Maestro indiano di buddismo esoterico (n. in Uḍḍiyāna, od. Swāt, sec. 8º), celebrato dalle fonti come esorcista e taumaturgo. Chiamato in Tibet intorno al 747 dal re K'ri sroṅ lde btsan, operò la conversione al buddismo del paese, ove ricevette l'appellativo di guru Rin po c'e ("La gemma") e fu venerato come un secondo Buddha. L'Uḍḍiyāna, luogo dove secondo la leggenda P. nacque da un loto sbocciato ...
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vajrayāna Termine (in sanscrito «veicolo adamantino» o «della folgore») generalmente usato come equivalente di buddhismo tantrico, in quanto questo costituirebbe un ‘terzo veicolo’ capace di proporre una [...] via diretta alla liberazione (➔ tantrismo). In Tibet, dove fu introdotto dal monaco indiano Padmasaṃbhava, è detto anche lamaismo. Introdotto dapprima in Cina da Vajrabodhi (719), venne poi importato in Giappone da Kōbō Daishi (774-835) nella scuola ...
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Nyingmapa (o rNying ma pa)
Nyingmapa
(o rNying ma pa) Scuola buddhista «degli Antichi» inclusa nelle sette particolari che si svilupparono in Tibet e che seguirono uno dei diversi indirizzi tantrici [...] pa e di quella riformata dGe lugs pa. La scuola N. continua le tradizioni più antiche e si vanta di discendere da Padmasambhava. Essa ha conservato e accettato molti culti e credenze di origine bon po. I seguaci di questa scuola eccellono nell’arte ...
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