Rovelli, Carlo. – Fisico e saggista italiano (n. Verona 1956). Dopo essersi laureato in fisica presso l’Università di Bologna, ha svolto il dottorato all’Università di Padova. Ha lavorato anche nelle Università [...] di Roma e di Pittsburgh, e attualmente è ordinario di fisica teorica all'Università di Aix-Marseille. I suoi studi vertono soprattutto sulla gravità quantistica, R. ha introdotto la Teoria della gravitazione ...
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BONINI, Pietro
Gaetano Perusini
Nato a Palmanova (Udine) il 14 maggio 1844 da Angelo, ingegnere del genio civile, e da Angela Ferazzi, si laureò a Padova in giurisprudenza nel 1866, maturando in quell'università [...] le sue convinzioni politiche mazziniane. Arruolatosi, allo scoppio della guerra del 1866, nel 6º reggimento dei volontari garibaldini, partecipò alla campagna del Trentino, combattendo a Condino. Convinto ...
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MANCINI, Poliziano
Ugo Piscopo
Figlio di Iacomo di Giovanni, nacque a Montepulciano presumibilmente nel 1579.
La data di nascita si desume da un medaglione sui frontespizi dei due volumi del M. stampati [...] religiose e a reggere varie cattedre. Da Pisa, dove aveva acquistato grande autorità per meriti intellettuali e relazionali, passò a Padova, invitato a tenere la cattedra primaria dei canoni. In quella città, nel corso di 42 anni, ricoprì una serie ...
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CANELLO, Ugo Angelo
Tullio De Mauro
Nato il 21 giugno del 1848 a Guia, presso Valdobbiadene (prov. di Treviso), da Alvise e da Regina Piazza, frequentò ginnasio e liceo nel seminario di Ceneda; di famiglia [...] il volere dei suoi gettò la tonaca appena vestita e, mantenendosi agli studi col proprio lavoro, si iscrisse all'università di Padova: vi frequentò per un anno medicina, poi la facoltà di lettere, ove si addottorò il 29 luglio 1869. Una borsa di ...
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Umanista e uomo politico inglese (Lincolnshire 1525 circa - Londra 1581). Master of arts a Cambridge (1549), lasciò l'Inghilterra durante la restaurazione cattolica; nel 1555 fu a Padova. Sembra che prima [...] del 1557 si recasse a Roma e vi subisse (1559) la tortura per accuse di eresia. Tornato nel 1560 a Londra, ebbe da Elisabetta cariche importanti: fu inviato come ambasciatore in Portogallo (1567) e nei ...
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Umanista e diplomatico (Costantinopoli 1445 - Roma 1534). Emigrato a Venezia dopo la caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi, per la liberalità di Bessarione poté studiare a Padova. Ebbe poi la protezione [...] del Magnifico, che lo chiamò a insegnare greco a Firenze, e per il quale raccolse preziosi manoscritti in Italia e in Oriente. Fu quindi al servizio di Carlo VIII, che sperava promotore di una crociata ...
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Economista e statistico (Villafranca di Verona 1820 - Roma 1901), prof. di materie giuridiche nell'univ. di Pavia (1848) e poi di economia e statistica nelle univ. di Padova (dal 1858) e Roma (dal 1870), [...] deputato liberale dal 1866 al 1883 e senatore dal 1884; socio nazionale dei Lincei (1875). Contribuì con L. Cossa e F. Ferrara a risvegliare l'interesse per le scienze economiche: nello studio della finanza ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] -34; A. Lanza, Firenze contro Milano (1390-1440), Anzio 1991, pp. 39-45; V. Rossi, Il Quattrocento, a cura di R. Bessi, Padova-Milano 1992, ad ind.; C.J. Classen, The rhetorical works of George of Trebizond and their debt to Cicero, in Journal of the ...
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DA MONTE (De Monte, Dei Monte), Giovanni Battista, dettò Montano
Maria Muccillo
Nacque nel 1489 a Verona, da nobile famiglia, originaria di Monte San Savino (prov. di Arezzo) donde il cognome, primogenito, [...] organi che solo in seguito furono descritti, come è il caso del consulto De cataracta.
È del 1549 un suo viaggio da Padova a Urbino per curare il duca e sua moglie. In quell'occasione il Senato veneto decretò che venisse egualmente retribuito purché ...
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CONTI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Nacque il 22 ott. 1741 a Lendinara nel Polesine da una nobile famiglia; il padre era il conte Marino e la madre la nobildonna Elisabetta Zoja di Este.
Ebbe [...] di otto figli, circondato dall'affetto di amici e stimatori, morì il 7 dic. 1820.
L'anno prima aveva pubblicato a Padova un'antologia della poesia spagnola che riprendeva quanto già edito in Spagna (con l'aggiunta di nuovi autori). L'opera intitolata ...
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padovano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Di Pàdova, città del Veneto: il dialetto p. (o, come s. m., il padovano), il dialetto veneto parlato a Padova. b. Razza p., razza italiana di polli, con abbondante ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato,...
patavino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Patavinus, der. di Patavium «Padova»], letter. – Sinon. di padovano, spec. in denominazioni e in contesti di tono aulico: l’università p.; Memorie p.; i monumenti p.; Accademia p. di scienze, letteratura...