Uomo politico fiorentino (1370-1441), diede un impulso decisivo alla fortuna politica della sua famiglia, aderendo risolutamente al partito mediceo e favorendo Cosimo il Vecchio, di cui vide, negli ultimi [...] anni della sua vita, il definitivo trionfo. Tre volte gonfaloniere, moltissime volte ambasciatore, ottenne dall'imperatore Sigismondo, per sé e i suoi discendenti, il titolo di conte palatino (1416). ...
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Da Cizico prendevano nome, in età alessandrina e romana, alcune sale delle case patrizie e di lusso, adattate in guisa da godere di una vista sulla campagna, o su luoghi tenuti a verde, a fiori, con fontanine, [...] ecc. L'esempio più noto è quello della Domus Augustana o Palazzo dei Flavî sul Palatino, dove la sala da pranzo, in fondo al peristilio, guarda, da ciascun lato, sopra un ninfeo. ...
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FIAMMA, Gabriele
Gino Pistilli
Nacque a Venezia nel 1533, da Giovanfrancesco e da Vincenza Diedo, gentildonna veneziana.
Il padre, originario di Bergamo, esercitava la giurisprudenza. Il F. apprese [...] e il greco presso G. B. Cipelli Egnazio. Benché destinato dal padre alla carriera militare (ancor giovinetto fu creato conte palatino dall'imperatore Carlo V), a tredici anni scelse di entrare nel monastero di S. Maria della Carità in Venezia, dove ...
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Erudito (Verona 1662 - Roma 1729). Studiò teologia, anatomia, botanica, matematica, fisica, astronomia, nel 1689 si trasferì a Roma dove studiò le lingue ebraica, greca e francese, l'archeologia e la storia. [...] " (un museo destinato a raccogliere iscrizioni relative alla storia della Chiesa), si fecero gli scavi dei Farnese sul Palatino e si scoprì il colombario dei liberti di Livia sull'Appia. Fu (1705) segretario della congregazione per la riforma ...
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Editore, libraio e bibliotecario (Firenze 1772 - ivi 1856). Ereditò dal padre Giuseppe un'azienda libraria a Firenze; ottimo libraio, assicurò all'Italia preziosi cimelî. Fu anche editore (dal 1820) e [...] opere importanti e tecnicamente perfette, fra cui particolarmente notevole la Biblioteca portatile italiana. Nominato nel 1827 bibliotecario palatino, cedette la tipografia e affidò la libreria al figlio Luigi, ma la cattiva amministrazione di questo ...
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Nacque circa il 1108, dal margravio della Marca Orientale (Ostmark) Leopoldo III il Santo e dalla figlia dell'imperatore Enrico IV, Agnese, sposata in prime nozze con Federico di Hohenstaufen. Dopo la [...] morte del padre (15 novembre 1136), nella primavera del 1140 divenne conte palatino del Reno; dopo la morte (1141) del fratello Leopoldo IV che nel 1139 era diventato duca di Baviera al posto del guelfo Enrico il Superbo, ottenne la Marca Orientale e ...
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DONATO da Cascia (Donatus de Florentia)
Paolo Cecchi
Le scarse notizie sulla vita di questo compositore, attivo nella seconda metà del XIV secolo, si ricavano quasi esclusivamente dalle fonti che conservano [...] perduta. Quasi tutti i brani compaiono in alcune delle fonti più rappresentative dell'ars nova italiana, come il ms. Palatino 87 della Bibl. Laurenziana di Firenze, meglio noto come Codice Squarcialupi (quindici composizioni di cui sei unica), il ms ...
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PULVINARE (pulvīnar)
È propriamente il letto su cui nelle cerimonie religiose si pongono le immagini degli dei, perché sembri che questi partecipano ai banchetti e ai giuochi sacri (vedi sellisternio). [...] imperiale e soprattutto al palco da dove, nei circhi e negli anfiteatri, il principe assisteva agli spettacoli. Sul Palatino, Settimio Severo costruì una grandiosa loggia, affacciata sulla valle del Circo Massimo, per seguirne dal suo palazzo stesso ...
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faccia
Parte della testa dell’uomo situata inferiormente alla parte anteriore del cranio; è costituita da un’impalcatura ossea rivestita da parti molli. La f. è in rapporto di contiguità con la base [...] (nasale, labiale, mentoniera, masseterina, geniena o della guancia) e le regioni profonde della f. (zigomatica, pterigo-palatina, boccale, faringea). La complessità e la delicatezza dei processi morfogenetici di questa sede spiegano la varietà delle ...
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argoglioso
. Per " orgoglioso ", " arrogante ", in Fiore CXVIII 4 tutti quanti son gran rubatori, / e sì son argogliosi molto e fieri. È forma dissimilata, come ‛ argoglio ' (v.), tipica dell'antico [...] Mostrar vor(r)ia 8, Anonimo Guardando Basilisco [Panvini, Rime 455] 5, Arrigo Testa Vostr'argogliosa ciera [lezione del cod. Palatino 418, Bibl. Vaticana, carta 62]) e presente anche nella tradizione toscana (Poi ch'io son, forse di Chiaro, 13) e ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...