Pittore, operoso nel sec. XVII, figlio, forse, di quel Fabio, scolaro dell'Agricola che lavorò nel Milanese e che morì nel 1761. Dai documenti non risulta con certezza se Giacomo C. fosse bresciano o milanese. [...] di S. Lucia, dipinte in chiaroscuro grigiastro su fondo dorato, rappresentanti i quattro padridellaChiesa, i quattro santi protettori della città e gli evangelisti (ad eccezione del S. Luca eseguito da G. B. Tiepolo). In queste figure, d'impronta ...
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ZENALE, Bernardino
Paolo D'ANCONA
Pittore e architetto, nato a Treviglio nel 1436, morto il 10 febbraio 1526. Nel 1515 succedette al Dolcebuono e a C. Solari nella fabbrica di S. Maria sopra S. Celso; [...] e Santi in S. Ambrogio di Milano, il trittico della Madonna e Santi nella Pinacoteca Ambrosiana, due Santi della collezione Frizzoni Salis di Bergamo, due tondi con figure di PadridellaChiesa del Museo Poldi Pezzoli.
Bibl.: G. L. Calvi, Notizie ...
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SAN BENEDETTO Po (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
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Paese della Lombardia, in provincia di Mantova. Crebbe attorno alla celebre abbazia dei benedettini di Polirone, che risale al sec. X, ed è ora una [...] e nel coro, 32 statue di terracotta, modellate da Antonio Begarelli negli ultimi anni della sua vita e rappresentanti patriarchi, padridellaChiesa, martiri, santi, ecc. Nel coro stalli intagliati cinquecenteschi; nella sagrestia, anch'essa di ...
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Filologo classico, nato a Biebrich sul Reno il 18 maggio 1848, morto a Berlino il 4 giugno 1922. Dal 1882 alla morte professò filologia classica all'università di Berlino. Scolaro dell'Usener, da lui apprese [...] (Berlino 1878), che oltre a fissare in modo pressoché definitivo la tradizione delle dottrine dei presocratici, dal fonte unico Teofrasto fino alla tarda doxografia dei padridellaChiesa, hanno avuto anche sviluppi impensati. L'opera più nota del D ...
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SIGEBERTO di Gembloux
Georges Bourgin
Cronista medievale, nato verso il 1030. Fu monaco nell'abbazia benedettina dì Gembloux (Namur), fondata verso il 922, e teologo di San Vincenzo di Metz. Ritornò [...] il 5 ottobre 1112.
Uomo illuminato, conoscitore profondo delle Scritture dei PadridellaChiesa, degli autori antichi, del diritto canonico e della storia, ebbe anche discreta conoscenza del greco, della musica e della prosodia, né fu privo di senso ...
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. Far le batarele, nel Veronese, è detto l'uso di accompagnare il vedovo o la vedova, che si rimarita, con suoni di campani o di corni, con strepiti e rumori di coperchi e recipienti di latta, di ferro, [...] proibita, perché causa di disordini, scandali e abusi. L'origine va rintracciata nella disapprovazione delle seconde nozze, dai padridellachiesa dette adulterî speciosi; ma alcuni folkloristi credono di doverla riferire alla vecchia credenza del ...
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MIGNE, Jacques-Paul
Giuseppe Castellani
Ecclesiastico francese, celebre editore d'opere teologiche, nato a Saint-Flour (Cantal) il 25 ottobre 1800, morto a Parigi il 24 ottobre 1875. Fondò nel 1833 [...] cursus completus (Parigi 1844-1866; e successive ed. stereotipe), dove raccolse e illustrò tutte le ooere dei PadridellaChiesa, limitandosi a ristampare integralmente vecchie edizioni. Comprende due serie: una latina e una greca. La latina (1844 ...
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Scultore, nato nel giugno del 1652 a Spišská Sobota in Slovacchia, morto il 28 dicembre 1718 a Praga, padre di Ferdinand Maximilian. Il primo lavoro di cui abbiamo notizia è la statua di San Giovanni Nepomuceno, [...] 1695) e altre statue eseguite in collaborazione col figlio. Appartengono al 1709 otto statue dei Padridellachiesa sulla terrazza del convento dellachiesa di Broumov. Tra gli ultimi lavori, particolarmente degna di rilievo la statua di San Giovanni ...
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Monaco del monastero di Ligugé (diocesi di Poitiers) che ad istanza del suo superiore Ursino mise insieme dalle sue letture un florilegio di sentenze che intitolò Liber scintillarum. La materia dell'opera [...] deriva con qualche libertà di forma dalla Sacra Scrittura e dai PadridellaChiesa, da Flavio Giuseppe nella versione detta di Egesippo, dalle Collationes di Cassiano, dalle Vitae Patrum. La fonte più recente di tutte è Isidoro di Siviglia: cosicché ...
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Nativo di Amorbach (Bassa Franconia), studiò a Parigi, con Giovanni Heynlin (Joannes a Lapide) che nel 1470 aveva chiamato colà Ulrico Gering a esercitarvi l'arte della stampa. E alla stampa si dedicò [...] l'A., stabilitosi poi a Basilea, dove, nel 1484, acquistava diritto di cittadinanza. Per siggerimento del maestro, pubblicò le opere di molti Padridellachiesa (S. Ambrogio, 1492; S. Agostino, 1506); più tardi si unì col Froben, che, con due figli ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...