Uomo di stato serbo (Zaječar 1845 - Belgrado 1926). Raggiunto il timone dello stato, P. impresse alla politica estera serba un orientamento russofilo. La sua politica era di tendenza nettamente antiaustriaca e appoggiata invece alla Russia; per quanto poi abbia dato prova più volte di moderazione e buon senso nei riguardi di Vienna e abbia cercato anche di migliorare i rapporti austro-serbi. Fu certo ...
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NINČIČ, Momcilo (XXIV, p. 834)
Oscar Randi
Fedele alla politica democratica di Pašić, passò all'opposizione contro la dittatura di re Alessandro dopo il colpo di stato del 6 gennaio 1929. Rientrò sulla [...] scena politica col colpo di stato del 27 marzo 1941, facendo parte del governo di Simović quale ministro degli esteri. Vive ora in esilio. Coinvolto nel processo Mihajlovič fu condannato, in contumacia, ...
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Uomo politico iugoslavo (Čačak, Serbia, 1888 - Buenos Aires 1961); membro del partito radicale di M. Pašić, fu con questo al potere come ministro delle Finanze (1922-24 e 1924-26); alle Finanze di nuovo [...] con Jeftić (1934), gli successe (1935) quale presidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Svolse una politica di distensione con i Croati e di accostamento all'Italia, stipulando con G. Ciano il patto ...
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Otac na službenom putu
Alberto Crespi
(Iugoslavia 1985, Papà è in viaggio d'affari, colore, 136m); regia: Emir Kusturica; produzione: Mirza Pašić per Forum Sarajevo; sceneggiatura: Abdulah Sidran; fotografia: [...] Vilko Filać; montaggio: Andrija Zafranović; scenografia: Predrag Lukovac; costumi: Divna Jovanović; musica: Zoran Simjanović.
Primi anni Cinquanta: la Iugoslavia di Tito ha appena consumato il suo strappo ...
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Ecclesiastico e uomo politico sloveno (Sveti Jurai, Stiria, 1872 - Belgrado 1940); rappresentante del partito popolare sloveno al parlamento austriaco, dopo il crollo della monarchia asburgica strinse [...] con Pašić il cosiddetto patto di Ginevra per l'unione dei Croati e degli Sloveni ai Serbi nel regno di Iugoslavia. Fece parte di varî gabinetti, e (1928) fu a capo del governo, cercando invano di attenuare i contrasti fra Serbi e Croati-Sloveni. ...
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GAVRILOVIČ, Milan
Oscar Randi
Uomo politico, nato a Belgrado il 23 novembre 1882. Laureato in giurisprudenza a Belgrado e a Parigi, giornalista e diplomatico (anche a Roma), fu segretario di Pašić, [...] ministro degli Esteri. Nel 1919 divenne segretario del Partito agrario serbo, poi suo presidente dopo la morte di Jovan Jovanović. Nel marzo 1941 fu il primo rappresentante iugoslavo a Mosca, dopo il riconoscimento ...
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Stato dell’Europa sud-orientale costituitosi nel 1918 con il nome di Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (mantenuto fino al 1929, quando adottò quello di Regno di I.) e dissoltosi nel 1991-92 (con la formazione [...] dalle origini, la stabilità istituzionale. Il conflitto fra centralisti (il governo di Belgrado guidato dal serbo N. Pašić) e federalisti (soprattutto Croati) tormentò le relazioni politiche del nuovo Stato già nella fase costituente e proseguì anche ...
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Uomo politico serbo (Kruševac 1857 - Belgrado 1923). Direttore di Samouprava, quotidiano del partito radicale serbo, fondatore e redattore di altri giornali e riviste di opposizione, fu deputato radicale [...] due anni più tardi, P. si impose dopo l'eliminazione della dinastia Obrenović (1903) come leader del partito radicale insieme a N. Pašić e Lazar Paču. Più volte ministro dell'Interno fra il 1903 e il 1914 e delle Finanze (1909-12), nel 1914 redasse ...
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Uomo politico croato (Spalato 1864 - Zagabria 1938), capo di una corrente del Partito del diritto di stato croato; deputato (dal 1897) al parlamento di Vienna, fu uno dei promotori della "risoluzione di [...] iugoslavo. Fautore dell'unione dei Serbi, Croati e Sloveni su basi di autonomia, si scontrò col programma panserbo di N. Pašić, e tuttavia fu tra i firmatarî del patto di Corfù. Primo ministro degli Esteri di Iugoslavia, si dimise dopo il trattato ...
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NINČIĆ, Momčilo
Oscar Randi
Uomo politico iugoslavo, nato il 10 giugho 1876 a Jagodina; studiò a Belgrado e si laureò in legge a Parigi (1899). Iniziò la carriera come segretario al Ministero delle [...] l'unificatore della valuta. Tenne poi i portafogli della Giustizia (1920) e del Commercio (1921-22). Nel 1922 successe a Pašić nel Ministero degli esteri, conservando questo dicastero fino al dicembre 1926. Negoziò, tra l'altro, il patto di amicizia ...
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