DE CAPITANI D'ARZAGO, Alberto
Ada Gabucci
Nacque a Paderùo Dugnano (Milano) il 13 ag. 1909 dal marchese Giuseppe e da Maria Dozzio. Fin da ragazzo mostrò una netta propensione per gli studi classici [...] e più volte volle recarsi a Roma per visitare i Fori e fl Palatino, dove ebbe anche un fugace incontro con Giacomo Boni. Non ancora ventenne si iscrisse alla facoltà di lettere dell'università cattolica del Sacro Cuore di Milano. Qui, nel 1932, sotto ...
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Uomo politico milanese (sec. 15º). Giurisperito, sotto la repubblica ambrosiana fu uno dei "difensori della libertà", e più volte ambasciatore a Venezia per negoziati di pace. Dopo la vittoria di Francesco [...] moneta, questore dei redditi camerali, questore del magistrato straordinario, consigliere ducale. L'imperatore Federico IV lo creò conte palatino e Gian Galeazzo Sforza lo nominò membro del Consiglio segreto. Nel 1482 riedificò la sua villa a Vaprio ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] può fare a meno di convenire.
Poco plausibile anche l'attribuzione di Per la fera membranza, tràdito in forma anonima dal Palatino e citato sotto il nome di Federico nella Poetica di Gian Giorgio Trissino (1529); già Contini (1952, p. 369) dubitava ...
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, Incerte le origini sue, annebbiate anziché chiarite dalle fantastiche costruzioni genealogiche del sec. XVIII. Suo capostipite par che sia da ritenere Alidosio de Malaparte, vissuto a mezzo il sec. XII.
Egli [...] appare come testimonio in un atto del 9 marzo 1159, col quale il conte palatino Federico, per il Barbarossa, riceve in protezione la chiesa di san Cassiano e i beni del vescovo d'Imola. Con Alidosio figurano il conte Malvicino da Bagnacavallo, i ...
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Allorché in un testo due lettere o due gruppi di lettere uguali si seguono immediatamente, accade spesso che, per una svista spiegabilissima, si scriva solo una delle lettere o uno dei gruppi di lettere. [...] Una tale svista può falsare completamente il testo. Così, nel manoscritto palatino di Plauto, il verso 600 della Casina è, per aplografia:
tuam arcessituram esse uxorem meam,
mentre il verso, quale ci è dato dal palinsesto è:
tuam arcessituram esse ...
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ANGERONA (diva Angerüna o Angeronia)
G. Bermond Montanari
Antica divinità romana, di cui natura, origine e significato non furono ben chiari nemmeno agli antichi scrittori. Secondo il calendario augusteo [...] era dedicato il 21 dicembre, festa dei Divalia o Angeronalia, nella quale i pontefici compivano un sacrificio nella parte occidentale del Palatino, presso l'ara Volupia vicino alla Porta Romulea, dove più tardi fu posta anche una statua di A. che la ...
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FORI
Giuseppe Lugli
Per il concetto di foro, le sue specie e i suoi usi vedi foro. Qui la trattazione si limita alla descrizione di Fori di Roma.
Il Foro Romano.
La tradizione fa risalire la fondazione [...] al di fuori dei tre pagi si chiamò forum. Il Foro Romano non appartiene quindi alla primitiva fase della città, cioè alla città Palatina, la quale aveva il foro tra il monte e il fiume, nel sito chiamato poi Foro Boario, ma ad una fase più avanzata ...
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Figlio del principe Gioacchino Ernesto e di Agnese di Barby, nacque a Bernburg l'11 maggio 1568. La sua fortuna, la sua fama si formarono in Francia, dove andò come capitano dell'esercito che i protestanti [...] la resistenza dei protestanti. Il 15 maggio 1608 fu costituita l'Unione (v. trent'anni, Guerra dei): capo formale il conte palatino Volfango Guglielmo di Neuburg, ma anima e centro motore di essa C., che ebbe il comando dell'esercito.
Egli cercò un ...
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Nome («Grande Madre») che i Romani diedero alla dea frigia Cibele, traducendo la formula greca Μεγάλη Μήτηρ, quando il suo culto entrò in quello pubblico romano. Secondo la tradizione la dea fu introdotta [...] Sibillini, e vi giunse da Pessinunte e da Pergamo sotto la forma di una pietra nera; ospitata nel tempio della Vittoria al Palatino, il 10 aprile 191 a.C. le fu dedicato un suo tempio. Questa data segna l’istituzione del culto ufficiale della dea ...
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Figlio (Neuburg an der Donau 1661 - Mannheim 1742) di Filippo Guglielmo di Zweibrücken-Neuburg, salì al trono (1716) per la morte del fratello Giovanni Guglielmo. Riordinò le finanze dello stato e ne trasferì [...] a Mannheim (1720); pose fine ai secolari dissidî con la Baviera stipulando il primo patto di famiglia bavaro-palatino (1724); riuscì a garantire i diritti della dinastia contro le aspirazioni territoriali prussiane nella questione dello Jülich-Kleve ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...