Il dibattito accademico sul rapporto tra significato e significante è da sempre oscurato da un’ombra di contraddizione, una tensione che riflette la complessità intrinseca del linguaggio umano: la comunicazione [...] cupi come la “u”, all’allitterazione della “o” e di suoni consonantici duri, aspri, come la “r”; inoltre la nasale palatale rallenta il verso, dando un senso di fatica. Questa quartina si contrappone alle altre due ed è facile accorgersene per via ...
Leggi Tutto
palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale (in italiano è, é, i); consonanti p....
alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti affricate č e ǧ) per la cui pronuncia...
In linguistica si dice di suono articolato in un punto del palato duro. Si hanno vocali p., dette anche anteriori ‹ä, è, é, i› e consonanti p., la cui articolazione richiede, secondo i casi, un accostamento o un momentaneo contatto tra il dorso...
In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante, spesso condizionato da vocale palatale seguente: per es. la desinenza greca -σι (presente atemat. III sg.) da un precedente *-ti (sanscr. -ti,...