Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] faringe e, anteriormente, consente all’apice di spostarsi liberamente in senso antero-posteriore contro la regione alveolo-palatale o palatale. La retroflessione, investendo l’intera postura linguale, supera i confini della consonante e si estende ai ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] con altre varianti minori, tra le quali, soprattutto nell’Italia centro-settentrionale, il segno ç, oggi scomparso dall’uso italiano; le palatali /ɲ/ (variamente trascritta: come gn, ni, ngn, ecc.), /ʎ/ (gli, gl, lgl, li, lli, ecc.) e /ʃ/ (sc, ss, si ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] della fase latina, ma la regressione alla sola componente velare k di un suono che già in latino aveva subito un intacco palatale, passando da k a k'; cfr. il suo L'intacco latino della gutturale di ce, ci, in Supplementi dell'Archivio glottologico ...
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. I suoni avulsivi (così chiamati da Raoul de La Grasserie) sono detti dai linguisti inglesi clicks, dai Tedeschi schnalze o Schnalzlaute, dai Francesi cliquements, ecc.; sono suoni consonantici prodotti [...] ritrazione della lingua come nell'atto del succhiare, presso i denti incisivi superiori; 2. un avulsivo alveolare (comunemente detto palatale) formato con lo stesso movimento della lingua, ma presso gli alveoli (dinnanzi o da lato); 3. un avulsivo ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] ); la serie pronominale atona me, te, se; nel consonantismo qualche sibilante in luogo della palatale in settro, strassina; l’affricata palatale sonora in luogo della occlusiva velare toscana nei costanti aggiacciar «agghiacciare» e giaccio «ghiaccio ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] può riguardare foni, fonemi o parole. Hanno riflessi grafici omografi l’occlusiva velare /g/ di gatto e l’affricata palatale /ʤ/ di giro. Le parole omografe possono essere dovute a tre fenomeni:
(a) perfetta identità grafica: danno «risultato di ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] da pichola, picholo, pichula, per cui non possiamo decidere a prima vista se ‹ch› rappresenti la velare o la palatale né in base ai suffragi forniti dalla fonetica storica né in forza di ragioni inerenti alla struttura grafematica del testo (possiamo ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] ‹z› rende le affricate dentali sorda e sonora, ma Porru introduce ‹ç› per la resa della sorda che deriva da palatale italiana: çittadi ← città, deçidiri ← decidere. Con ‹s› viene resa la sibilante sia sorda che sonora, ‹d› trascrive la dentale sonora ...
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Arnese per fumare costituito, nella forma diffusa nei paesi occidentali, da una testa, all’interno della quale viene ricavato un piccolo recipiente tondeggiante, detto fornello, nel quale arde il tabacco, [...] lettera, in alto, a indicare articolazioni particolari di vario genere. Nella maggior parte dei casi serve a indicare un’articolazione palatale o palatoalveolare.
Nella slavistica è usata anche per indicare una vocale e lunga ‹ě› dello slavo comune. ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] (ciavi 'chiave', ciovi 'piove'). Probabilmente il fenomeno, che non sempre produce collisione con gli esiti di C + vocale palatale (> [ɕ]), non è da imputare all'influenza delle colonie gallo-italiche, come ritiene Rohlfs, ma è "relativamente ...
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palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale (in italiano è, é, i); consonanti p....
alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti affricate č e ǧ) per la cui pronuncia...