Trione, Vincenzo. – Storico dell’arte e critico d’arte contemporanea italiano (n. Sarno 1972). Professore ordinario dal 2011 di Arte e media e di Storia dell'arte contemporanea presso l’Università IULM [...] ), Salvador Dalí. Il sogno si avvicina (Milano, Palazzo Reale, 2010) e Post-classici (Roma, Foro Romano e Palatino 2013), è acuto indagatore dei sistemi segnici contemporanei, di cui ha analizzato gli apporti multidisciplinari mirando ad ampliarne i ...
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Numismatica
Moneta d’oro fatta coniare nel 1231 nelle zecche di Brindisi e di Messina dall’imperatore Federico II; multiplo del tarì d’oro arabo-normanno, in seguito ragguagliata a 1 fiorino e 1/4 di Firenze; [...] da 2 magistri, depositari poi del culto gentilizio della gente Giulia. Celebravano i riti nel tempio di Augusto alle falde del Palatino e una volta l’anno a Boville, culla della gente Giulia. Si ebbero in seguito degli a. addetti al culto di ...
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SGUANCIO (o Schiancio)
Ernesto Leschiutta
Si dice in generale tutto ciò che si pianta obliquamente rispetto all'asse principale di un sistema murato e in particolare le divaricazioni laterali delle aperture. [...] a sguancio s'incontrano saltuariamente nelle opere romane, accessorie o di secondaria importanza (criptoportico di Tiberio sul Palatino).
Alcune case di Pompei presentano esempî più interessanti. Hanno finestre con varie svasature interne seguenti la ...
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Città del Baden, nel distretto di Friburgo (Brisgovia), con 3130 ab. (giugno 1925) in maggìoranza cattolici. È posta a 225 m. s. m., sulla destra del Reno, presso il confine con la Francia (stazione di [...] degli Alemanni. In seguito diede anche il nome alla regione contermine (il Breisgau o Brisgovia; v.).
Nel 939 il conte palatino Everardo vi sostenne un assedio contro il re Ottone I di Germania; morto Everardo, la fortezza finì con l'arrendersi al ...
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MARTELLI
Roberto Palmarocchi
. Famiglia fiorentina, di cui sembra fosse capostipite Martello, che verso la metà del sec. XIV si recò a Firenze. Si disse che i M. erano fabbricanti o negozianti d'armi, [...] I. Roberto di Niccolò fu ricchissimo banchiere, anch'egli partigiano dei Medici; nel 1439 l'imperatore greco lo fece conte palatino; la sua discendenza si estinse nel sec. XVIII. Bartolommeo di Niccolò ebbe fra i suoi discendenti Vincenzo e Braccio ...
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TREMELLIO, Emanuele
Ebraicista e riformatore, nato a Ferrara nel 1510 di famiglia ebrea, morto a Sedan nel 1580.
Studiò fra il 1530 e il 1540 a Padova, dove conobbe Alessandro Farnese - il futuro Paolo [...] per appellare presso gli stati generali e Antonio di Borbone in favore degli ugonotti espulsi da quella città. Poi l'elettore palatino Federico III gli diede una cattedra a Heidelberg, toltagli (1577) dal luterano successore, Ludovico VI; e il Tr. si ...
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. Divinità dell'antico ciclo sacro romano, la cui natura non fu ben chiara nemmeno agli antichi scrittori che ne fecero menzione (Varr., De lingua lat., VI, 23; Plin., Nat. Hist., III, 5, 65; Macrob., [...] è testimoniato con le parole: Angerona.... ore obligato in ara Volupiae. Quest'ara si trovava sul lato occidentale del colle Palatino, presso la porta del recinto romuleo che guardava verso il Tevere. Ivi, dinnanzi al simulacro della dea che teneva ...
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GUIDO Guido (Vidus Vidius)
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Firenze al principio del sec. XVI, morto a Pisa il 26 maggio 1559. Nel 1542 fu chiamato a Parigi da Francesco I, pure per consiglio di Luigi [...] medicinalis, (Venezia 1611). Portano il suo nome il canale e il nervo vidiano; ottime sono le sue descrizioni dell'osso palatino e dello sfenoide, magistrali le desazioni anatomiche del cervello. Nel 1562 ebbe da Cosimo la prepositura di Pescia e fu ...
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CONTARINI, Carlo
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Andrea - che morì dieci giorni dopo la sua nascita - e d'Elisabetta di Vito Morosini, nacque a Venezia il luglio 1580.
Ricco, di prestigiosa nobiltà [...] con Maria Anna di Baviera.
Scoppiata, dice l'anonimo biografò, "altercatione di precedenza" tra Badoer e l'elettore palatino, peraltro non "fregiato di regale corona" come il primo, espressione, invece, di Stato sovrano, si deve all'"affinata ...
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Vedi BAIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
BAIA (v. vol. i, p. 960 ss.)
A. de Franciscis
Lo scavo della area archeologica si è allargato nel settore nordorientale, ove si sono trovati vasti ambienti a vòlta [...] del terreno nonchè dell'esposizione e della vista sul mare, in modo non più complesso di altri organismi palaziali quali il Palatino, la Villa Adriana, la Villa Iovis di Capri. L'alta qualità delle decorazioni e delle sculture si addice anch'essa ad ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...