Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] fame. Il passato, insomma, è roba nostra". Per Petrarca, in occasione del centenario, lo specialista dell'ateneo padovano Vito Terribile Wiel Marin ha compiuto l'exploit di violare (ovviamente con tutte le legittime autorizzazioni della burocrazia e ...
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FERRETI, Ferreto de'
Sante Bortolami
Nacque verso la fine del secolo XIII, con tutta probabilità a Vicenza, da Giacomo e da Costanza.
Resta incerto l'anno di nascita, da collocare, in base ad alcuni [...] nella inedita tesi di laurea di G. Pavan, Il Collegio dei notai di Vicenza dalle origini alla metà del XIV secolo,Università di Padova, facoltà di lettere e filosofia, a. a. 1964-65, pp. 197 s., ed è disperso tra l'Archivio di Stato di Vicenza ...
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VITTORELLI, Iacopo Andrea
Raffaele Spongano
Poeta, nato a Bassano il 10 novembre 1749, ivi morto il 12 giugno 1835. Educato nel collegio dei gesuiti di Brescia dal '61 al '70, visse poi tra Bassano, [...] come precursore, anche ai malinconici romantici.
Ediz.: Rime, Bassano 1784; Rime ed. e ined., con trad. lat. di A. Trivellato, Padova 1825-26; Opere ed. e post., Bassano 1841; Poesie, a cura di A. Simioni, Bari 1911.
Bibl.: L. Carrer, Necrologia ...
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DOLFIN, Caterina
Madile Gambier
Nacque a Venezia l'8 maggio 1736 da Giovanni Antonio e Donata Salamon, entrambi patrizi, ma appartenenti a rami poveri e cadetti delle rispettive famiglie.
Il padre, [...] i lavori di restauro della sua casa di S. Marcuola affittò un casino in Frezzeria, ma sempre di più la sua vita graviterà su Padova, dove nel 1788 si prese una casa.
Fu in quest'ultimo periodo della sua vita, anzi pochi anni prima della morte del ...
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GRADENIGO, Iacopo, detto Belletto
Francesca Gambino
Nacque verso la metà del Trecento da Marco, della parrocchia di S. Paolo, discendente diretto del doge Pietro, e da una gentildonna di casa Contarini.
Dopo [...] , "l'alto Signor" del v. 6, e prima del 1387, anno in cui Verona cadde in mano dei Visconti e Vannozzo tornò a Padova. Nel sonetto di risposta, Se con scritture teco io non ripelo, l'accenno alla fenice del v. 13 potrebbe riferirsi al fatto che nel ...
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Critico e storico della letteratura, nato a Vittorio Veneto l'8 giugno 1868, morto a Corio Canavese il 18 novembre 1944. Natura fervida di educatore, insegnò per molti anni lettere italiane nei licei di [...] morale che, nei momenti più pieni, seppe farsi anelito religioso. Fra le sue opere (Gli eroi dell'amore di Dio, Padova 1896; Con Madonna Povertà, Bari 1940; Con Dante attraverso il Seicento, postuma, ivi 1946; Guida a Dante, postuma, Torino 1947 ...
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Letterato (Bassano 1270 circa - forse Venezia 1333); maestro di grammatica dal 1297 e notaio dal 1304, dimorò in Bassano e partecipò alle lotte di fazione nella Marca trevigiana riportandone una condanna [...] (1322). Studiò forse a Padova; scrisse un commento all'Ecerinis di A. Mussato, e un poema latino in esametri (1331) sulla pace conchiusa in Venezia nel 1177 tra Federico Barbarossa e papa Alessandro III. ...
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BROGNOLIGO, Gioacchino
Giovanna Sarra
Di nobile famiglia, nacque a Verona il 14 dic. 1867 da Claudio e Teresa Dal Bono, e fin dall'adolescenza ebbe amore per i libri, che attingeva all'avita ricchissima [...] , i caratteri e gli scopi dei più importanti centri di studi e focolai di cultura in tutta la regione (l'università di Padova, il Regio Istituto veneto di scienze lettere e arti, la Regia Deputazione di storia patria, l'Ateneo veneto e la sua rivista ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...] a Padova nel 1528 e di lì si trasferì a Firenze, indi a Bologna e infine a Roma dove si stabilì dal 1532 al 1540. Nel 1544 fu nominato arcivescovo di Benevento, benché non fosse ancora prete (ebbe il presbiterato nel 1547), ma non raggiunse mai la ...
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Umanista francese (Muret, Limoges, 1526 - Roma 1585). Trascorse la sua vita nell'insegnamento, prima in Francia dove nel 1547, a Bordeaux, ebbe come allievo Montaigne, poi (dal 1554) in Italia: dapprima [...] a Venezia, poi a Padova, a Ferrara e infine a Roma, chiamatovi da Gregorio XIII. Nel 1576 entrò nello stato ecclesiastico. Editore e chiosatore di testi classici, diede prova di alto acume filologico (Variae lectiones, commentarî su Cicerone, Orazio, ...
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padovano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Di Pàdova, città del Veneto: il dialetto p. (o, come s. m., il padovano), il dialetto veneto parlato a Padova. b. Razza p., razza italiana di polli, con abbondante ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato,...
patavino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Patavinus, der. di Patavium «Padova»], letter. – Sinon. di padovano, spec. in denominazioni e in contesti di tono aulico: l’università p.; Memorie p.; i monumenti p.; Accademia p. di scienze, letteratura...