Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] , lucane e di Casalvecchio e S. Marzano: cfr., ad es., [ˈkʎɛva] «fui», [fʎə:] «dormo» a S. Paolo; compare un esito palatale di *l originaria nella maggior parte delle varietà di area cosentina, come, ad es., in [pjak] «vecchio», [ˈkjumʃti] «il latte ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] in quest’ultimo caso la sua realizzazione è rafforzata: foglia > [ˈfɔʎːa]. Nel centro-meridione il suono palatale è soventemente restituito dalla sequenza [l+j].
In italiano, questo modo di articolazione rende un suono polivibrante; tuttavia, nel ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] leggi che regolavano l’assimilazione dei grecismi mediati dal francese: passaggio della consonante iniziale ad affricata palatale (come cinematica da cinématique), assunzione della finale -o (come sismografo da sismographe) e, trattandosi di composto ...
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Friuli (Forum Iulii)
Adolfo Cecilia
Giovanni Da Pozzo
Pier Vincenzo Mengaldo
Regione dell'Italia settentrionale, oggi compresa nel territorio del Friuli-Venezia Giulia; geograficamente comprende la [...] di II singol.: v. appunto il verras che D. attribuisce ai Veneti), sono specificamente friulani il passaggio di QU a c palatale e un più generale mantenimento di s finale, cumulati in ces. Sul primo fenomeno farà leva anche la parodia del Sacchetti ...
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MALESI
Hendricus Johannus Tobias BIJLMER
Renward BRANDSTETTER
Nicolaas J. KROM
. Sotto il nome di Malesi sono comprese le popolazioni dell'arcipelago delle Indie Olandesi e delle Filippine e inoltre [...] m; y r l w; s; h; a ĕ i u e o. q è l'esplosiva glottica, c j ñ rappresentano la serie palatale; e la vocale indistinta, comunemente chiamata pĕpĕt. Le due principali leggi fonetiche delle lingue maleo-polinesiache agiscono nel seguente modo: l'r, che ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] ), ‹k› (usato per es. nella sigla di Crotone, KR, e soprattutto nel trasmesso giovanile invece di ‹ch› davanti alle vocali palatali, anche per risparmiare uno spazio), ‹w› (la sigla WWF), ‹x› (extra, mix) e ‹y› (molto usata anche in ipocoristici come ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] del palato. Le vocali [i e ɛ a] sono anteriori; le vocali [u o ɔ ɑ] sono posteriori. Le prime sono dette anche palatali (la lingua si avvicina al palato); le seconde sono chiamate anche velari (la lingua si accosta al velo). Per alcuni studiosi, la ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] «calzini», essere (è qui, «c’è»), frégo «bambino», sàntolo «padrino», trasporto «funerale»;
(b) varietà altotiberina: un lieve intacco palatale di /a/ in sillaba libera, la diversa distribuzione di /e, o/ accentate, il cui grado di apertura è in ...
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IRAN (persiano Īrān) o Eran (A. T., 84-87, 92)
Michele GORTANI
Antonino PAGLIARO
Giuseppe CARACI
Gioacchino SERA
Si suol designare con questo nome il grande altipiano, cinto da rilievi montuosi, [...] precedute da sibilanti e seguite da sonanti passano nelle spiranti sorde corrispondenti f, ϑ, χ, s.
3. Le spiranti palatali sviluppatesi in ario dalle velari palatali, sono continuate dalle sibilanti s z, dinnanzi a n da š, dopo labiali da š ž.
4. La ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] più semplice che ci presentano le lingue ugro-finniche; qui abbiamo vocali posteriori (o velari), a, o, u, y; anteriori (o palatali), ö, ü; neutrali (e, i). Una parola può contenere solo vocali anteriori o solo vocali posteriori, o quanto meno vocali ...
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palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale (in italiano è, é, i); consonanti p....
alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti affricate č e ǧ) per la cui pronuncia...