NOBILITAS
W. Köhler
Personificazione usata nell'arte romana. N. significa nascita eletta, che originariamente consentiva in Roma l'accesso alle alte cariche statali. Anche dopo che si furono affermate [...] Vesta e durante la ricostruzione del tempio, tenuto il palladio sotto la sua personale protezione nella Domus Augusta, sul Palatino. Settimio Severo accetta l'immagine, ma tanto lui quanto tutta la dinastia severiana, fan cadere l'aggiunta Aug(usti ...
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Lambertazzi, Fabruzzo de'
Fabrizio Beggiato
Nipote di Fabbro de' Lambertazzi (v.). Di lui possediamo abbondanti notizie biografiche conservateci dai memoriali bolognesi.
Nacque a Bologna intorno al [...] morto. Di questo rimatore ci rimane solo un sonetto di argomento morale, conservato alla fine del Digestum novum del codice Vaticano Palatino 753, che a un esame linguistico rivela una notevole impronta dialettale.
In due luoghi (VE I XV 6 e II XII ...
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Figlio (Graz 1578 - Vienna 1637) dell'arciduca Carlo II dell'Austria Inferiore e della principessa Maria di Baviera. Re di Boemia (1617-1619) e di Ungheria (1621-1625) e imperatore del sacro romano impero [...] 1618, con la ribellione degli stati protestanti di Boemia (che offrirono, nell'agosto 1619, la corona reale all'elettore palatino Federico V, capo dell'Unione evangelica), l'inizio della guerra dei Trent'anni. Con l'apporto della Lega cattolica ...
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MEDICI, Lorenzo de'
Ingeborg Walter
MEDICI, Lorenzo de’. – Nacque il ;1°genn. 1449 a Firenze, nella casa vecchia dei Medici in via Larga, da Piero di Cosimo e da Lucrezia Tornabuoni.
La nascita dell’atteso [...] tener presente per gli anni mancanti A. Cappelli, Lettere di L. de’ M. detto il Magnifico conservate nell’Archivio Palatino di Modena, con notizie tratte dai carteggi diplomatici degli oratori estensi a Firenze, in Atti e memorie della Deputazione di ...
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CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] nominò suo guardaroba maggiore; promosso, nel 1720, a maestro di camera della figlia del granduca, vedova dell'elettore palatino; nel 1722 nominato cavallerizzo maggiore. Aveva sposato nell'agosto del 1705 Vittoria Altoviti, dalla quale avrebbe avuto ...
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PETRONI, Ludovico
Patrizia Turrini
PETRONI, Ludovico. – Secondogenito di Francesco di Salimbene e di Nese di Domenico Ruffaldi, fu battezzato a Siena il 30 maggio 1409.
Fu forse uno dei tre allievi [...] diplomatica, esercitò per tutta la vita la professione forense, come attestano vari documenti lungo tutta la vita. Conte palatino e cavaliere cesareo, Petroni è però noto soprattutto per la sua attività di governo e di ambasciatore della Repubblica ...
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BRACCI, Marco
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia di mercanti originaria di Vinci, trasferitasi in Firenze nel corso del sec. XIII, nacque in data imprecisata nella seconda metà del secolo XV [...] uffici e benefici ecclesiastici: accolito-cappellano, protonotario apostolico, scrittore apostolico, il 7 marzo 1517 fu nominato addirittura conte palatino. Una dignità quest'ultima alla quale il B. doveva tenere molto, dato che, pur essendo a vita ...
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MARTELLI, Iacopo (Pucciandone). – Rimatore pisano del secolo XIII, figlio di un Taddeo del quale è noto soltanto che era già morto nel 1271. Il M., noto generalmente come Pucciandone o Puccio, era uomo [...] Sancti Sepulcri [de] Kintheca» (Zaccagnini, p. 18).
Della sua attività di rimatore sopravvivono pochi componimenti. Il Canzoniere Palatino (Biblioteca nazionale di Firenze, Banco rari, 217) gli attribuisce due canzoni (Lo fermo intendim[ent]o k’eo ...
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PICCOLOMINI, Antonio
Guido De Blasi
PICCOLOMINI, Antonio. – Nacque a Sarteano nel 1435, secondogenito di Nanni Todeschini e Laudomia Piccolomini, sorella di Enea Silvio Piccolomini, poi papa Pio II. [...] Pio II, il quale lo colmò di benefici, incarichi civili e militari e prerogative, in un ristretto arco di tempo. Fu conte palatino dal 1458; nello stesso anno (1° novembre) fu nominato castellano di Castel Sant’Angelo (Reg. Vat. 515, c. 137r). Il 23 ...
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Ne, le man vostre, gentil donna mia
Marco Pecoraro
- Sonetto (Rime LXVI), che i Giunti attribuirono a D. nell'edizione del 1527, e il padre Faustino Tasso a Cino da Pistoia nella stampa del 1589; è [...] e il Lamma lo ritennero di Cino sulla fede di due trivulziani citati dal Ciampi nella sua edizione delle poesie ciniane (cioè il Palatino 204, e il codice Bossi 36 o Trivulziano 1058, giusta l'illazione del Barbi), i quali, invece, com'è noto, lo ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...