Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] Crimea, frutto della volontà di padre C. Passaglia e da O. Pantaleoni e con quelle svolte a Parigi da O. Vimercati pose le premesse per la soluzione (ma la morte gli impedì di procedere per questa via) del problema dei rapporti tra Stato e Chiesa ...
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Figlio (Valladolid 1527 - Escorial 1598) di Carlo V e di Elisabetta di Portogallo. Ereditò dal padre i vasti domini in Europa e nelle Americhe, eccetto il titolo di imperatore e il trono asburgico. Con [...] più rigidi della Controriforma.
Vita e attività
Crebbe in Spagna; nel 1543 il padre gli affidò il governo dello stato come nuovo il concilio di Trento, manteneva nei suoi stati la Chiesa sotto controllo, e permetteva che in Scozia si aiutassero i ...
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Architetto (Napoli 1700 - Caserta 1773), figlio di Gaspard van Wittel (v.), fu uno dei più grandi architetti italiani tra il barocco e il classicismo, cercando di adattare i modi francesi al gusto italiano. [...] Lazzaretto, l'Arco Clementino, la cappella delle reliquie di S. Ciriaco, la chiesa del Gesù; a Roma compì la Il figlio Carlo (n. Napoli 1739 - m. 1821) aiutò il padre in numerose opere nel Napoletano, dove dal 1773 fu primo architetto di corte ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] presso la casa dei Bardi, i famosi banchieri coi quali il padre era in relazione d'affari, e poi per studiare diritto a partire dall'ottobre 1373, nella chiesa di S. Stefano della Badia, interrotte al c. 17° dell'Inferno). A questa svolta non fu ...
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Architetto (Milano 1584 - ivi 1658), esponente di spicco di una famiglia di ingegneri e architetti milanesi attivi dalla fine del sec. 16º a tutto il 18º. Capomastro del duomo di Milano dal 1605, realizzò [...] riuscì a innovare profondamente il linguaggio dell'architettura lombarda del primo Seicento. La chiesa di S. Giuseppe (1607- . Quadrio e da P. G. Rossone. A Giovanni Domenico si deve anche il completamento di altre opere lasciate interrotte dal padre. ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] la resa con gli Austriaci e sconfessò l'operato del padre, rifiutandosi però di abolire lo Statuto e le istituzioni . Di F. Lanfranchi sono il Palazzo di Cit;tà e la chiesadella Visitazione.
Nel 17° sec., una forte impronta alla città venne dalle ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] 5° secolo.
Vita
Figlio del vescovo della sua città natale, fu scomunicato dallo stesso padre per le sue idee religiose. Di Testamento fu subito scomunicato; dalla sua predicazione sorse una chiesa, che ebbe vasta diffusione e durò fino verso il 5 ...
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Urbino Comune delle Marche (226 km2 con 13.929 ab. nel 2020, detti Urbinati), capoluogo, insieme a Pesaro, della prov. di Pesaro e Urbino (➔ Pesaro). La cittadina è situata a 485 m s.l.m. sopra un colle [...] mano ai Della Rovere dal 1508, all’estinguersi della dinastia nel 1631 il ducato di U. passò alla Chiesa; da quel delle raccolte. Nei pressi di U., S. Bernardino è attribuita a F. di G. Martini. Nella casa di Raffaello è un affresco del padre, ...
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Figlio (n. 1081 - m. Utrecht 1125) dell'imperatore Enrico IV e di Berta di Savoia, fu re di Germania dal 1106 e imperatore dal 1111. Come il padre attuò una politica di attrito con la Chiesa, e venne perciò [...] . Tornò in Italia nel 1115 in seguito alla morte della contessa Matilde che aveva lasciato i suoi beni feudali alla Chiesa e dei quali egli rivendicò il possesso. Senza difficoltà s'impadronì dell'eredità e, morto Pasquale II nel 1118, tentò un ...
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Pastore congregazionalista e scrittore (Boston 1663 - ivi 1728). Figlio di Increase, fu il più giovane studente a Harvard, dove entrò a dodici anni e si laureò in medicina nel 1681; divenuto pastore (1685), [...] adottati dai giudici. Nel 1703 non poté succedere al padre nella presidenza del Harvard College. La sua opera maggiore è Magnalia Christi Americana (1702), storia ecclesiastica della Nuova Inghilterra, scritta con un misto di dottrina, superstizione ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...