Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Into the night (1985; Tutto in una notte), Pier Paolo Pasolini in Il Decameron (1971) e I racconti di Canterbury ( first blood ‒ Part II (1985; Rambo 2 ‒ La vendetta) di George P. Cosmatos, Star wars (1977; Guerre stellari) di George Lucas, e No way ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] , a quanto pare" (Maraschio, in La lingua italiana in movimento, 1982, p. 147).
Bibliografia
G.P. Brunetta, Forma e parola nel cinema. Il film muto, Pasolini, Antonioni, Padova 1970.
G.P. Brunetta, Storia del cinema italiano, 1° vol. Roma 1979, 1993 ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] un editoriale di "Cinema nuovo", 15 dic. 1952, 1, p. 7), anche se alcuni, come Luigi Chiarini, avevano preso atto Firenze 1977.
M. Verdone, Il cinema neorealista: da Rossellini a Pasolini, Trapani 1977.
C. Zavattini, Neorealismo ecc., Milano 1979.
G ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] Eco era direttamente in polemica con quella di Pier Paolo Pasolini, che in Il cinema di poesia (relazione d'apertura du spectateur dans la machine textuelle, in "Ça cinéma", 1979, 16.
J.-P. Simon, Le filmique et le comique, Paris 1979.
M.-C. Ropars, ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] di gestione per il cinema (EAGC, dal 1963 Ente cinema s.p.a.), che non si curò minimamente di riorganizzare la città del Bertolucci, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini, Once upon a time in America (1984; C'era una volta in ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] poesia", 1965, poi in Empirismo eretico, 1972, 1991², p. 179). Il linguaggio cinematografico si libera in questo modo dai
Le due elaborazioni dunque, quella di Zavattini e quella di Pasolini, mettono l'accento ciascuna su uno dei poli della cui ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] matrimonio (1954) di Antonio Petrucci, con tre atti unici di A.P. Čechov riuniti in un unico racconto; Cento anni d'amore ( la routine. Del tutto a sé la 'trilogia della vita' di Pasolini, da tre grandi classici: Il Decameron (1971), I racconti di ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] come conferma la conversione grammaticale di Pier Paolo Pasolini, che da film plurale invariabile (dominante negli anni , 51-54, pp. 71-87, 89-101, 105-29, 121-33.
P. Gonnelli, Cinema teatro televisione, Roma 1966.
S. Raffaelli, Cinema film regìa, ...
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Film d'archivio
Stefano Francia Di Celle
Per f. d'a. s'intende l'utilizzazione di immagini cinematografiche tratte da archivi, collezioni e repertori, al fine di una costruzione filmica autonoma, attraverso [...] que le cinéma, 1º vol., 1958; trad. it. 1973, p. 24).
Nel dopoguerra l'urgenza di documentare gli orrori delle recenti . La prima parte del film La rabbia (1962) di Pier Paolo Pasolini (la seconda è di Giovanni Guareschi), e We insist (1964) di ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] di Paolo e Vittorio Taviani o in alcune opere di Pier Paolo Pasolini come Teorema (1968) e Porcile (1969), importante fu anche il libertà, dei propri popoli.
Le sfide del presente
Il c. p. continua a cercare uno sguardo diverso sugli uomini e sulle ...
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pasoliniano
paṡoliniano agg. – Relativo allo scrittore e regista cinematografico Pier Paolo Pasolini (1922-1975), alle sue opere, alle tematiche affrontate, agli ambienti descritti: i personaggi p.; la saggistica p.; il linguaggio cinematografico...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...