Musicista (Taranto 1740 - Napoli 1816). Tra i più noti operisti della fine del 18° sec., P. si formò a Napoli, dove visse e operò per la maggior parte della sua vita, eccetto due significative eccezioni: i soggiorni a San Pietroburgo (1775-84) al servizio di Caterina II e a Parigi (1802-04) su esplicita richiesta di Napoleone. Sebbene P. abbia praticato quasi ogni genere musicale del suo tempo (specie ...
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Musicista (Tolentino 1790 - Pesaro 1848). Studiò con varî maestri, tra i quali G. Paisiello; esordì come operista nel 1815; compose 17 opere, tra le quali: La pastorella feudataria (1824), Giulietta e [...] Romeo (1825), Giovanna d'Arco (1827), Marco Visconti (1838). Celebre didatta, insegnò il canto a Venezia, Trieste, Vienna, Parigi, Milano, Roma (fondamentale, e tuttora in uso, il suo Metodo pratico di ...
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Musicista (Napoli 1782 - Novara 1873). Studiò specialmente con S. Valente, F. Fenaroli e G. Paisiello. Attivo in molte città italiane ed estere, fu a Londra direttore del King's Theatre e prof. alla Royal [...] Academy of Music. Dal 1840 si stabilì a Novara, divenendo direttore della cappella di S. Gaudenzio, per la quale compose musica sacra (un Requiem per Carlo Alberto; Messe, con organo o con orchestra, ecc.). ...
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Tenore (Bergamo 1754 - ivi 1823). Fu uno dei più grandi interpreti del repertorio giocoso (D. Cimarosa, G. Paisiello), particolarmente apprezzato nel ruolo di Paolino del Matrimonio segreto di Cimarosa. ...
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Musicista (Barano d'Ischia 1754 - Napoli 1834); studiò al conservatorio di S. Maria di Loreto a Napoli e con G. Paisiello; svolse (dal 1789) un'attività operistica, allora non priva di fortuna, specialmente [...] a Napoli e a Venezia. La sua opera più rappresentata fu La pietra simpatica (1795) ...
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GRAZIOLI, Filippo
Raoul Meloncelli
Nato a Roma il 6 luglio 1773, fu allievo del padre, Antonio, già condiscepolo di G. Paisiello al conservatorio di S. Onofrio a Napoli. Raggiunse rapidamente una buona [...] preparazione professionale tanto che, appena quindicenne, occupò il posto di organista nella chiesa romana di S. Eustachio, ricoprendo poi lo stesso incarico a S. Giacomo degli Spagnoli, quale coadiutore ...
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CORDELLA, Giacomo
Alessandra Cruciani
Nacque a Napoli il 25 luglio 1786 da Mariano, musicista. Allievo di Fedele Fenaroli per il contrappunto e di Giovanni Paisiello per la composizione, a diciotto [...] con il titolo I finti Savoiardi ancora a Venezia, dove ebbe ugual esito.
Ritornato a Napoli e ripresi gli studi musicali con Paisiello, il C. nella primavera del 1807 presentò al teatro S. Carlo l'opera seria L'albergatrice scaltra su libretto di C ...
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Sopranista (Montolmo, Macerata, 1781 - Sambruson, Dolo, 1861). Debuttò nel 1796, divenendo rapidamente celebre in Italia e nel resto d'Europa come interprete di opere di Paisiello, Cimarosa, ecc. Ammirato [...] da Rossini, del quale interpretò in prima esecuzione Aureliano in Palmira (1813), è considerato l'ultimo grande evirato cantore ...
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MANDINI
Federico Pirani
Famiglia di cantanti di opera buffa. Il più noto esponente, Stefano, nacque presumibilmente a Bologna intorno alla metà del XVIII secolo.
Nulla si conosce sulla sua formazione [...] alla Scala di Milano con La lanterna di Diogene di Guglielmi, Le nozze campestri di G. Nicolini e I zingari in fiera di Paisiello, e al S. Benedetto di Venezia, ove si trattenne fino al seguente carnevale cantando ne I capricci di V. Trento e La ...
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Cantante, mezzo soprano (Livorno 1760 - Napoli 1828), figlia del librettista Marco C. Esordì a Napoli nel 1781; per un certo tempo fu alla corte di Vienna. Fu la prima interprete della Nina di G. Paisiello. [...] Si ritirò dopo il 1795 ...
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