Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] sorde e sonore corrispondono rispettivamente ai grafemi ‹c, g›, talvolta seguiti da ‹i›.
A parte alcune grafie esotiche in cui a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1º (I luoghi della codificazione), pp. 139-227.
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] la famosa bellezza delle donne, di cui parlavano i romanzi e le poesie, si svelava appunto nel , Torino, Einaudi, 19952, p. 154)
Nella loro realizzazione Questa conclusione, benché trovata da povera gente, c’è parsa così giusta, che abbiam pensato ...
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Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate [...] il codice Windsor: la figura di due quaglie e quella di due ossa erano intervallate dalle lettere C, H, I, P. Soluzione: «qua gli è chi possa» (quaglie, C,H,I,P, ossa). È anche il caso dei Rébus de Picardie (fine XV - inizio XVI sec.), ove la figura ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] -meridionali utilizzano, in questo ruolo, i continuatori del pronome di identità latino questa, sai, è una storia vera! (da H.C. Andersen, La principessa sul pisello, citato in Conte Gasperi, citata in Conte 1996, p. 136)
Il pronome quello si ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] se è vero che viene evitata, con tutti i suffissi, la creazione di sequenze omofone, essa non italiano, Tübingen, Niemeyer.
Lepschy, Giulio C. (1987), Diminutivi veneti e italiani: ), a cura di M. Berretta, P. Molinelli & A. Valentini, Tübingen ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] si conserva se la vocale tonica è estrema (cioè i, a, u ) mentre se la tonica è media von G. Holtus, M. Metzeltin & C. Schmitt, Tübingen, Niemeyer, 8 voll., lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3 ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] il bue che ara il campo) dei secoli VII e VI a.C., alla quale seguì il graduale affermarsi della grafia destrorsa.
Mentre l’ a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (I luoghi della codificazione), pp. 139-227. ...
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PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] relativi ai diversi ambiti, si vedano i miscellanei P. P. nel centenario della nascita e cinquantenario P. P., Pistoia 1998 (contributi di L. Bruschi, E. Ghidetti, P. Manni, G.A. Papini, A. Ottanelli, C. Rosati, F. Tempesti); In onore di P. P ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] "già nelle Upanishad non c'è più posto per gli dèi o per un Dio personale trascendente" (ibid., p. 286). Indice di questo l'opera e la figura di R. Tagore (ibid., p. 57).
Tra i moventi dell'originale interpretazione del F., già manifestati in ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] : glu(t)to -onis «ghiottone», cu(p)pa «botte», suc(c)us «succo» (cfr. Giannini & zero», lo [ʃː]ame «lo sciame», lo [ɲː]omo «lo gnomo», sono [ʎː]i stessi «sono gli stessi». È questione controversa se questi suoni siano lunghi anche in posizione ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...