Pañcatantra L’opera più importante della letteratura narrativa indiana (dal sanscr. «i cinque libri» o «le cinque dottrine»); risalente al 4° e 6° sec. d.C., è attribuita dalla tradizione a Viṣṇuśarman. [...] Il testo è pervenuto attraverso redazioni successive, la più antica delle quali è il Tantrāklyāyika («Libro di casi di saggezza»). In Europa si è diffusa attraverso traduzioni e rifacimenti intermedi.
Il ...
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Kalīla wa Dimna Raccolta di apologhi, composta in sanscrito tra il 4° sec. e il 6° d. C. L’opera originaria, il Tantrākhyayika («Libro di casi di saggezza»), ebbe una recensione più tarda con il Pañcatantra [...] (sanscrito «i cinque libri» o «le cinque dottrine»), dove compaiono i due sciacalli che, nella forma araba Kalīla e Dimna, daranno poi il nome alle redazioni successive. L’opera fu tradotta nel 6° sec. ...
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Letterato (Firenze 1493 - Prato 1543). Fu rappresentante tipico del ceto medio del Rinascimento, gareggiante con l'aristocratico nell'amore del bello e nel pieno godimento della vita. Sue opere principali [...] le posizioni del Trissino. Sue opere maggiori sono due traduzioni: dell'Asino d'oro di Apuleio e di una riduzione spagnola del Pañcatantra indiano, ch'egli abbellì di novelle e favole satiriche e intitolò La prima veste (cioè la prima in volgare) dei ...
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Indianista (Nörten, Gottinga, 1809 - Gottinga 1881). Prof. di filologia classica all'univ. di Gottinga (1862), passò poi allo studio del sanscrito. Della sua feconda opera scientifica è da ricordare la [...] Indien (1840) e l'edizione e interpretazione del Sāmaveda (1848). Ma il suo capolavoro è il profondo studio sul Pañcatantra (1859), che indagando le vie percorse dalle favole e novelle migranti da popolo a popolo, promosse gli studî intorno alla ...
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BALDO
Giuseppe Scalia
Nessuna notizia ci è pervenuta sulla sua vita. In base a qualche indizio (menzione del Ticino in una delle sue favole, peculiarità linguistiche, ecc.) si è portati a ritenerlo [...] Giovanni da Capua, ed è quindi molto importante per la storia della emigrazione e della diffusione in Occidente del Pañcatantra. Scarso è il valore poetico delle singole favole spesso oscuro il linguaggio, anche nelle parti che, non avendo riscontro ...
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Breve narrazione, per lo più in prosa, di un fatto, sia esso storico, reale, o del tutto immaginario. Oltre che per la brevità, la n. si caratterizza in origine per lo stretto legame con la narrazione [...] di n. conosciuti giungono dall’antico Egitto; assai ricca è anche la novellistica indiana (che ha il suo vertice nel Pañcatantra), al cui interno tuttavia la distinzione tra n. e fiaba è assai più debole che nella tradizione occidentale. Benché sia ...
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Breve narrazione per lo più in versi. Quando si parla di f. come genere letterario, ci si riferisce comunemente a quella i cui caratteri fondamentali furono segnati già da Esopo e universalmente diffusi [...] in India, la f. raggiunse un alto grado di elaborazione letteraria, di cui restano documento famose raccolte come il Pañcatantra e il Hitopadeśa. Nel mondo occidentale, creatore della f. fu Esopo; ma, anche se f. si incontrano sporadicamente in ...
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Novelle e racconti
Emanuela Bufacchi
Il piacere della brevità
Narrazione breve in prosa, di argomento vario, la novella ha origini antiche e difficilmente identificabili. Nel corso dei secoli ha condensato [...] dall’Oriente: dall’Egitto, dall’area babilonese, e soprattutto dall’India, dove fin dal 4° secolo d.C. furono elaborati il Pancatantra e il Sukasaptati. La prima è una raccolta di storie per lo più di animali, sul modello delle favole di Esopo; nella ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] 1889, pp. XIII-XVI, 3; Beispiele der alten Weisen des Johann von Capua. Übersetzung der hebräischen Bearbeitung des indischen Pañcatantra ins Lateinische, a cura di F. Geissler, Berlin 1960, pp. XII, 4; Moses Maimonides' two treatises on the regimen ...
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PIZZI, Italo
Carmela Mastrangelo
PIZZI, Italo. – Secondogenito di numerosa famiglia di nobiltà decaduta, nacque a Parma il 30 novembre 1849 da Agostino, disegnatore per opere d’architettura, e Maria [...] , quando all’insegnamento di persiano fu accorpato quello di sanscrito, pubblicò la traduzione delle novelle indiane del Pañcatantra (Le novelle di Visnusarma, Torino 1896), la Grammatica elementare della lingua sanscrita (Torino 1896) e la versione ...
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