Letterato (Candia 1552 circa - Padova 1625). Fu lettore di filosofia a Perugia (1590-93), a Roma (1594-99) e infine (1600-23) di lettere classiche a Padova. Gesuita, uscì dalla Compagnia nel 1596, quasi [...] certamente per dissensi filosofici e teologici (un suo commento al Timeo di Platone letto alla Sapienza nel 1594 fu sconsigliato dalle autorità ecclesiastiche nel 1596 e una sua operetta sulla grazia divina ...
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Letterato ed editore (Padova 1686 - ivi 1766). Insegnò filosofia dapprima (1727-36), poi (fino al 1760) lettere greche e latine all'univ. di Padova. Scrisse Carminun libri tres (1725; 2a ed. 1742); De [...] utilitate poetices (1743); De satyrae latinae natura et ratione (1744); Polinnia (stanze, 1751). Dal 1717 al 1756, insieme col fratello abate Gaetano (1689-1761), diresse una tipografia affidata alla direzione ...
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Letterato e giurista (Padova 1500 - ivi 1588). Allievo di P. Pomponazzi, ricoprì a Padova importanti uffici e vi tenne la cattedra di logica (1520-23) e di filosofia (1525-28). Famoso in patria e fuori [...] come grande erudito, filosofo e oratore, godé per circa un quarantennio di grandissima autorità nel mondo delle lettere. Membro dell'Accademia degli Infiammati, ne divenne principe nel semestre 1541-42, ...
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Umanista francese (Malines 1490 - Padova 1522). Compiuti gli studî a Parigi e Poitiers, venne in Italia (1511) e si stabilì a Roma ove fu rapidamente conquistato dall'umanesimo fiorente alla corte di Leone [...] nel suo Ciceronianus ironizzò sul pedissequo ciceronianesimo di L., ma lo difese dalle accuse di Mellini. L. finì frate francescano a Padova. Tra le sue opere sono da ricordare: Perduellionis rei defensiones duae (1518); Epistolarum libri IV (1524). ...
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Scrittore e patriota (n. Padova 1831 - m. 1861 per naufragio mentre tornava dalla Sicilia nel continente). N. visse intense esperienze intellettuali e militari con una forte volontà di presenza nella vita [...] . Si dedicò allo studio del diritto, compiuto dalla fine del 1850 all'univ. di Pavia e dal 1852 all'univ. di Padova. La sua ricchissima attività di giornalista e di scrittore, solcata sin dagl'inizi da forti venature satiriche e umoristiche, ebbe ...
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Letterato veneziano (Venezia 1713 - Padova 1786). Tra i principali esponenti dell'Accademia dei Granelleschi, raggiunse grande notorietà nel campo degli studi danteschi con l'opera Giudizio degli antichi [...] relatore per la riforma delle scuole dopo la soppressione dei Gesuiti (1773), ecc. Nel 1777 tentò il suicidio gettandosi, a Padova, nel Bacchiglione, ma fu tratto in salvo. Lo assistette poi la parigina Sara Cénet che, morta la Bergalli (1779), sposò ...
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Scrittore (Padova 1480 o 1490 - ivi 1556). Lasciò poemi romanzeschi incompiuti e completò l'Innamoramento di Lancillotto e di Ginevra di Niccolò Agostini. Plagiò Marin Sanudo nell'opera storica sulla Venuta [...] et partita d'Italia di Carlo VIII (1547) ...
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Umanista (Padova 1370 circa - Pinerolo 1429). Nel groviglio politico del primo Quattrocento, sognò la tranquillità degli studî sotto la protezione d'un principe: servì pertanto i Carraresi, l'imperatore [...] Sigismondo, infine il duca di Savoia. Lasciò due trattati morali e interessanti epistole ...
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padovano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Di Pàdova, città del Veneto: il dialetto p. (o, come s. m., il padovano), il dialetto veneto parlato a Padova. b. Razza p., razza italiana di polli, con abbondante ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato,...
patavino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Patavinus, der. di Patavium «Padova»], letter. – Sinon. di padovano, spec. in denominazioni e in contesti di tono aulico: l’università p.; Memorie p.; i monumenti p.; Accademia p. di scienze, letteratura...