I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] infine, che uno dei caratteri distintivi del dialetto sardo logudorese (➔ sardi, dialetti): è la conservazione delle velari latine davanti a vocale palatale: ad es., [ˈlɛːgere] per leggere, [ˈkɛːna] per cena e [ˈkɛːlo] per cielo (cfr. Loporcaro 2009 ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] è percepito come lungo) e ‹gl› (o ‹lgl(i)›) compaiono dall’VIII secolo il primo e dal XII il secondo; per la fricativa palatale sorda /ʃ/, la grafia ‹sc› è attestata in concorrenza con ‹ss›, ‹sci›, ‹si›, ‹sg(i)›, ‹gi› e ‹x› (quest’ultima in carte ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] serie di semivocali semplici o nasalizzate (y, v, l). Pāṇini utilizza kU cU ṭU tU pU per designare classi di occlusive: le velari k kh g gh ṅ, le palatali c ch j jh ñ, le retroflesse ṭ ṭh ḍ ḍh ṇ, le dentali t th d dh n e le labiali p ph b bh m.
Il ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] conservazione completa della terna vocalica a, e, o, è dimostrato dalla continuazione con velare k, g, gh, delle rispettive palatali indoeuropee, giacché la scrittura con ϕ, χ di b e g non può indicare spirantizzazione e dipende da cause interamente ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] con altre varianti minori, tra le quali, soprattutto nell’Italia centro-settentrionale, il segno ç, oggi scomparso dall’uso italiano; le palatali /ɲ/ (variamente trascritta: come gn, ni, ngn, ecc.), /ʎ/ (gli, gl, lgl, li, lli, ecc.) e /ʃ/ (sc, ss, si ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] della fase latina, ma la regressione alla sola componente velare k di un suono che già in latino aveva subito un intacco palatale, passando da k a k'; cfr. il suo L'intacco latino della gutturale di ce, ci, in Supplementi dell'Archivio glottologico ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] connotate da una frizione diffusa con picchi di bassa intensità. Al gruppo mediano appartengono fricative alveolari e palatali, caratterizzate da uno spettro breve con un’area centrale molto prominente, mentre nel gruppo delle posteriori rientrano ...
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Il nesso grafico ‹-gl-› seguito da vocale diversa da ‹i› è sempre biconsonantico, cioè riproduce graficamente la successione dell’occlusiva velare sonora [g] + la laterale [l], e si pronuncia [gl]: glaciazione, [...] ulteriore vocale, la sequenza gli costituisce un trigramma, sempre per [ʎː], con ‹i› che assume valore diacritico per indicare il suono palatale: migliaio [miˈʎːajo], famiglia [faˈmiʎːa], biglietto [biˈʎːetːo], maniglie [maˈniʎːe], bagliore [baˈʎːore ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] non può essere né segno diacritico né semiconsonante se porta l’accento tonico.
Come vocale, l’i è la più chiusa delle vocali palatali (i, é, è); nella sua pronuncia la lingua è sollevata verso il palato anteriore, e l’apertura delle labbra è minima ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] labio-velare). Si veda la tab. 1, in cui compaiono anche, per affinità con le altre affricate, le affricate palatali, che peraltro presentano la correlazione di quantità consonantica distintiva (cfr. cacio /ˈka.ʧo/ ~ caccio /ˈkat.ːʃo/):
Se precedute ...
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palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale (in italiano è, é, i); consonanti p....
alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti affricate č e ǧ) per la cui pronuncia...