CARLONE (Carloni), Giovanni Andrea (Andrea, Gianandrea)
Paola Costa Calcagno
Figlio di Giovanni Battista e di Nicoletta Scorza, discendente dei Carlone di Rovio (Mendrisio), nacque a Genova il 22 maggio [...] il quale ebbe spesso a collaborare. Secondo la stessa fonte, morì cieco nel 1714. Lavorò con il padre intorno al 1664 alla decorazione ad affresco dellachiesa di S. Siro: in particolare si devono a Niccolò i tre affreschi sull'arco che sovrasta l ...
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CACCIOLI, Giuseppe Antonio
Clara Roli Guidetti
Nacque a Bologna il 18 ott. 1672; figlio del pittore Giovanni Battista, fu, come il padre, prevalentemente frescante. Entrato nella bottega dei fratelli [...] dei barnabiti, di Asti: la data è confermata da una lettera (ms. 1790 [3908] della Bibl. univ. di Bologna), datata da Asti 11 marzo 1729, che il C. invia ai padri di una chiesa di Alba. Il Bartoli ricorda invece la sua attività a Rovigo per il teatro ...
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Cimabue
Manuela Gianandrea
Un grande pittore conosciuto come il maestro di Giotto
Cimabue, soprannome di Cenni di Pepo, rinnova nel Duecento la sua pittura a contatto con le novità dell'ambiente artistico [...] porta a essere considerato nel Rinascimento uno dei padridella pittura italiana
Un maestro famoso
Secondo la tradizione Cimabue legno. Nel Crocifisso dellachiesa di San Domenico ad Arezzo rimangono ancora molti caratteri dell'arte bizantina, come ...
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Genericamente, persona che, parlando per ispirazione divina, predice il futuro o rivela cose ignote alla mente umana; che ha cioè il dono della profezia. Questo appartenne anche alle donne (profetesse), [...] più tardi nei movimenti rivoluzionari che accompagnarono lo sviluppo della Riforma protestante (anabattismo, spiritualismo).
Iconografia
Insieme alle gerarchie angeliche, ai Padri e ai Dottori dellaChiesa e ai santi, i p., rappresentati in gruppo ...
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Poeta e pittore polacco (Cracovia 1869 - ivi 1907). Salvo un soggiorno a Parigi (1890-94), dove risentì l'influenza dell'arte di Puvis de Chavannes e di Gauguin, che conobbe personalmente, visse a Cracovia. [...] agli affreschi dellachiesa di S. Maria (1889-90), lavorò poi alle policromie del presbiterio e alle vetrate dellachiesa dei , la sostenutezza stilistica e le innovazioni sceniche hanno fatto di W. uno dei padri del teatro del Novecento polacco. ...
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Intarsiatore (Bergamo 1490 circa - Bologna 1549); accolto (1528) nei padri predicatori di Bologna, intarsiò (1528-30), aiutato dal parente e scolaro Francesco Z., sette stalli del coro della loro chiesa, [...] (1536), nel duomo di Genova (con Francesco Z., 1540) ed eseguì nello stesso periodo, su disegni di Troso da Monza, di B. Zenale e del Bramantino, gli intarsî degli stalli della cappella maggiore del S. Innocenzo di Bergamo (oggi in S. Bartolomeo). ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] di cattiva coscienza verso l'antica e sofferta austerità dei padri e una specie di disagio verso una superiorità dei Greci citate le due protomi leonine di bronzo, originariamente poste sulla porta dellachiesa, databili al IV-V sec. d. C.
b) Aksum ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] del Paradiso, facendo muovere sotto il tetto dellachiesa, come se fossero sospese in aria, ma si richiede nella composizione delli corpi animali. E il resto della diffinizione dell'anima la lascio nella mente de' frati, padri de' popoli, li quali ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] IV24 e parteggiava per lui nella disputa che lo opponeva ai padri conciliari di Basilea. Questi ultimi, come già a Costanza, avevano visto nella prospettata Unione delleChiese un ottimo strumento per far prevalere le tesi conciliaristiche su quelle ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] su sollecitazione, appunto, di Lappoli, di occuparsi della decorazione dellachiesadella Madonna delle Lacrime, dopo che era stato revocato l'incarico Testamento e dall'Apocalisse, commentate dai Padri, divulgate da opere compilatorie quali lo ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...