(lat. Quirinus) Divinità romana, eponimo fittizio dei Romani (➔ Quiriti); secondo alcuni in origine dio di Curi, località dove era insediata la tribù sabina che si fuse poi con gli abitanti del Palatino, [...] l’aspetto pacifico. Con Giove e Marte, costituiva inoltre una triade che rappresentava l’unione, sul colle capitolino, del Palatino e del Quirinale, colle dove Q. era venerato.
A Q. erano dedicate le Quirinali, celebrate annualmente il 17 febbraio ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] , poi quelle pompeiane del Terzo o Quarto Stile fino al 79 d. C.; quindi i punti di riferimento sono dati dai mosaici domizianei del Palatino e da quelli dei Mercati Traianei per la fine del I secolo e i primi decennî del II sec. d. C. e subito dopo ...
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In linguistica, suono (vocale o consonante) che comporta una risonanza nelle fosse nasali. Nelle articolazioni nasali, in aggiunta ai fenomeni articolatori orali, si presenta l’abbassamento del velo palatino [...] con conseguente inserimento delle cavità nasali nel meccanismo fonatorio. Una consonante n. può essere sonante, cioè servire di centro a una sillaba: così per es. la n finale dell’ingl. reason ‹rìiʃn›. ...
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Architetto (n. Firenze 1575 - m. 1647 circa), attivo a Roma sotto Urbano VIII, tra il 1630 e il 1647. Il Baglione gli attribuisce il rifacimento di S. Sebastiano al Palatino (1630), della basilica dei [...] SS. Cosma e Damiano, le facciate di S. Anastasia e di S. Giacomo alla Lungara e il rifacimento dell'interno del duomo di Spoleto (1644) ...
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Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO (v. vol. V, p. 850)
R. Dolce
N. Cucuzza
C. Cecamore
L. Asor Rosa
C. Cecamore
C. Lo Muzio
M. Orioli
p. 850). Egitto. - Le più antiche vestigia di un ρ. [...] epoca del re Ardašīr I (224-243 d.C.), è particolarmente degno di menzione il p. di Bišāpur, a SO di Shiraz. Il quartiere palatino occupa il settore Ν della città, con ogni probabilità fondata da Šābuhr I (242-272 d.C.); gli scavi di R. Ghirshman e G ...
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Talice, Stefano da Ricaldone
Vittorio Russo
, Per primo il Renier, nel 1884, dette notizia di Un commento a D. del sec. XV inedito e sconosciuto, contenuto in un codice palatino, " opus " e " lectura [...] c. di J. P. Lacaita, Firenze 1887; L. Rocca, Di alcuni commenti della D.C., ibid. 1891; B. Plebani, Se il commento palatino alla D.C. possa attribuirsi a T. da Ricaldone, in " Gazzetta Letteraria ", Torino, 14 gennaio 1893 (a. XVII, n. 2); F. Gabotto ...
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ARTEMON ([᾿Αρτέ]μων, Artemon)
P. Orlandini
4°. - Scultore greco ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxvi, 38) fra gli artisti che ornarono di statue "apprezzatissime" i palazzi imperiali sul Palatino. [...] A. avrebbe lavorato in collaborazione con un Pythodoros. È probabile che A., Pythodoros e gli altri artisti ricordati da Plinio fossero scultori attivi nel I sec. d. C. e creatori di opere originali. Ma ...
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Diplomatico e militare inglese (m. 1678); ambasciatore di Carlo I alla corte di Cristina di Svezia (1637), fu incaricato di proporre un'alleanza allo scopo di aiutare l'Elettore Palatino. Durante la guerra [...] civile, comandò le forze realiste nel Devonshire. Tentò nel 1647 di essere mediatore tra il re ed i capi del parlamento ed accompagnò Carlo I nella fuga da Hampton Court. Durante il "Commonwealth" fu in ...
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Nipote (Augusta 1493 - ivi 1560) di Jakob II, appoggiò finanziariamente la lotta di Carlo V contro il protestantesimo. Nel 1519 fu nominato da papa Leone X cavaliere pontificio e conte palatino e di corte. [...] In seguito, nel 1526, fu elevato, assieme al fratello Raimondo, alla dignità di conte dell'Impero ...
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Scultore greco (4º sec. a. C.), forse attico; fece una statua di Asclepio, a Trezene, chiamata Ippolito al tempo di Pausania. A Roma nel tempio augusteo di Apollo sul Palatino era un'Artemide marmorea, [...] la cui testa fu restaurata da Aviano Evandro; di questa si ha una riproduzione su un lato della "base" del museo di Sorrento. Si è trovato il suo nome nell'iscrizione con i rendiconti del tempio di Asclepio ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...