Agricoltura
Attrezzo agricolo usato per maneggiare e caricare fieno, paglia e prodotti analoghi; è per lo più fatto di un ramo biforcuto di legno duro, ovvero di una forcella di ferro innestata sopra un [...] manico di legno; la forcella può essere costituita anche da 3-4 denti ( rebbi) leggermen;te arcuati; si hanno anche f. meccaniche.
Storia
Specie di patibolo usato per eseguire impiccagioni; è costituito ...
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adolescentizzazione
s. f. Progressiva prevalenza di un modello adolescenziale.
• [Vincenzo] Paglia prosegue mettendo in guardia dai tre maggiori rischi che attualmente corre la rappresentazione della [...] famiglia nei media [...] il secondo è una adolescentizzazione dei contenuti, sia in riferimento ai prodotti per gli adulti e quindi in forma tristemente regressiva e immatura, sia per le produzioni per ...
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VAGLIO
Paolino Mingazzini
. Strumento che serve a separare il grano dalla paglia.
Ebbe presso gli antichi un'importanza assai più vasta di quel che non comportasse la sua mera funzione pratica. Il vaglio [...] infatti ebbe indubbiamente una parte importante nei riti d'iniziazione, soprattutto in quelli dionisiaci, talché Dioniso negl'inni orfici riceve dal vaglio (gr. λίκνον) l'epiteto di λικνίτης e λικνοϕόρος. ...
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Macchina agricola per comprimere foraggi secchi, semiappassiti (40-60% di umidità) o paglia in parallelepipedi (balle prismatiche) o in cilindri (balle cilindriche), allo scopo di facilitarne il carico, [...] il trasporto, l’immagazzinamento e di migliorarne la conservazione. Con la compressione, il prodotto sciolto passa da una densità di 50-70 kg/m3 a una densità di 120-200 kg/m3 e oltre. Le balle prismatiche ...
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Copricapo che asseconda la forma della testa, circondato quasi sempre da un breve lembo sollevato o abbassato, detto tesa. Se ne trovano tracce fin dalla più remota antichità e presso tutti i popoli.
In [...] per 168.660.000), cappelli da uomo di feltro in numero di 12.273.747 per 283 milioni e mezzo di lire, cappelli da uomo di paglia in numero di 11.185.248 per 83 milioni e mezzo, cappelli da donna di feltro non guerniti in numero di 4.774.298 per 51 ...
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Ecclesiastico, poligrafo (n. Firenze 1731 - m. 1811). Lasciò un poemetto (Il cappello di paglia, 1801), un Corso di agricoltura in 5 voll., una tragedia, traduzioni, ricerche e studî su Firenze, ecc. ...
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Ornamento operato ad ago più generalmente sul tessuto, qualche volta sul cuoio, sulla paglia e simili, con filo di lana, di lino, di seta ecc.
Cenni storici
Dell’antichità del r. si hanno prove dai testi [...] letterari, ma scarse sono le opere conservate (frammenti egizi al Museo di Antichità di Torino; frammento greco del 4° sec. a.C. di lana color porpora, con la figura di un cavaliere, a San Pietroburgo, ...
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PARIDE dal Pozzo
Biagio Brugi
Giurista del sec. XV, di famiglia originaria di Alessandria della Paglia, che dovette esulare qua e là per l'imperversare delle fazioni politiche. Studiò legge in varie [...] università, e divenne giureconsulto lodato anche per la sua non comune erudizione. A Napoli ammaestrò nel diritto civile Ferdinando, figlio di re Alfonso, e, quando questi affidò a lui l'amministrazione ...
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Traduttore e commentatore ebreo (m. Salerno 1279). Tradusse in latino, con la collaborazione del domenicano N. Paglia da Giovinazzo, numerosi testi filosofici ebraici; scrisse anche un commento parafrastico [...] alla Guida dei perplessi di Maimonide accompagnato da un glossario ebraico-italiano dei termini tecnici in essa ricorrenti, e il trattatello polemico Tĕ῾ānōt ("Obiezioni") contro i dogmi della Trinità ...
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Montagna (1.734 m) della Toscana merid., isolata tra le valli dell'Orcia, del Fiora e del Paglia; è formato da un cono vulcanico trachitico di età postpliocenica, circondato da tufi e poggiante su terreni [...] calcarei e marnosi. È noto per le miniere di solfuro di mercurio (cinabro), già sfruttate in età etrusca, ma attualmente inattive ...
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paglia
pàglia s. f. [lat. palĕa]. – 1. a. L’insieme di steli secchi del grano o di altri cereali, già mietuti e battuti (o anche di steli e foglie di piante palustri), usato per lettiere, come mangime per il bestiame, nell’industria della...
pagliata
s. f. [etimo incerto]. – La parte più alta (duodeno e, in partic., il digiuno) degli intestini del vitello di latte, più raram. di manzo giovane, con il proprio contenuto di chimo, di consistenza cremosa; tagliata in brevi spezzoni...