Musicista (Liegi 1370 circa - Padova 1411). Canonico a Padova nel 1400 circa. Lasciò musica specialmente profana, di stile intermedio tra quello dell'Ars nova e il primo fiammingo (di cui si conservano [...] pagine a Roma, Bologna, Oxford), un trattato De proportionibus (in un codice ferrarese del sec. 15º) e una Nova musica (a Bologna) ...
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Direttore d'orchestra italiano (Padova 1934 - ivi 2018). Allievo di C. Zecchi, D. Mitropoulos e F. Ferrara, ha svolto un'intensa attività direttoriale, fondando nel 1959 il complesso "I solisti veneti", [...] mondo e ha partecipato a numerosi festival internazionali. Specializzato nel repertorio settecentesco e in quello rossiniano, ha affrontato anche opere di compositori contemporanei. È stato direttore del conservatorio Pollini di Padova fino al 2002. ...
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Musicista (Vercelli 1697 - Padova 1780). Frate francescano, allievo di F. A. Calegari, fu maestro di cappella a Padova presso la basilica del Santo, dove fondò una scuola di canto. Organista e compositore [...] (chiesastico) rinomato, è ricordato soprattutto per scritti teorici, dei quali ci rimane soltanto una parte, Della scienza teorica e pratica della moderna musica (pubbl. 1779). Uno dei suoi allievi, L. ...
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Cembalaro e liutaio (Padova 1655 - Firenze 1732). Cercando di rendere possibile e agevole nel clavicembalo la graduazione del suono, sostituì ai saltarelli a becco di penna i saltarelli a martello, i quali [...] dell'invenzione del C. (1709; annunciata nel 1711) è stata impugnata da rivali (le case tedesche Schröter, Silbermann) e rimessa in dubbio da alcuni studiosi moderni. Strumenti costruiti dal C. si conservano tuttora a Padova, Colonia, New York. ...
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Musicista (Fabriano 1740 - Padova 1821). Studiò a Venezia, dove esordì come sopranista (1766); si ritirò dall'arte nel 1792; fu virtuoso acclamato in tutta Europa. ...
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Liutaio (Padova 1716 - ivi 1806). Costruì specialmente violini, che per la forma ricordano quella dei primi Amati. Scrisse delle Regole per la costruzione de' violini, viole, violoncelli e violoni (1786). ...
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Musicista (n. forse Padova 1480 circa - m. Bergamo 1560 circa). Sacerdote e maestro di cappella in Santa Maria Maggiore a Bergamo (1536-50, 1552-54), scrisse Messe, Mottetti, Lamentazioni, Magnificat, [...] fra le migliori composizioni italiane del periodo immediatamente prepalestriniano ...
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Musicista (Padova 1527 - Graz 1575). Organista dal 1552 a S. Marco di Venezia, nel '65 alla corte di Carlo II d'Austria a Graz, ove dal 1570 circa fu maestro di cappella. È uno dei maggiori organisti del [...] tempo, e lasciò importanti composizioni per organo. Pregiata fu la sua musica vocale ...
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Musicista italiano (Padova 1650 circa - Bergamo 1716). Fu organista (1671-74) e poi, dopo un soggiorno a Bologna, maestro di cappella (1683-1712) all'Accademia della morte di Ferrara, infine maestro di [...] cappella e insegnante a Bergamo. Compose musica sacra, teatrale vocale e strumentale; notevoli le cantate e le pagine strumentali ...
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Musicista (n. Padova principio sec. 18º - m. Narva, Estonia, 1764). Celebre virtuoso di violino, scrisse per questo strumento alcuni concerti, sonate, ecc., pubblicati in parte ad Amsterdam e a Vienna. [...] Suo fratello Giuseppe, famoso violoncellista, visse alle corti di Russia e di Polonia ...
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padovano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Di Pàdova, città del Veneto: il dialetto p. (o, come s. m., il padovano), il dialetto veneto parlato a Padova. b. Razza p., razza italiana di polli, con abbondante ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato,...
patavino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Patavinus, der. di Patavium «Padova»], letter. – Sinon. di padovano, spec. in denominazioni e in contesti di tono aulico: l’università p.; Memorie p.; i monumenti p.; Accademia p. di scienze, letteratura...