(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] L’armeno classico oggi serve solo come lingua liturgica dellaChiesa. Rispetto all’indoeuropeo ricostruito, risulta una lingua di Gregorio, teologo mistico e poeta; e accanto a lui suo padre Cosroe il Grande, l’abate Anania, Stefano Asolik, e altri ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Trifone, 2009). Va ricordata in ogni modo l’influenza dellaChiesa, in cui da tempo l’italiano era abituale nella predicazione , poi nel resto d’Italia.
L’italiano dei «padridella patria»
Una diffusa, ma superficiale, vulgata storiografica vuole che ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] Verona. Il 5 nov. 1777 fu accolto nella Congregazione dei padridell'oratorio; ma, in seguito a malattia, poté entrare in convento di s. Luigi Gonzaga e morti degli imperatori persecutori dellaChiesa; pubblicò a Genova nel 1828 un volume di Orazioni ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] di fronte al problema del concilio si è già detto e così pure per quanto riguarda la riforma dellaChiesa, che egli concepi soprattutto limitata alla correzione degli abusi più vistosi ed intollerabili. Resta però il fatto del suo crescente rapporto ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] Panigarola, e praticata con teatrale stile ‘missionario’ da padre Segneri.
Per la conversazione privata si può ipotizzare un scrittura per comunicare a distanza; l’azione educativa dellaChiesa post-tridentina incrementò la lettura di testi devoti, ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] saranno sempre in lingua materna, anzi universalmente i Padri, anche fuori le Missioni, non useranno l’ Rita (1993), L’italiano nella comunicazione dellaChiesa e nella diffusione della cultura religiosa, in Storia della lingua italiana, a cura di L. ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] con la quale tuttavia si doveva necessariamente confrontare. Non a caso, come fa notare Tagliavini (19726: 214), Tertulliano, sant’Agostino e altri PadridellaChiesa, sebbene fossero capaci di scrivere in una forma impeccabile ed elegante, in molte ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] cardinale, nonostante il carattere profano di tutta la sua produzione letteraria, come riconoscimento della sua egemonia letteraria e per interesse ad averla dalla parte dellaChiesa.
Trasferitosi a Roma nel 1539, vi terminò la storia di Venezia, che ...
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MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] ecclesiastici, nel 1830, un anno dopo la morte del padre, fu inviato nel collegio Carlo Ludovico di Lucca, dove opportunamente gli spazi aperti dalla concessione dello statuto, nello Stato dellaChiesa potesse avviarsi un processo di modernizzazione. ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] modo definitivo la stamperia, per disposizione testamentaria del padre (morto nel 1739), riuscendo a inserirsi nel commercio Firenze il 30 nov. 1788, nella sua casa in via dellaChiesa. Una parte dei suoi libri è ora conservata nella Biblioteca ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...