Nella linguistica storica si parla di sostrato (la lingua che si parlava un tempo in una certa zona e che ha influenzato quella odierna), di superstrato (una lingua che in alcuni particolari grammaticali [...] ’ si segnalano Delia e il ragusano Delianuova; da darga (con g palatale) ‘scala’, vari esempi di Targia, Targhetta, Targitedda; da gazira ‘isola’ (sempre con palatale iniziale) Gesira, Gisiredda, Gisirotta); anche Favignana era un tempo gazirat al ...
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In un precedente articolo abbiamo esplorato alcuni aspetti caratterizzanti delle lingue di Sardegna, relativi in particolare alle varietà del sardo propriamente detto: dalla morfosintassi al lessico, alla [...] diversità che riguardano il genere sessuale del parlante. Differenze di pronuncia riguardano spesso un suono instabile come l’approssimante palatale [j] (più o meno quello che si ode nell’italiano iena), che tende spesso a diventare [ʒ] (come in ...
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Il sistema cognominale italiano è estremamente ricco di forme e di varianti che si devono principalmente alla variegata situazione linguistica italiana, con i tanti dialetti e lingue minoritarie, e al [...] presenta il grafema -x- ma con valore diverso è quello del cognome siciliano Craxi anche Craxì con -x- per -s- palatale come mostrano le varianti Crasci, Crascì, dal greco *krasías ‘venditore di vino’ da krasí(on) ‘vino’.Della dialettalità vi sono ...
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Maurizio Trifone«Lo latino è perpetuo». Parole attuali di una lingua anticaRoma, Carocci, 2024 Ordinario di Linguistica italiana e di Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Teoria e Tecnica del [...] -zia propria dei latinismi come amicĭtĭa(m) o noĭtĭa(m), e dall’altra si verifica il passaggio della vocale palatale i protonica a o davanti alla consonante labiodentale v.Una funzione di grande importanza svolge il confronto tra le lingue romanze ...
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Lingue sotto il tetto d'Italia. Le minoranze alloglotte da Bolzano a Carloforte - 2. Il francese e il francoprovenzaleIl francesePer motivi storici diversi, il francese è lingua di cultura accanto all’italiano [...] in queste parlate si conserva, come nelle varietà occitane, in tutte le posizioni salvo quando preceduta da una consonante detta “palatale” come tch, ts o ch, dove diventa e o i, seguendo invece il modello francese. Avremo perciò pra ‘prato’ (come ...
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palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale (in italiano è, é, i); consonanti p....
alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti affricate č e ǧ) per la cui pronuncia...
In linguistica si dice di suono articolato in un punto del palato duro. Si hanno vocali p., dette anche anteriori ‹ä, è, é, i› e consonanti p., la cui articolazione richiede, secondo i casi, un accostamento o un momentaneo contatto tra il dorso...
In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante, spesso condizionato da vocale palatale seguente: per es. la desinenza greca -σι (presente atemat. III sg.) da un precedente *-ti (sanscr. -ti,...