RÁKÓCZI (di Rákócz e di Felsövadász)
Giulio de Miskolczy
Antica famiglia nobile ungherese, i cui possedimenti si estendevano nell'Ungheria superiore. Un ramo della famiglia rivestì alte cariche nel corso [...] e si ritirò nelle sue immense tenute situate nel regno d'Ungheria. Prese parte alla congiura che ebbe il nome dal conte palatino F. Wesselényi, insieme con P. Zrinyi, F. Nádasdy e F. Frangipani contro la dinastia d'Asburgo, e non fu graziato se non ...
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CHIERICATI, Ludovico
Lionello Puppi
Nato a Vicenza il 31 maggio 1482 da Belpietro e da Mattea Corradi d'Austria, lasciava ancor giovane, sull'esempio del fratello Francesco, la vita secolare per prendere [...] resto, il C. era suddelegato dal fratello alla sua vicelegazione della piovincia del Patrimonio di S. Pietro e, creato conte palatino da Clemente VII l'anno dopo, dallo stesso pontefice sarà investito, nel 1535, della carica di governatore di Narni e ...
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BORDONI, Faustina
Francesco Degrada
Nacque a Venezia nel 1700, da agiata famiglia. Secondo il Burney, seguito dal Chrysander, dal Fürstenau e dal Niggli, l'anno di nascita dovrebbe farsi risalire al [...] stella di quell'ambiente raffinato. Ancor giovanissima, si fregiava del titolo di "virtuosa di camera del Serenissimo Elettor Palatino". Il debutto sulle scene teatrali avvenne al Teatro S. Giovanni Grisostomo di Venezia nel maggio 1716, nell ...
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DELLA TORRE, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Nacque da Giacomo e da Dorotea Trivulzio, molto probabilmente in Friuli, dove risedeva il ramo di Valsassina della famiglia (Litta). Abbandonata la regione [...] a Ferrara, suo procuratore al battesimo di una figlia di Bartolomeo Pendaglia. Tre anni dopo il D. fu nominato conte palatino e il 29 sett. 1466, passato a Milano, divenne magister delle Entrate ordinarie del Ducato ad beneplacitum. Rimase nelle ...
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BIANCHI (de' Lancillotti), Tomasino
Tiziano Ascari
Nacque a Modena il 1º dic. 1473 da Iacopino, speziale e cronista, e da Cassandra Seghizzi, sorella di G. B. Seghizzi, maestro di casa del duca Alessandro [...] già vicario del luogotenente cesareo in Modena, l'imperatore Massimiliano, con un diploma datato da Anversa, lo creò nobile e conte palatino con facoltà di creare notai e di legittimare bastardi. Nel 1518 fu fatto notaio imperiale e apostolico e l'11 ...
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biblioteca
Le prime vere e proprie b. furono quella di Assurbanipal (sec. 7° a.C.) a Ninive e, nel secolo successivo, tra i greci, quelle di Policrate a Samo e di Pisistrato in Atene. Nell’età ellenistica [...] fondò la prima del genere nell’Atrio della libertà nel 39 a.C.; successivamente Augusto ne fondò una nel tempio di Apollo sul Palatino e un’altra nel portico di Ottavia; un’altra b. fu fondata da Livia e Tiberio, detta b. templi novi o Augusti, che ...
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CLAUDIO II il Gotico (Marcus Aurelius Valerius Claudius Gothicus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, oriundo dell'Illirico, nato il 10 maggio del 214, sarebbe stato designato alla successione [...] una libagione; meno probabile appare l'identificazione di un ritratto di C. in una testa marmorea dell'Antiquario del Palatino. Discusse sono anche due belle teste bronzee del museo di Brescia, che peraltro presentano molti punti di contatto con ...
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vago
Nervo misto, somatico e viscerale, che costituisce il X paio dei nervi cranici e trae importanza soprattutto dalla sua partecipazione al sistema neurovegetativo.
Anatomia
Il nucleo centrale del [...] con rami terminali gastrici ed epatici. Le fibre motorie del v. provvedono ai muscoli della faringe, del velo palatino e della laringe; le fibre sensitive sono destinate alla cute del condotto uditivo esterno, alla mucosa della parte inferiore ...
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Segmento dorsale del 1° arco viscerale (arco mandibolare) del cranio dei Vertebrati Gnatostomi (detto anche pterigo-quadrato), che rappresenta lo scheletro di sostegno dell’arcata superiore o mascellare [...] , basale e otico). Nei Tetrapodi appare un quarto processo situato anteriormente al processo basale.
Nei Rettili manca la regione palatina e parte della regione pterigoidea; la regione quadrata, nei Rettili e negli Uccelli fra gli Amnioti, dà per ...
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Incisore (Utrecht 1609 - Wolfenbüttel 1680). Ricevette un'educazione e un addestramento militare riservato alle classi alte, frequentando (1621-26) l'accademia dei cavalieri a Kassel, dove poi fu al servizio [...] (1654), poi a Ratisbona, a Colonia, e infine (1670) a Wolfenbüttel. Tra il 1650 e il 1660 dovette conoscere il principe palatino Ruperto al quale insegnò la nuova tecnica incisoria, che per suo tramite ebbe largo successo e diffusione in Inghilterra. ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...