Pittore fiorentino (notizie dal 1303 al 1330 circa); autore di un polittico firmato (Firenze, Accademia), intorno al quale la critica ha riunito una serie di altre opere che mostrano molteplici influssi, avvicinandosi specialmente all'opera più giovanile di Giotto, per ritenerne la semplificazione volumetrica. Fu forse anche miniatore, benché non tutte le miniature fiorentine a lui attribuite, talvolta ...
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PACE di Valentino
Elisabetta Cioni
PACE di Valentino (detto Pacino). – Non si conoscono gli estremi biografici di questo orafo senese documentato a Siena, a Pistoia e presso la corte pontificia tra [...] , in assenza di opere a lui esplicitamente e pianamente ascrivibili, si è presentata problematica. Risalgono al 1257 due pagamenti a «Pacino orafo» per la realizzazione del sigillo dei Signori del Divieto e per i sigilli per i panettieri (Cioni, 2005 ...
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BOSELLI, Antonio
Franco R. Pesenti
Figlio di Pietro, pittore, originario di San Giovanni Bianco in Valle Brembana, operò prevalentemente a Bergamo come pittore e scultore in legno. Anche un suo fratello, [...] (Crowe-Cavalcaselle), già riportato su tela e ora irreperibile. Nel novembre 1500 venne chiamato a restaurare gli affreschi trecenteschi di Pacino de Nova in S. Maria Maggiore a Bergamo. Nel dicembre 1503 si impegnò a dipingere per la chiesa di S ...
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BARTOLOMEO di Tommè, detto Pizzino
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Figlio di Tommaso di ser Giannino, non se ne conoscono con esattezza le date di nascita e di morte, ma, dalle notizie della sua lunga [...] di Pizzino da altri documenti, ritenne che si trattasse di uno sbaglio dell'autore, e lo corresse senz'altro in "Pacino", con riferimento ad un artista del Duecento la cui fama, a suo giudizio, doveva essere ancora vivissima nel Quattrocento. Tale ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] coeva pittura lombarda legata ai modi di Giovanni da Milano. Partecipa a questa tendenza, ed è forse riferibile alla mano di Pacino, un gruppo di affreschi databili al nono decennio del secolo, sempre in S. Maria Maggiore: la Madonna con il Bambino e ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] tesoro di S. Maria all'Impruneta. Un'altra personalità legata da Offner (1930-1958, 2, 6) alla miniaturist tendency è Pacino di Buonaguida, che sembra iniziare la sua vastissima attività nel primo decennio del Trecento a capo di una ben organizzata ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] agli anni quaranta del Trecento, non doveva essere certo figura marginale nella Firenze giottesca, non tanto perché a Pacino di Bonaguida e alla sua bottega sono genericamente riferiti molti dei codici danteschi più vetusti, tra cui appunto, almeno ...
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GADDI, Gaddo di Zanobi
A. Tartuferi
Pittore fiorentino, padre del più noto Taddeo, l'allievo prediletto di Giotto, G. figura nel libro dell'Arte dei medici e speziali a partire dal 1312; operoso nel [...] e Zanobi, oggi nelle raccolte della Cassa di Risparmio di Firenze, riferibili tuttavia con certezza al pittore fiorentino Pacino di Buonaguida (Boskovits, in Offner, Steinweg, 1984). Poiché nel gennaio del 1327 (stile comune 1328) G. risultava ...
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TEODORICO da Praga
B. Chropovský
Pittore attivo in Boemia nella seconda metà del Trecento, presso la corte di Carlo IV.
Il nome di T. compare per la prima volta nei Libri della corporazione dei pittori [...] questo soggiorno abbia potuto conoscere importanti opere e maestri, tra cui Vitale da Bologna, Tomaso da Modena e Pacino di Bonaguida.Indubbiamente, T. agli inizi della sua attività era solo un membro della bottega incaricata della decorazione ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, Santo
F. Colalucci
B., al secolo Giovanni Fidanza, nacque a Bagnoregio intorno al 1217. Nel 1234 entrò nell'Ordine minoritico a Parigi e fu affiliato alla provincia romana; [...] vescovili o cardinalizi, con quella di altri santi e beati francescani.Nella tavoletta raffigurante il Lignum vitae realizzata da Pacino di Bonaguida all'inizio del Trecento e proveniente dal convento delle Clarisse di Monticelli (ora a Firenze, Gall ...
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tatto
s. m. [dal lat. tactus -us (der. di tangĕre «toccare», part. pass. tactus); l’uso fig. è dal fr. tact]. – 1. a. In fisiologia, senso specifico che permette il riconoscimento di alcuni caratteri fisici (durezza, forma) degli oggetti che...
cute
s. f. [dal lat. cutis «pelle»]. – In anatomia, l’involucro continuo che riveste, con funzione prevalentemente protettiva e sensitiva, tutto il corpo dei vertebrati e che, in corrispondenza delle aperture naturali del corpo, continua nelle...