Herbert of Cherbury, Edward
Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Fu volontario nel 1614 nei Paesi Bassi, al seguito del principe di Orange; ambasciatore del re d’Inghilterra [...] diplomatico (trattative per il matrimonio fra Carlo I ed Enrichetta Maria di Borbone; richiesta di appoggio francese all’elettore palatino). Membro del consiglio reale per la guerra (1632), abbandonò durante la guerra civile la causa del re e si ...
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BOUPALOS (Βούπαλος; Bupalus)
L. Catteruccia
Architetto e scultore del sec. VI a. C., da Chio, fratello di Athenis (v.), col quale avrebbe collaborato. Pausania ricorda di B. opere individuali: una statua [...] apparterrebbero quelle opere emigrate a Roma, che, secondo la testimonianza di Plinio (xxxvi, 13), ornavano il tempio di Apollo sul Palatino e quasi tutti gli altri templi edificati da Augusto.
Bibl.: C. Robert, in Pauly-Wissowa, III, 1897, c. 1054 ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] a Clemente VII, che lo inviò in varie legazioni a Venezia e lo condusse con sé al congresso di Bologna. Carlo V lo creò conte palatino. Visse il resto della sua vita nella sua stupenda villa di Cricoli, a Padova, a Milano e a Roma.
Opere
T. volse la ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] preferito dagli artisti del 4° sec. a.C., fra i quali Scopa che ce ne dà la più bella formulazione in quello Palatino. Prassitele, oltre che il citaredo, crea anche il Sauroctono in atto di uccidere la lucertola, mentre Scopa lo rappresentò nell’atto ...
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Famiglia fiorentina che si richiama a un Ridolfo (sec. 13º), mercante; in realtà appare distinta in tre famiglie che presero il nome dalla zona in cui abitavano: di Ponte (Ponte Vecchio), di Borgo (Borgo [...] (1454-1499), amico del Magnifico, commissario durante la guerra di Pisa, e Piero di Niccolò (1467-1525), creato conte palatino da papa Leone X, che ne favorì anche il figlio Niccolò (v.), creandolo cardinale e arcivescovo di Firenze. Arricchitisi con ...
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Architetto (Lucca 1650 - ivi 1718). A Roma nel 1678, studiò con C. Fontana e fu promosso "lettore" di prospettiva all'accademia di S. Luca. Chiamato in Austria nel 1690, vi costruì due palazzi per i principi [...] , esercitandovi forte impulso. Fu a Roma ancora nel 1699 e di nuovo a Vienna nel 1700, quando divenne ingegnere dell'elettore palatino. Dal 1709 si stabilì in Italia e insegnò all'accademia di S. Luca. A Roma costruì la chiesa delle Stigmate; presso ...
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Antica famiglia ungherese il cui capostipite è Andrea, uno dei figli del quale, Bereczk (1279-1321), assunse il nome di Báthory, dal possesso di Bátor. Dei figli di lui, Luca (Lökös) e Giovanni diedero [...] l'indipendenza dell'Ungheria e della Transilvania. Fra i membri più notevoli della famiglia sono: Stefano III di Ecsed, palatino d'Ungheria, morto nella battaglia di Varna (1444); Stefano V di Ecsed, voivoda di Transilvania, che nel 1479 batté ...
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Africano (m. 199). La sua elezione (189) a vescovo di Roma, dopo Eleuterio, dimostrò l'affermarsi in questa comunità dell'elemento latino-africano. Abile organizzatore, volle uniformare le pratiche religiose [...] , e le condannò entrambe. Durante il suo pontificato non avvennero persecuzioni da parte dell'Impero, anzi V. I salì al Palatino dove fu ben accetto dal circolo di studiosi che si raccoglievano intorno all'imperatrice Giulia Domna. Festa, 28 luglio. ...
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LUPERCALI (Lupercalia)
Nicola Turchi
Festa di purificazione, all'inizio, del gregge, e poi della città palatina, celebrata il 15 febbraio a cura del duplice sodalizio dei Luperci Quintilî e Fabiani (in [...] Acca Larenzia. La festa si svolgeva innanzi al Lupercale, sacra grotta ai piedi dell'altura del Germalo sul lato SO. del Palatino (v.) dove, all'ombra di un fico (Ficus ruminalis), Faustolo avrebbe rinvenuto i gemelli Romolo e Remo allattati da una ...
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PORTUNO e PORTUNALI
Nicola Turchi
Nella sua più antica accezione Portuno appartiene al ciclo di Giano ed è collegato con la porta e con la casa in genere; perciò era raffigurato con la chiave in mano: [...] dov'era lo scalo delle merci (tempio identificato da taluni con quello rotondo detto di Vesta, presso l'attuale ponte Palatino), un flamine proprio (fl. Portunalis) e una festa (Portunalia) che cadeva il 17 agosto (giorno della dedicazione del tempio ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...