del comitato Aldobrandesco in Toscana, oltre un’enorme quantità di domini territoriali e beni immobiliari urbani ed extraurbani ...
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QUIRINO (Quirīnus)
A. Bisi
Divinità italica di oscura origine, successivamente assimilata dai latini a Romolo (v.) e a Marte (v.). La scoperta di un santuario italico a Ercole Curino presso Sulmona (v.), [...] tribù stanziata sul colle che dal dio prese appunto il nome di Quirinalis, e dal cui sinecismo con gli abitatori del Palatino sorse la città di Roma. Già gli autori romani hanno perduto il ricordo delle più antiche caratteristiche del dio, che alla ...
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FESTONE (dal lat. festus "festivo")
L. Crema
Ornamento formato di rami riuniti e legati con nastri, in cui s'inserivano anche fiori e frutti, che si appendeva alle are e, in occasione di feste o cerimonie, [...] hanno f. in mosaico, in stucco, in pittura.
Tra i f. in pittura vanno segnalati quelli della Casa detta di Livia, sul Palatino, che ricordano assai da vicino quelli scolpiti nell'interno dell'Ara Pacis (v.).
Sostegno tipico del f. era il bucranio (v ...
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Figlio (n. 1361 - m. Praga 1419) dell'imperatore Carlo IV, re di Germania dal 1376 e di Boemia dal 1378, nel contesto dello sviluppo del movimento ussita fece assassinare il consigliere dell'arcivescovo [...] del fratello Sigismondo, il suo diminuito prestigio condusse alla sua deposizione dall'impero (1400) a favore di Ruperto, conte palatino. Si aprì in Boemia una nuova guerra civile, V. fu imprigionato dal fratello Sigismondo a Vienna (1402), donde ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti della classicità, le sue opere vennero replicate in numerosissime copie e lodate dagli autori antichi. Enorme è stata la sua influenza in tutte [...] Roma ed esposto nel Portico di Ottavia, sostituito a Tespie da una copia di Menodoro ateniese (una buona copia è il torso del Palatino, al Louvre). L'opera di P. più celebrata nell'antichità era l'Afrodite di Cnido (circa 360 o 340), che rese famosa ...
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Famiglia principesca tedesca, che si ritiene abbia avuto per capostipite Luitpoldo, cugino dell'imperatore Arnolfo, margravio della Marca orientale, caduto nel 907 combattendo contro gli Ungari. Della [...] . Fin dal 1255 i figli di Ottone II, Ludovico II ed Enrico I, si spartirono l'eredità paterna; al primo toccò il Palatinato e la Baviera superiore, al secondo la Baviera inferiore. A loro volta Rodolfo I e Ludovico IV, poi re dei Romani e imperatore ...
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. Con questo nome (da canzone, il più comune appellativo del canto lirico di qualsiasi forma) si suole intendere la raccolta di poesie di uno o più poeti, ma particolarmente hanno assunto tale denominazione [...] fiorentina. Simile a questo per l'età e per il contenuto, e pur esso membranaceo, ma assai meno ricco, è il Palatino 418 della Nazionale di Firenze, con 180 poesie di 44 poeti, adorno di belle miniature di stile bizantino. Una particolar fisionomia ...
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VAIANI, Paolo
Sandro Notari
VAIANI (Vayani, Vagiani, Vigiani, Bayani; de Vayanis), Paolo. – Nacque a Roma, probabilmente nel primo quarto del XIV secolo da Pietro, esponente di una facoltosa famiglia [...] proprietario di case nel rione Ponte, approvò nel 1346 gli statuti dell’arte della lana di Roma in qualità di giudice palatino e di vicario dei due senatori in carica.
Della formazione di Vaiani, dei suoi studi giuridici, del conseguimento del titolo ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...