La famiglia dei marchesi del Monte S. Maria (Tiberina) ripete la sua origine da Ranieri marchio et dux tuscanus, che morì circa il 1030, figlio del marchese e conte palatino Guido, che fu padre di un altro [...] Guido, da cui, probabilmente, i conti Guidi, signori del Casentino.
Il marchese Ranieri, che è ricordato dapprima nel 1014, in un placito da lui celebrato in Corneto a favore del monastero di Farfa, e ...
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Poeta bizantino del sec. X. Nato a Lindo (Rodi) diventò segretario dell'influente patricio Samona, per istigazione del quale scrisse un libello contro l'imperatore Leone VI. Tuttavia fu ammesso al servizio [...] . L'esposizione è nella parte tecnica diffusa e poco chiara: la lingua ricercata e monotona. Abbiamo di lui alcuni epigrammi nell'Antologia Palatina, libro XV (i nn. 15-16, per una croce da lui eretta a Lindo) e due invettive in giambi: l'una contro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Da Romolo alla grande Roma dei Tarquini
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della nascita e della crescita di [...] la scoperta di grandi residenze aristocratiche, databili agli anni intorno al 530 a.C., disposte tra le pendici del Palatino e la Via Sacra: strutture nelle quali è possibile riconoscere la prima definizione del modello romano della domus ad atrio ...
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HERMOLAOS (῾Ερμόλ[α]ος)
G. Cressedi
1°. - Scultore che operò in Roma circa la metà del I sec. d. C., o forse anche prima.
Secondo Plinio (Nat. hist., xxxvi, 38) insieme con Polideukes prese parte all'esecuzione [...] di signa di gran pregio che ornavano la domus Caesarum in Palatio, cioè le statue per il palazzo imperiale dei Flavi sul Palatino.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2300; E. Pfuhl, in Pauly-Wissowa, VIII, 1913, c. 891, s. v., n. 3; Thieme-Becker ...
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JANICKI, Klemens (Clemens Janicius)
Giovanni Maver
Poeta latino di Poloriia, riato a Januszkowo presso Gniezno il 17 novembre 1516, morto a Cracovia verso la fine del 1542 o ai primi del 1543. D'origine [...] su di sé l'attenzione dei suoi maestri: del primate di Polonia - il noto umanista Andrzej Krzycki (A. Cricius) - e del palatino di Cracovia Piotr Kmita che nel 1538 lo mandò in Italia. A Padova, ove ebbe per maestro Lazzaro Bonamico che lo giudicò ...
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Figlia (Parigi 1616 - ivi 1684) di Carlo I, duca di Nevers e poi di Mantova, e di Caterina di Lorena. Destinata al chiostro, si innamorò di Enrico di Guisa, allora arcivescovo di Reims, e lo sposò segretamente [...] papale. In seguito all'annullamento di tale matrimonio, nel 1645 sposò Edoardo, figlio di Federico V, ex elettore palatino, protestante, e riuscì a convertire il marito al cattolicesimo. Fu accortissima negoziatrice nella lotta della Fronda. Rimasta ...
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Famiglia parmense, nota dal sec. 13º, di parte ghibellina, poi (sec. 14º) guelfa. Tra i membri suoi più noti si ricordano: Gilberto, grammatico, precettore per qualche tempo del figlio naturale del Petrarca, [...] , in gran parte inedito, e di un romanzo in ottava rima, Il Filogine (1507); Iacopo, creato nel 1503 conte palatino; Giambattista (1530-1600), giurista di buona fama, governatore dell'Abruzzo; Ottavio Antonio (Parma 1694 - Roma 1764), ecclesiastico ...
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Figlio (Castello di Winzingen 1482 - Alzey 1556) dell'elettore Filippo, fu dapprima al servizio degli Asburgo e si adoperò intensamente per il conferimento della corona imperiale a Carlo e di quella reale [...] figlia dell'ex re Cristiano II, con la segreta speranza di essere designato sovrano dei reami scandinavi. Diventato elettore palatino (1544) alla morte del fratello Ludovico V, non si oppose alla propagazione delle dottrine luterane, alle quali aveva ...
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MARINI, Biagio
Fausto Torrefranca
Compositore e violinista, nato a Brescia prima del 1597, morto a Venezia nel 1665. Probabilmente allievo di C. Monteverdi, fu, dal 1615 al 1618, violinista della cappella [...] è a Brescia, alla chiesa di S. Eufemia, nel 1622 alla corte di Parma e dal 1623 al 1645 al servizio del conte Palatino di Neuburg e Düsseldorf, nel quale tempo gli vengono largite lettere di nobiltà e la dignità di consigliere di camera. Più tardi lo ...
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OBRECHT, Georges
Emilio Albertario
Giureconsulto, nato a Strasburgo il 23 marzo 1547, ivi morto il 7 giugno 1612. È il capo di una famiglia di giuristi. Dottore in diritto nel 1574 a Basilea, fu nell'anno [...] d'insegnamento nell'università della città natale dove rimase fino alla morte. Fu anche rettore dell'università e dal 1607 conte palatino. La sua opera scientifica è molto varia e ricca: fu scrittore fecondo di diritto romano, di diritto feudale, di ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...