La i iniziale di ieri viene definita dai fonetisti una semiconsonante palatale (aia, pioggia, Ionio, ecc.); ne esiste anche una velare, la u di buono e di altre parole (anguilla, quasi, cuore, ecc.). Se [...] se ne occupano i fonetisti, vuol dire che la q ...
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L'aggettivo pregevole non deriva dal verbo pregiare, ma dal sostantivo pregio. Ciò detto, non muta la sostanza della questione. Siamo in presenza di due grafie, che rendono conto del suono palatale della [...] lettera g seguìta dalla vocale e: nel suffiss ...
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Sì, il suono palatale della sillaba iniziale della parola ciberspazio è identico a quello presente nella parola cipolla.Effettivamente per uno straniero (e qualche volta anche per un italiano) non è semplice [...] capire quale sarà la pronuncia italiana d ...
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Prima questione. Famigliare e familiare (aggettivo e sostantivo) hanno la stessa dignità e legittimità. La prima forma porta in sé il suono laterale palatale, rappresentato graficamente da gli, che rispecchia [...] il naturale sviluppo fonetico della base ...
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Effettivamente k è un grafema straniero (è una delle cinque lettere avventizie dell’alfabeto italiano; le altre, tutte meno comuni di k nell’uso, sono j, w, x, y). Non si può dire, a rigor di evidenza, più che di logica, che k non esista, oggi: esis ...
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palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale (in italiano è, é, i); consonanti p....
alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti affricate č e ǧ) per la cui pronuncia...
In linguistica si dice di suono articolato in un punto del palato duro. Si hanno vocali p., dette anche anteriori ‹ä, è, é, i› e consonanti p., la cui articolazione richiede, secondo i casi, un accostamento o un momentaneo contatto tra il dorso...
In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante, spesso condizionato da vocale palatale seguente: per es. la desinenza greca -σι (presente atemat. III sg.) da un precedente *-ti (sanscr. -ti,...