VIZE
A. Frova
È l'antica Bizye, città della Tracia orientale ricordata dalle fonti. Scavi turchi nei tumuli di questa regione hanno rimesso in luce, fra il 1936-38, abitazioni preistoriche e tombe a [...] stile ad incrostazione, come nella necropoli di Kerč; con una fascia ornamentale simile al fregio della Casa di Livia sul Palatino, e con una decorazione a stelle sulla vòlta, era un grande sarcofago di pietra intonacato e dipinto con la simbolica ...
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Per fino amore vo sì letamente
. Primo verso di una canzone di Rinaldo d'Aquino alla quale D. fa riferimento in VE I XII 8, senza nominare l'autore, per provare che quamvis terrigene Apuli loquantur [...] è tràdito altrimenti dai codici: Per fin amore vao sì allegramente; la lettura dantesca sembra condizionata dall'allegramente dei codici Palatino 418 della Nazionale di Firenze (ora Banco Rari 217) e Chigiano L VIII 305, in contrasto con l'altamente ...
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Primogenito (Firenze 1642 - ivi 1723) di Ferdinando II. Salì al potere nel 1670. Educato dalla madre Vittoria della Rovere a un fervido pietismo religioso (donde molteplici manifestazioni esteriori di [...] all'esteriorità e per ottenere il trattamento regio accentuò la propria subordinazione alla casa d'Austria e sposò la figlia Anna Ludovica all'elettore palatino Giovanni Guglielmo. I suoi ultimi anni furono tormentati dal problema della successione. ...
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Il IX paio dei nervi cranici; nervo misto, cioè di senso e di moto, che ha i suoi nuclei centrali nel midollo allungato: nell’ala cinerea e nel nucleo solitario per la parte sensitiva, nel nucleo ambiguo [...] la sensibilità specifica al terzo posteriore della mucosa linguale, la sensibilità generale alla mucosa della faringe, del velo palatino e della lingua. La paralisi del nervo g. produce anestesia della metà superiore della faringe, ageusia del terzo ...
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CIBELE (Κυβέλη, Κυβήβη; Cybele; in hittito Kubaba)
B. M. Felletti Maj
Divinità le cui origini si identificano probabilmente nella grande divinità femminile, venerata dall'epoca micenea, sia in Asia che [...] Il trasporto a Roma della pietra di Pessinunte nel 204 a. C. e l'inaugurazione nel 191 a. C. del tempio sul Palatino, sono ricordati dal rilievo di un'ara nei Museo Capitolino dedicata alla Madre degli dèi e a Navisalvia (la vestale Claudia Quinta) e ...
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GIOVANNI VII, papa
Luigi Andrea Berto
La data della sua nascita è sconosciuta, ma sappiamo che era originario della Grecia e che il nome di suo padre era Platone e sua madre si chiamava Blatta. Giovanni, [...] S. Maria Antiqua. Non è inoltre da escludere che anche la sua decisione di fare costruire un nuovo palazzo sul Palatino, dove una volta si trovava il palazzo imperiale, riflettesse il medesimo intento.
Il pontefice, temendo probabilmente che il clima ...
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ARRIGO TESTA
CCorrado Calenda
L'unica canzone che ci sia pervenuta con attribuzione, peraltro problematica, ad A. è Vostra orgolgliosa ciera. Essa compare in tutti e tre i grandi canzonieri delle origini [...] Laurenziana, Redi 9), c. 77r, N[otaio] jacomo; in P (= Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco Rari 217, già Palatino 418), c. 34v, Arrigus diuitis. L'attribuzione ad A., piuttosto che al Notaro, può considerarsi plausibile soprattutto alla ...
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ARRIGUCCI, Luigi
Isa Belli Barsali
Nacque a Firenze nel 1575. Architetto, non è ben conosciuta la sua attività fiorentina svoltasi nel primo quarto del sec. XVII, a parte la notizia dei lavori di ampliamento [...] nostra Camera", come successore del Maderno; il 31 agosto risulta che già aveva iniziato lavori in S. Sebastianello sul Palatino, la vecchia S. Maria in Pallara trasformata in oratorio della vigna Barberini.
Conservando l'originaria planimetria a una ...
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AIROLDI, Carlo Francesco
Gian Luigi Barni
Nacque a Milano nel 1637. Laureatosi in utroque iure, fu creato abate di S. Abbondio nella diocesi di Cremona; nel 1668 fu nominato da Clemente IX internunzio [...] , dal giugno 1668, le corti di Firenze, Modena, Parma, Mantova, il governatore di Milano, l'elettore di Baviera, il conte palatino di Neuburg, gli arcivescovi di Magonza, Treviri e Colonia. Ma dalla relazione che Clemente IX fece in concistoro il 9 ...
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Riformatore, nato nel 1482 a Weinsberg, allora nel Palatinato. Il nome umanistico, Oecolampadius (gr. οἷκος "casa" e λαμπάς "lampada", con probabile ricordo di Matteo, V, 15), può essere dovuto a falsa [...] di E., studente a Heilbronn, Bologna, Heidelberg (1499), poi, dopo essere stato precatore dei figli dell'elettore palatino e predicatore, ancora studente a Tubinga, a Stoccarda col Reuchlin, di nuovo a Heidelberg: attività di latinista, grecista ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...