Patella, Vincenzo
Medico (Padova 1856 - Siena 1928). Prof. incaricato di patologia medica e semeiotica a Pavia, poi di clinica propedeutica a Perugia e infine di clinica medica a Siena. Malattia di P.: [...] particolare forma di stenosi del piloro in soggetti tubercolotici ...
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padoano
" Nativo di Padova ": tale si definisce " quidam miles de Padua, qui vocatus est dominus Raynaldus de Scrovignis, vir ditissimus in immensum " (Benvenuto; cfr. la voce SCROVEGNI, Rinaldo degli), [...] che fornisce a D. ragguagli anche sugli altri usurai, suoi compagni di pena: Con questi Fiorentin son padoano (If XVII 70).
L'appellativo designa anche, più estensivamente, gli abitanti di tutto il territorio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella multiforme geografia del Quattrocento italiano, Padova e Ferrara rappresentano [...] , Donatello in primis.
L’opera che segna in pittura l’inizio di una nuova epoca, e che pone Padova all’avanguardia nella cultura figurativa settentrionale, è però la decorazione della cappella Ovetari agli Eremitani, semidistrutta da un bombardamento ...
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GENNARI, Giuseppe
Paolo Preto
Nato a Padova il 10 nov. 1721 da Giovanni Antonio, orafo di buone fortune, e da Lucietta Airoldi, ricevette un'ottima educazione letteraria da Alberto Calza, seguace dell'indirizzo [...] 599, 600, 613, 616, 620, 621, 639, 641, 675, 676, 678, 679, 691, 694. Le Notizie giornaliere di quanto avvenne specialmente in Padova dall'anno 1739 all'anno 1800, conservate nei codici 51 e 52, sono ora edite, a cura di L. Olivato, I-II, Fossalta di ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] , Venezia 1961, pp. 116-145, 146 ss.; Frederic C. Lane, Storia di Venezia, Torino 1978, pp. 68-101, 205-242.
42. Per Padova e Treviso cf. ancora le ricerche citate alla n. 17, cui è da aggiungere su un aspetto particolare Gian Maria Varanini, Aspetti ...
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LAZARA, Giovanni de
Paolo Preto
Nacque a Padova il 28 sett. 1744, primogenito di Niccolò e di Margherita Polcastro. La famiglia, tra le più cospicue della nobiltà cittadina, oltre a palazzi in città [...] , Istoria della pittura, Prato 1823, V, p. 242; A. Meneghelli, Del conte G. De L. cavaliere gerosolimitano e de' suoi studi, Padova 1833; A. Sagredo, G. De L., in Giornale di belle arti e tecnologia, maggio 1833, pp. 59-66; L. Cicognara, Memorie ...
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BRUNACCI, Giovanni
Marina Zorzato
Nacque a Monselice (Padova) il 2 dic. 1711, da Giacomo, di modesta origine contadina, e da Rosa Capello, forse di ragguardevole famiglia. Il 27 nov. 1723 entrò nel [...] ) e 582, 583, 584, 585, 588, 589 590; a Venezia, Bibl. Marciana, Lat. X, 199-204; IX, 86; XIV, 286, ff. 215-228; e a Padova, Bibl. Civica, B. P. 942, I.
Fonti e Bibl.: Lettere inedite del B. si trovano nella Bibl. Marciana di Venezia: It. X, 325 (al ...
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BISSONI, Giambattista
Nicola Ivanoff
Nacque a Padova nel 1576 circa. Secondo il Ridolfi, sarebbe stato "discepolo di Francesco Apollodoro detto di Porcia, huomo stimato in Padova nel fare de' ritratti... [...] l'anno dopo, secondo G. A. Moschini, dipinse una pala con S. Lucia e s. Apollonia, nella chiesa parrocchiale di Arzergrande (Padova), dove è anche un Santo Vescovo in trono tra s. Lorenzo e s. Carlo Borromeo (1619, firmato); nel 1622 dipinse per la ...
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GIOVANNI degli Eremitani (Giovanni da Padova)
Michela Becchis
Non si conosce né la data né il luogo di nascita di questo frate, uno dei maggiori innovatori della cultura architettonica e urbanistica [...] i pur valenti ingegneri di cui quella zona poteva disporre, va segnalata, tra il 1310 e il 1314, la sua presenza a Padova per numerosi interventi di tipo idraulico e a Treviso dove, con gli scavi della Brentella, creava una linea difensiva per questa ...
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FASAN, Antonio
Rosanna Ruscio
Nacque a Padova il 12 maggio 1902 da Rodolfo e Amalia Lancerotti. Dopo aver conseguito la licenza commerciale, lavorò presso il panificio del padre in piazza della Frutta [...] , 30 ott.1982, p. 3; A. Sala, Omaggio a F., in Corriere della sera, 5 dic. 1982; F. Valvassori, L'amore di F. per Padova in una mostra antologica, in L'Unità, 5 dic. 1982; G. Segato, Con le sue farfalle dipinse il desiderio di volare nella natura, in ...
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padovano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Di Pàdova, città del Veneto: il dialetto p. (o, come s. m., il padovano), il dialetto veneto parlato a Padova. b. Razza p., razza italiana di polli, con abbondante ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato,...
patavino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Patavinus, der. di Patavium «Padova»], letter. – Sinon. di padovano, spec. in denominazioni e in contesti di tono aulico: l’università p.; Memorie p.; i monumenti p.; Accademia p. di scienze, letteratura...