La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] usa forme che Manzoni aveva espunto o emarginato nell’edizione definitiva dei Promessi Sposi: forme dittongate dopo palatale (nocciuole, ppaiuoli), prima persona dell’imperfetto con desinenza etimologica (io aveva, non avevo), pronomi personali come ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] , sono la labializzazione della velare finale gh (= χ) divenuta, nel sec. XVI, f, come in rough (pron. rΛf), mentre gh palatale (ç) cadde nel sec. XV, come in light, high (pron. attuale: la1t, ha1).
Questi mutamenti sono nella tradizione dell'inglese ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] è di portare l'articolazione verso il palato medio.
Vocalismo. - a) indoeuropeo *ā̆ ñ ō??? > ario *ā̆ (vocale medio-palatale): p. es.: sanscrito dadarśa "io ho veduto", avest. dādarəsa, gr. δέδορκα da indoeur. *dedorka; b) indoeur. *ə > ar. *i ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] Jenissei kyt. Lo y come vocale gutturale ha stretta affinità con a gutturale larga, come nelle lingue turche, ma anche con la corrispondente palatale i e d'altra parte con le vocali labiali o u. Così nel gruppo Maya abbiamo: Chontal q'yb mano, Mame q ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
*
F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] nell'Avestā recente e nei dialetti medievali. La differenziazione più importante dall'avestico è costituita dal passaggio della velare palatale che in avestico è rappresentata da s, in ϑ : ϑātiy "egli parla" av. saphaiti a. ind. śaṃsati, ϑard- "anno ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] fondono rispettivamente in un unico suono (it. pelo, tela e gola, sole); il centro dell'isola continua intatta davanti a vocale palatale (e, i) la velare latina (c) che nel resto del territorio romanzo (fatta eccezione, per alcuni casi, del vegliotto ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] (p. es., conservazione di k, t, p là dove il danese mostra g, d, b; spirantizzazione di g e k davanti vocale palatale; pronunzia apicale e non faucale della liquida r, ecc.). Però gran parte di tali differenze restò a lungo velata dalla grafia comune ...
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palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale (in italiano è, é, i); consonanti p....
alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti affricate č e ǧ) per la cui pronuncia...