LEONARDO da Guarcino (Leonardo da Patrasso)
Sergio Ferdinandi
Figlio di Pietro, membro della famiglia dei Conti, imparentato con i Caetani e appartenente alla piccola nobiltà della Campagna, e di Perna, [...] nel Duecento, Roma 1980, pp. 79 s., 384-401; F. Granata, Storia sacra dellaChiesa metropolitana di Capua, Napoli 1766, I, p. 147; F.V. Di Poggio, Notizie della libreria de' padri domenicani di S. Romano di Lucca, Lucca 1792, p. 8; L. De Persiis ...
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nobilta
nobiltà
La condizione e il fatto di appartenere alla classe dei nobili, di avere le distinzioni, le prerogative, i privilegi che sono (o erano) connessi a tale appartenenza.
Antichità
Sarebbe [...] (tornei, feste). A tutto ciò va aggiunta l’azione dellaChiesa – fin dai suoi lontani inizi nei concili francesi per la per essere di famose e antiche generazioni e per esser discesi di padri eccellenti, credono esser nobili, n. non avendo in loro» ...
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CATTANEO, Damiano
Giovanna Petti Balbi
Figlio di Leonardo e di Selvaggia Salvago, nacque in Genova attorno alla metà del sec. XIV. Iniziò gli studi giuridici, senza trascurare però l'attività commerciale [...] ottenne finalmente soddisfazione perché i Padri del Comune riconobbero ingiusta la condanna in virtù della quale il C. era ad entrare nelle grazie del pontefice che lo creò maresciallo dellaChiesa e nel 1389 senatore di Roma. Per pagargli i suoi ...
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DRUENT, Giacinto Antonio Ottavio Provana signore di
Paola Briante
Discendente di un ramo della famiglia Provana particolarmente illustre, quella dei signori di Leinì, nacque a Torino il 17 dic. 1652 [...] 1727 a Torino nella sua villa detta il Casino. Volle essere sepolto nella chiesa di Madonna di Campagna, senza pompa, e, come ricorda il Claretta, , nominando suoi eredi universali i padridella Congregazione della dottrina cristiana.
Alla sua morte ...
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GONZAGA, Ferrante
Raffaele Tamalio
Unico figlio maschio di Cesare, signore di Guastalla, duca di Ariano, principe di Molfetta e conte di Giovinazzo, e di Camilla Borromeo, sorella di s. Carlo, nacque [...] è riconducibile il suo abitato. Fu anche responsabile di alcuni progetti; gli sono stati attribuiti i prospetti dellechiese di S. Francesco e dei padri teatini, Ordine, quest'ultimo, che egli volle introdurre in Guastalla nel 1616, dopo che ebbe ...
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CARTA, Giovanni Battista
Carla Filosa
Nacque a Modena il 17 genn. 1783 da Antonio e da Angiola Brancolini. Unico figlio superstite di una famiglia modesta (suo padre era barbiere), dopo aver frequentato [...] padri agostiniani, fu inviato per le secondarie nel collegio di S. Vincenzo, dove fu giudicato "non diligente e ribelle". Nel 1798 si iscrisse alla facoltà di filosofia dell passione, denunciava la corruzione dellaChiesa e auspicava il suo ritorno ...
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HACK, Georg
Daniela Rando
Nacque nei primi decenni del secolo XV a Thomaswaldau, una località della Slesia in diocesi di Breslavia, possesso della famiglia e luogo di sepoltura dei genitori. Di nobile [...] dell'episcopato per i successivi cinque anni: il 28 sett. 1446 Sigismondo d'Asburgo aveva raccomandato l'H. ai padri 'H. s'impegnava in una lega difensiva con l'avvocato dellaChiesa trentina, che prevedeva l'intervento al suo fianco in caso ...
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BAUER, Riccardo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 6 genn. 1896 da Francesco, boemo di nascita, e da Giuseppina Cairoli. Allo scoppio della prima guerra mondiale affrettò le pratiche per ottenere la [...] connivenze nei confronti dei regime, comprese quelle dellaChiesa ormai avviata verso l'accordo con il d'azione 1944/1946/1947, Roma 1984, ad Indicem; R. B., a cura di M. Melino, Milano 1985; A. Colombo, Padridella patria, Milano 1985, ad Indicem. ...
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ANNIBALDI, Annibaldo
Abele L. Redigonda
Nacque dalla potente casata romana degli Annibaldi o Annibaleschi (anche Anialdi e Annibali) della Molara (Molaria: antica Robolaria), località presso Frascati, [...] 1265).
Urbano IV aveva, infatti, suggerito all'Aquinate di commentare i quattro Vangeli con riferimento alle sentenze dei Padri e Dottori dellaChiesa. Il commento a s. Matteo fu dedicato allo stesso pontefice. Morto questo (Perugia, 2 ott. 1264), il ...
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GUICCIARDI, Fabrizio
Marco Folin
Di nobile famiglia reggiana, forse di origini valtellinesi, il G. nacque nel 1662, probabilmente l'8 settembre, a Reggio nell'Emilia, da Orazio e da Laura Bisi. Fu battezzato [...] , la cui colpevolezza tuttavia non fu mai provata.
Dopo la morte del padre, l'educazione del G. e di suo fratello Giovanni Orazio (di tre G. riferiva della profonda corruzione che coinvolgeva i massimi vertici dellaChiesa, e della difficoltà di dare ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...